In Ambientalismo, Esteri, Scienza e Tecnologia

ogm-global-mappadi REDAZIONE

Le colture OGM da anni dividono l’opinione pubblica in due filosofie di pensiero bene distinte: chi pensa che siano utili per far sopravvivere alcune piante anche in posti ostici per l’agricoltura e chi pensa sia necessario mantenere le limitazioni che Madre Natura ci ha dato. Ma procediamo per ordine: definiamo un organismo geneticamente modificato come un essere vivente che possiede un patrimonio genetico modificato attraverso alcune particolari tecniche di ingegneria genetica, che gli consentono l’aggiunta o la modifica di alcuni elementi genetici.

Per intenderci: un Ogm potrebbe essere una pianta che tradizionalmente cresce nei climi caldi, che viene modificata in modo da adattarsi ad essere tranquillamente coltivata anche al Polo Nord.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Isaaa, ossia il Servizio Internazionale per l’acquisizione delle Applicazioni nelle Biotecnologie per l’Agricoltura, per la prima volta i paesi emergenti hanno superato quelli industrializzati nella coltivazione di organismi geneticamente modificati. E’ la prima volta che un fatto del genere si verifica dalla nascita di questo tipo di colture (avvenuta circa 20 anni fa) fino ai giorni nostri.

paesi in via di sviluppo negli utlimi tempi sono riusciti ad aumentare la quantità di ettari adibiti ad agricoltura e, così facendo, riescono a contribuire al fabbisogno alimentare mondiale del 52%, rispetto ai due punti in meno rilevati lo scorso anno.

Il documento, inoltre, ha messo in luce come negli ultimi venti anni le superfici adibite alla coltivazione di piante biotech siano aumentate di cento volte il proprio numero, raggiungendo al giorno d’oggi la quota di 170 milioni di ettari contro l’1,7 milioni di ettari del 1996 (anno di commercializzazione).

Questi risultati hanno scosso ancora di più studiosi e normali cittadini: negli anni Novanta, infatti, nessuno si sarebbe aspettato che le colture Ogm potessero anche solo uscire dal confine dei paesi industrializzati.

Tratto da: http://saporiericette.blogosfere.it

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