In Anti & Politica, Economia

LIBERAMENTEDI GIORGIO TRENTI*

La legislatura inizia dal baratro in cui Monti, Parlamento e Napolitano hanno messo l’economia italiana. Essi hanno fatto tutte le leggi a favore dello Stato: tagliando i cittadini, umiliandoli al rispetto di regole liberticide. La disoccupazione è stata incrementata, le imprese esposte ai rischi di mercato sono taglieggiate da norme ottuse, la finanza è annichilita.

Essi non conoscono l’economia, non sanno che le imprese sono la libertà giuridica, civile e morale, non sanno che ci sono entrate pubbliche perchè ci sono imprese. Essi sanno che il potere si mantiene se si proibisce qualche cosa. 

Le imprese devono essere completamente liberate, rimuovendo tutti i divieti. Lo facciamo subito, con un solo provvedimento che incide a danno dei partiti politici e delle caste. Una rivoluzione per ottenere questi primi risultati:

A. I pubblici amministratori non possono ricoprire la stessa carica per più di 2 mandati.

B. Per tutte le cariche politiche nazionali e regionali ed amministrative, il sistema elettorale è proporzionale.

C. I sindaci ed i presidenti degli enti ed amministrazioni pubbliche, sono scelti dai consigli.

D. I dipendenti pubblici sono assunti solo con contratto di lavoro a termine.

E. Sono ammessi i pagamenti in contanti per qualsiasi cifra.

F. Non sono imponibili le perdite e gli utili ottenuti con titoli trattati in borsa.

G. Nel contratto di lavoro i singoli scelgono liberamente le clausole.

H. Sono abrogate le leggi che:

+ irrogano sanzioni amministrative, civili e penali nelle materie:

+ fiscale, ambientale, di sicurezza e della concorrenza; limitano la

+ libertà di costruire infrastrutture; concedono agevolazioni alle imprese, alle professioni, alle persone fisiche ed agli enti, a carico dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni, dei consorzi e di qualunque altro Ente, siano esse di carattere tributario, previdenziale o contributivo.

I. I rifiuti devono essere smaltiti tramite inceneritori.

L. Alle persone fisiche, di cittadinanza italiana, è riconosciuto il diritto alla disponibilità di un minimo vitale, sulla base della dichiarazione dei redditi.

M. In tutte le società, la responsabilità dei soci è limitata.

N. Nelle cooperative i consiglieri non possono ricoprire la carica per più di un mandato.

O. Le cooperative che controllano una società di capitali, si trasformano in SPA.

*www.aziendalisti.org

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Showing 5 comments
  • federico

    La responsabilità dei soci è limitata. Certo come negli Usa dove prima ti danno il veleno..poi forse ti avvisano..poi al massimo paghi una sanzione di qualche punto percentuale rispetto ai mega profitti ottenuti. Vedasi i casi industrie tabacco petrolifere e quanto altro.
    Ancora l’ennesima panzanata perpetrata per non risaltare il fatto che siamo una colonia statunitense e che Napolitano,membro dell’Aspen Institute con gli Agnelli Tremonti e altri amici,lavora con Monti e Draghi per la privatizzazione di ogni bene pubblico volto all’accrescimento degli utili societari.

    Libertà di costruire infrastrutture..buahahahah!

    Non sono imponibili gli utili in Borsa, avete capito?
    Benetton alla faccia delle piccole imprese che per 80km spendono 10 euro di autostrada oltre a fare extraprofitti come i 1800 milioni di euro del 2012 senza che l’Authority batta ciglio non paga neppure tasse..e si compra mezza Italia.

    Perchè non dite che sono le piccole imprese ad essere distrutte proprio dai NON rischi che si assumono le grandi imprese e gli azionisti delle multinazionali appaltandosi tramite la politica opere garantite a spese dei contribuenti?

    Non capisco se siete ignoranti,bugiardi o raccontaballe..

  • Christian

    Non ho capito bene i due anni (2 mandati non mi sembra un mandato duri 1 anno).
    Premesso che comunque non sono a favore del sistema pubblico.
    Per ovviare a quanto dici bisognerebbe creare, allora, un sistema di valutazione oggettivo e concreto per valutare l’operato dei pubblici amministratori. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi si la destituzione dalla carica (non necessariamente il licenziamento ma anche il solo la ricollocazione). In pratica i dipendenti della P.A. dovrebbero essere equiparati in tutto ai dipendenti delle società private, da questo (almeno io penso) la P.A. finirebbe per essere equiparata ad una società privata di servizi, il che mi fa pensare: “c’è bisogno di una Pubblica Amministrazione piuttosto di Privata Amministrazione (o qualcosa di simile) che se inefficiente sparisce (e magari è costretta anche a risarcire veramente i danni procurati).”

    Questo è solo il mio pensiero da persona non esperta.

    saluti

  • Christian

    Premesso che penso che lo stato debba essere ridotto al minimo.
    A. Condivisibile ma non risolve veramente il problema.
    B. Non ne comprendo il fine.
    C. Non ho conoscenze in questo campo quindi non mi pronuncio.
    D. Fatta salva la premessa, se il fine è impedire che chi viene assunto nella P.A. non possa essere in alcun modo licenziabile (salvo, forse, decida di uccidere il proprio capo) non credo sia questo il sistema.
    E. Ha il mio pieno supporto.
    F. Il sistema fiscale va riformato in maniera molto più seria e radicale che eliminare la tassazione per una singola categoria (allora perché non anche gli affitti o dividenti per partecipazioni dirette in società).
    G. Giusto.
    H. Un po’ troppo articolato per permettermi di pronunciarmi, andrebbe esploso, ma sono concorde sul principi enunciati nel testo prima dei punti indicati (di cui questo punto dovrebbe essere un dettaglio).
    I. I rifiuti devono essere smaltiti nel modo migliore e più efficiente e questo deve essere indicato da esperti in materia (liberi ed indipendenti) non dalla politica ne da nessun gruppo di qualsivoglia natura. Ognuno deve pagare per lo smaltimento della sola propria spazzatura.[p.s. non sono contro gli inceneritori a prescindere ma ne particolarmente].
    L. Persone molto più capaci ed esperte di me in questo sito hanno risposto sul perché questa risulta essere una pessima idea (che, nella mia opinione, va contro quanto indicato nei principi enunciati nel testo che precedono i punti in questione).
    M. Le società private devono essere libere di decidere la forma societaria e di governo.
    N,O. Vedi M. Se la questione sono le agevolazioni fiscale date alle cooperative rispetto ad altre società allora vedi F. Se il problema è il controllo ad uso politico che molte di queste società hanno, non credo il problema si risolva in questo modo.

    Questo è solo il mio pensiero da persona non esperta.

    saluti

    • fabio

      “A. Condivisibile ma non risolve veramente il problema.”
      Anzi, secondo molti lo aggrava! se è vero che lavorando sia bene sia male il risultato per il lavoratore non cambia, chi glielo fa fare di impegnarsi? Proprio l’orizzonte temporale tanto differente (2 soli anni contro incarico a vita che poi passa ai figli) porta qualcuno a dire che la monarchia è superiore alla democrazia.

  • Fabio

    ALCUNI PUNTI SONO ASSOLUTAMENTE CONDIVISIBILI, COME :
    “D. I dipendenti pubblici sono assunti solo con contratto di lavoro a termine.”

    ALTRI MI TROVANO PERPLESSO, COME
    “M. In tutte le società, la responsabilità dei soci è limitata.”

    per me non dovrebbe proprio esistere la limitazione della responsabilità di una persona. Se combini un guaio ne rispondi con tutti, a meno che non ti sia fatto una protezione assicurativa.

    Anche se, a pensarci bene, in un libero mercato è il cliente sovrano a scegliere se rifornirsi da una spa (dove rischia che eventuali fregature non sarebbero risarcite) o da una società senza limite di responsabilità (o comunque coperto da polizza assicurativa)

    O ADDIRITTURA CONTRARIO COME:
    “…riconosciuto il diritto alla disponibilità di un minimo vitale …”

    solo perché uno nasce ha diritto a prendersi i miei soldi? lo devo campare per forza anche se neanche lo conosco? e dove sarebbe la mia sovranità sui miei soldi?? subordinata agli altri?

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