DI RON PAUL*
Addio al Congresso
Questa potrebbe benissimo essere l’ultima volta che parlo dal seggio della Camera. Alla fine dell’anno lascerò il Congresso dopo averlo servito per 23 anni lungo un periodo complessivo di 36. I miei obiettivi nel 1976 erano gli stessi di oggi: promuovere pace e prosperità attraverso una stretta aderenza ai principi della libertà individuale.
La mia opinione era che la politica che gli Stati Uniti avevano intrapreso nella seconda parte del ventesimo secolo ci avrebbe portato ad un’enorme crisi finanziaria e ci avrebbe avvolto in una politica estera che ci avrebbe esteso eccessivamente, ponendo in pericolo la nostra sicurezza nazionale. Per raggiungere i traguardi che desideravo, il governo avrebbe dovuto restringersi in grandezza ed obiettivi, riducendo la spesa, cambiando la politica monetaria e rifiutando gli insostenibili costi che portano con sè il voler essere i poliziotti del mondo e il voler espandere l’Impero americano.
I problemi sembravano immensi ed impossibili da risolvere, nonostante dal mio punto di vista, il solo rispetto dei vincoli al governo federale inseriti nella Costituzione sarebbe stato un buon modo per cominciare.
Quanto ho ottenuto?
Da molti punti di vista, secondo il pensiero comune, la mia carriera dentro/fuori dal Congresso dal 1976 al 2012, ha ottenuto molto poco. Nessuna legge porta il mio nome, e grazie a Dio neanche degli edifici o strade. Nonostante i miei sforzi, il governo è cresciuto in modo esponenziale, le tasse sono rimaste eccessive, e il prolifico incremento di norme incomprensibili è continuato. Le guerre sono una costante e vengono dichiarate senza un’approvazione del Congresso, il deficit è alle stelle, la povertà è dilagante e la dipendenza dal governo federale è ora peggiore come mai nella nostra storia.
Tutto questo con minime preoccupazioni per il deficit e per i debiti insolvibili, e nonostante il buonsenso ci suggerirebbe che non è più possibile andare avanti così. Un enorme, ma mai menzionato, accordo bipartisan tenuto ben segreto permette che la spesa continui ad aumentare. Una parte non cede un penny sulle spese militari, l’altra non cede un penny sulle spese per il welfare, mentre entrambe supportano i salvataggi ed i sussidi alle elite bancarie e corporative. E la spesa aumenta tanto quanto l’economia si indebolisce, continuando questa spirale verso il basso. Così, mentre il governo continua a fare truffe in giro, le nostre libertà e la nostra ricchezza vengono bruciate nelle fiamme di una politica estera che ci rende meno sicuri.
Il maggior ostacolo al vero cambiamento a Washington è la totale riluttanza ad ammettere che il paese è in bancarotta. Questo ha creato un compromesso inevitabile, giusto per accettare l’aumento della spesa, dato che nessuna delle due parti ha mai intenzione di tagliare nulla.
Il paese e il Congresso rimarranno due entità divise dato che “non è rimasto nulla da spartirsi”.
Senza questa ammissione, gli spendaccioni a Washington continueranno la marcia verso un nuovo dirupo fiscale il prossimo gennaio, molto più grande di quello che anticipai.
Ho pensato molto al perché quelli che fra di noi credono nella libertà come soluzione, abbiano fatto così poco per convincere gli altri dei suoi benefici. Se la libertà è quella che crediamo che sia – il principio che protegge tutte le decisioni personali, sociali ed economiche necessarie per la massima prosperità – e la miglior possibilità di raggiungere la pace – dovrebbe essere facile da “vendere”. Ma, la storia ha mostrato come le masse sono del tutto ricettive alle promesse degli autoritari, che raramente vengono mantenute.
Autoritarismo vs Libertà
Se l’autoritarismo porta alla povertà e alla guerra, ad una minor libertà per tutti gli individui, ed è controllato da ricchi interessi speciali, le persone dovrebbero pregare notte e giorno per la libertà. C’era certamente un sentimento più forte per la libertà ai tempi dei nostri fondatori, che motivarono colori che volerono combattere nella rivoluzione contro il potente governo britannico.
Durante il mio periodo al Congresso l’appetito per la libertà è stato del tutto debole; la comprensione del suo significato è stata insignificante. Le buone notizie sono che rispetto al 1976 quando entrai per la prima volta al Congresso, il desiderio per più libertà e meno governo nel 2012 è molto più grande e sta crescendo, specialmente nell’America della gente comune. Decine di migliaia di ragazzi e studenti universitari stanno abbracciando con grande entusiasmo il messaggio di libertà.
Ho alcuni pensieri riguardo il perché le persone di un paese come il nostro, una volta il più libero e prospero, hanno permesso che fossero create le condizioni per deteriorare fino al punto in cui siamo.
La libertà, la proprietà privata e i contratti volontari applicabili, generano ricchezza. Inizialmente nella nostra storia eravamo ben consci di questo. Ma nella prima parte del ventesimo secolo i nostri politici hanno propagandato il fatto che le tasse e il sistema monetario andava cambiato per implicarci in spese eccessive domestiche e militari. Questo è il motivo per cui il Congresso ha creato la Federal Reserve e la tassa sul reddito. La maggioranza degli americani e molti ufficiali governativi hanno accettato di sacrificare un po’ di libertà per realizzare ciò che chiamano “idee progressiste”. La pura democrazia divenne accettabile.
Hanno fallito nel rendersi conto che ciò che stavano facendo era esattamente l’opposto di quello che i coloni americani stavano cercando quando andarono via dalla Gran Bretagna.
Alcuni dicono che i miei argomenti non hanno senso, data la grande ricchezza e il migliorato standard di vita per tanti americani negli ultimi cento anni, anche con queste nuove politiche.
Ma il pericolo verso il mercato economico, e la moneta, è stato insidioso e progressivo. Ci è voluto un lungo periodo per consumare la nostra ricchezza, distruggere la moneta, mettere in pericolo la produttività e portare le nostre obbligazioni finanziarie verso un punto di non ritorno. La fiducia a volte dura più di quanto dovrebbe. La maggior parte della nostra ricchezza oggi dipende dai debiti.
La ricchezza di cui abbiamo goduto e che sembrava essere infinita, ha permesso che le preoccupazioni per i principi di una società liberà fossero trascurate. Finchè la maggior parte delle persone hanno creduto che l’abbondanza materiale sarebbe durata per sempre, preoccuparsi di mantenere la libertà individuale e un’economia produttiva competitiva non sembrava necessario.
L’Età della Redistribuzione
Questo rifiuto ha portato in un’età di redistribuzione della ricchezza da parte di un governo che si inchina a tutti gli interessi speciali del paese, eccetto quelli che vogliono solo essere lasciati in pace. Questo è il motivo per cui le spese per la politica oggi hanno sorpassato di molto i soldi spesi per la ricerca e per lo sviluppo di sforzi produttivi imprenditoriali.
I benefici materiali divennero più importanti della comprensione e promozione dei principi della libertà e di un libero mercato economico. È una buona cosa che l’abbondanza materiale sia il risultato di una libertà economica, ma se il materialismo è tutto ciò di cui ci preoccupiamo i problemi sono garantiti.
La crisi è arrivata perché l’illusione che la ricchezza e la prosperità sarebbero durate per sempre è svanita. Finchè era basata sul debito e sulla pretesa che può essere stampato e ristampato da un sistema monetario fuori controllo, era destinata a fallire. Siamo finiti con l’avere un sistema che non produce abbastanza neanche per finanziare il debito che abbiamo e nessuna comprensione fondamentale del perché una società libertà è fondamentale per ribaltare questo trend.
Se non viene riconosciuto, la ripresa si attarderà per un lungo tempo. Un governo più grande, più spesa, più debito, più povertà per la classe media, e una corsa più intensa da parte delle elite degli interessi speciali continueranno.
Abbiamo Bisogno di un Risveglio Intellettuale
Senza un risveglio intellettuale, il punto di svolta sarà guidato dalle legge economica. Una crisi del dollaro metterà l’attuale sistema monetario in ginocchio.
Se non viene accettato che un grande governo, la moneta legale, l’ignoranza della libertà, la pianificazione centrale economica, il welfare e le guerre hanno causato la nostra crisi possiamo aspettarci una marcia continua a pericolosa verso il corporativismo e forse il fascismo, con una perdita ancora maggiore delle nostre libertà. La prosperità per la classe media diventerà un sogno astratto.
Questo continuo movimento non è diverso da ciò che abbiamo visto fare per “risolvere” la crisi finanziaria fin dal 2008. Il Congresso ha dapprima diretto, con il supporto di entrambi i partiti, il salvataggio per i ricchi. Poi la Federal Reserve, con le sue infinite iniezioni di liquidità (“quantitative easing”, “QE”, ndr). E se la prima non funziona, ci si riprova: QE n.1, QE n.2 e QE n.3 senza alcun risultato e senza limiti. C’è un costo per tutto ciò e lasciate che vi assicuri: ritardare il pagamento non è più un’opzione. Le regole del mercato estrarranno ciò che gli dovete, e non sarà bello.
La crisi corrente ha strappato parecchio pessimismo. E il pessimismo si aggiunge ad una minor fiducia nel futuro. Le due cose si supportano a vicenda, rendendo peggiore la nostra situazione.
Se le cause che stanno dietro alla crisi non vengono comprese non possiamo risolvere i nostri problemi. I problemi delle guerre, del welfare, del deficit, dell’inflazionismo, del corporativismo, dei salvataggi e dell’autoritarismo non possono essere ignorati. Dalla semplice espansione di queste politiche non possiamo aspettarci buoni risultati.
Tutti si dicono a favore della libertà. Ma troppo spesso si parla della propria libertà e non di quella degli altri. Troppi credono che ci debbano essere limiti alla libertà. Argomentano dicendo che la libertà deve essere diretta e maneggiata per raggiungere la giustizia e l’equità, così rendono accettabile la riduzione, tramite la forza, di certe libertà.
Alcuni decidono qualcosa e che quelle libertà debbano essere limitate. Questi sono i politici il cui obiettivo nella vita è il potere. Il loro successo dipende dall’aumento del supporto degli interessi speciali.
Niente Più “ismi”
La grande notizia è che la risposta non può essere trovata in più “ismi”. Le risposte si trovano nell’aumento della libertà, che ci costa parecchio di meno. Sotto tali circostanze la spesa si abbassa, la produzione della ricchezza si alza e la qualità della vita migliora.
Solo questa ammissione – specialmente se ci muoviamo effettivamente in questa direzione – aumenta l’ottimismo che è già di per sè benefico. Il seguito viene attraverso politiche solide, capite e supportate dalla gente.
Ma c’è una buona evidenza che la generazione di quest’epoca supporti questa nuova direzione verso più libertà e auto-dipendenza. Più questo cambiamento di direzione e di soluzioni diventa conosciuto, prima ci sarà il ritorno dell’ottimismo.
Il nostro lavoro, per quelli di noi che credono in un sistema diverso da quello che abbiamo avuto negli ultimi cento anni, è essere più convincenti che c’è un sistema meraviglioso, facile e morale che offre le risposte. Ne abbiamo avuto un assaggio all’inizio della nostra storia come paese. Non dobbiamo rinunciare a questa causa.
Ha funzionato, ma abbiamo permesso ai nostri leader di concentrarsi sull’abbondanza materiale che la libertà genera, ignorando la libertà stessa. Ora non abbiamo nè l’una nè l’altra, ma la porta è aperta a delle risposte. La risposta disponibile è basata sulla Costituzione, sulla libertà individuale e sul proibire l’uso della forza governativa per offrire privilegi e benefici a tutti gli interessi speciali.
Dopo più di cento anni abbiamo una società del tutto diversa da quella che era stata pensata dai Fondatori. Da molti punti di vista, i loro impegni per proteggere le future generazioni da questi pericoli ha fallito. Scettici, al tempo in cui la Costituzione fu scritta nel 1787, ci avevano avvisato del possibile esito odierno. L’insidiosa natura dell’erosione delle nostre libertà e la rassicurazione di quanto la grande abbondanza ci avesse dato, ha permesso al processo di evolversi nel pericoloso tempo che ora viviamo.
La Dipendenza dalla Grandezza del Governo
Oggi affrontiamo una dipendenza dalla grandezza governativa per quasi ogni bisogno. Le nostre libertà sono ristrette e il governo opera fuori dalla legge, proteggendo e ricompensando quelli che comprano o forzano il governo a soddisfare i propri bisogni. Ecco alcuni esempi:
– Guerre mai dichiarate sono comuni.
– Il welfare per ricchi e poveri è considerato un diritto.
– L’economia è ultra-regolata, ultra-tassata e enormemente distorta da un profondo sistema monetario fallimentare.
– Il debito è cresciuto in maniera esponenziale.
– Il Patrioct Act e il FISA sono passati senza molti dibattiti, creando una forte erosione dei diritti espressi dal nostro Quarto Emendamento.
– Tragicamente il nostro governo crea guerre preventive, conosciute anche come aggressioni, senza alcuna protesta dal popolo americano.
– La nostra facilità nell’entrare in guerre che stiamo esportando in tutto il mondo è destinata a finire male per noi dato l’odio costruito a causa dell’esibizione delle perdita di vite innocenti.
– È ora legge del paese che un militare può arrestare cittadini americani, detenerli indefinitamente, senza accuse o processi.
– La rampante ostilità verso il libero mercato è supportata da un gran numero a Washington.
– Supporter di sanzioni, manipolazioni della moneta e rappresaglie economiche del WTO, chiamano i sostenitori del vero libero mercato “isolazionisti”.
– Per punire paesi che non seguono i nostri ordini vengono usate sanzioni.
– Salvataggi e garanzie per tutti i tipi di pessimi comportamenti sono la routine.
– La pianificazione economica centrale attraverso la politica monetaria, i mandati di regolazione e legislativi, sono stati una politica “accettabile”.
Domande
L’eccessiva grandezza del governo ha creato un disastro così grande che pone parecchie domande:
– perché i malati che usano marijuana per scopi medici vengono messi in prigione?
– perché il governo regola quanto latte grezzo si può bere?
– perché gli americani non possono produrre corde e altri prodotti dalla canapa?
– perché agli americani non è concesso l’uso di oro e argento come scorta legale, come stabilito dalla Costituzione?
– perché la Germania è preoccupata abbastanza da considerare il rimpatrio del loro oro tenuto dalla Federal Reserve per lei a New York? Forse la fiducia verso gli USA e la supremazia del dollaro ha cominciato a svanire?
– perché i nostri leader politici credono che non sia necessario controllare minuziosamente il nostro oro?
– perché gli americani non possono scegliere quale tipo di lampadina comprare?
– perché dovrebbero esserci sentenze obbligatorie – addirittura a vita anche per crimini senza vittime – come richiede la nostra legge sulla droga?
– perché abbiamo permesso al governo di regolare il water nelle nostre case?
– perché è un suicidio politico per tutti criticare l’AIPAC (“American Israel Public Affairs Committee”, lobby americana di supporto ad Israele, ndr)
– perché non abbiamo smesso la guerra contro le droghe dato che è un completo fallimento e viola i diritti delle persone? Nessuno ha notato che le autorità non riescono neanche a tenere fuori la droga dalle prigione? Rendere l’intera società una prigione come potrebbe mai risolvere il problema?
– perché ci sacrifichiamo così tanto nell’intrometterci in inutili dispute di confini e conflitti civili in tutto il mondo, e ignoriamo le cause primarie del confine più mortale del mondo: quello fra Stati Uniti e Messico?
– perché il Congresso ha volutamente ceduto le sue prerogative all’esecutivo?
– perché cambiare il partito al potere non porta mai a cambiamenti politici? Potrebbe essere perché le visioni di entrambi i partiti sono essenzialmente le stesse?
– perché le grandi banche, le grandi corporazioni, le banche straniere e le banche centrali straniere vennero salvate nel 2008, e la classe media ha perso i suoi lavori e le sue case?
– perché così tanti del governo credono che creare soldi dal nulla generi ricchezza?
– perché così tanti accettano il principio profondamente fallace che i burocrati del governo e i politici possano proteggerci da noi stessi senza distruggere totalmente il principio di libertà?
– perché le persone non capisco che la guerra ha sempre distrutto ricchezza e libertà?
– perché c’è così poca preoccupazione per l’ordine esecutivo che da al Presidente l’autorità di stabilire una “lista omicidi”, includendo cittadini americani?
– perché il patriottismo è pensato per essere cieca lealtà al governo e ai politici che lo conducono, piuttosto che lealtà ai principi della libertà e al supporto delle persone? Il vero patriottismo è la disponibilità a sfidare il governo quando si sbaglia.
– perché si crede che se le persone non vogliono o possono prendersi cura dei loro bisogni, allora il governo può farlo per loro?
– perché abbiamo sempre dato al governo un rifugio sicuro per aver cominciato violenze contro la gente?
– perché alcuni membri difendono il libero mercato, ma non le libertà civili?
– perché alcuni membri difendono le libertà civili, ma non il libero mercato? Non sono la stessa cosa?
– perché non difendere di più sia la libertà economica che quella personale?
– perché ci sono più individui che puntano ad avere potere per costringere gli altri ad obbedire ai propri comandi, rispetto a quelli che puntano ad influenzare intellettualmente gli altri parlando di cambi positivi?
– perché l’uso della religione per supportare un vangelo sociale e guerre preventive, entrambi i quali richiedono autoritari che usino violenza, o il pericolo della violenza, non vengono sfidati? L’aggressione e la
redistribuzione forzata della ricchezza non ha nulla a che vedere con l’insegnamento delle grandi religioni del mondo.
– perché permettiamo al governo e alla Federal Reserve di disseminare false informazioni riguardo sia la politica economica che quella estera?
– perché la democrazia è mantenuta in così alta considerazione quando è il nemico delle minoranze e rende tutti i diritti relativi alla dittatura della maggioranza?
– perché chiunque dovrebbe essere sorpreso che il Congresso non abbia credibilità, dato che c’è una chiara differenza fra quello che i politici dicono e quello che fanno?
– C’è una qualunque spiegazione per tutta la truffa, il malcontento, la paura del futuro, la perdita di fiducia nei nostri leader, la rabbia e la frustrazione? Si, c’è. E c’è un modo per cambiare ciò. Le percezioni negative sono logiche e sono conseguenza delle cattive politiche che hanno creato i nostri problemi. L’identificazione dei problemi e il riconoscimento delle cause ci permetterà di fare i giusti cambiamenti facilmente.
Fidati di Te, non del Governo
Troppe persone hanno avuto per troppo tempo troppa fiducia nel governo e non abbastanza in sè stessi. Fortunatamente, parecchi ora stanno diventando consci della serietà degli enormi errori delle passate decadi. La colpa è condivisa da entrambi i partiti politici. Molti americani ora chiedono di ascoltare la verità delle cose e vogliono fermare la demagogia. Senza questo primo passo, le soluzioni sono impossibili.
Cercare la verità e trovare le soluzioni nella libertà e nell’indipendenza promuove l’ottimismo necessario per ristabilire la prosperità. Il compito non è così difficile se la politica non s’intromette.
Abbiamo permesso a noi stessi di entrar a far parte di questo casino per varie ragione.
I politici si sono ingannati da soli su come la ricchezza è prodotta. Nel giudizio dei politici e dei burocratici, c’è eccessiva fiducia. Questa fiducia rimpiazza quella in una società libera. Troppi pezzi grossi si sono convinti che solo loro, armati con l’arbitrario potere del governo, possano portare la giustizia sociale facilitando anche la produzione della ricchezza. Ciò si dimostra sempre un sogno utopico e distrugge ricchezza e libertà. Impoverisce la gente e ricompensa gli interessi speciali che finiscono col controllare entrambi i partiti politici.
Non è sorprendente allora che molto di quello che succede a Washington è guidato da un aggressivo accordo bipartisan e dalla ricerca del potere, con differenze filosofiche via via sempre minori.
Ignoranza Economica
L’ignoranza economica è comune. Le teorie keynesiane continuano a prosperare, sebbene oggi affrontino un sano ed entusiastico rigetto. I credenti del keynesianismo militare e di quello domestico continuano disperatamente a promuovere le loro politiche fallimentari, mentre l’economia langue in un profondo sonno.
I supporter di tutti i decreti governativi usano argomenti umanitari per giustificarli.
Gli argomenti umanitari sono sempre usati per giustificare i mandati al governo relativi all’economia, alla politica economica, alla politica estera, e alla libertà personale. Ciò è fatto appositamente per rendere il sistema più difficile da sfidare. Ma, iniziare una violenza per ragioni umanitarie rimane una violenza. Le buone intenzioni non sono una scusante e sono solo dannose esattamente come quando le persone usano la forza con cattive intenzioni. I risultati sono sempre negativi.
L’uso immorale della forza è la fonte dei problemi politici dell’uomo. Tristemente, molti gruppi religiosi, organizzazioni secolari, e psicopatici autoritari sostengono il governo nell’uso della forza per cambiare il mondo. Anche quando gli obiettivi desiderati sono mossi da buone intenzioni – o specialmente quando è così – i risultati sono tetri. Buoni risultati non si sono mai visti. I nuovi problemi creati necessiteranno di un nuovo uso della forza da parte del governo per cercare una soluzione. Il risultato netto è una violenza istituzionalizzata governativa e moralmente giustificata da basi umanitarie.
Questa è la stessa fondamentale ragione per cui il nostro governo usa la forza per invadere altri paesi secondo il proprio volere, per pianificare centralmente l’economia, e per regolare le libertà personali e le abitudini dei nostri cittadini.
Sarebbe certamente strano allora, a meno che qualcuno non abbia una mente criminale e nessun rispetto per le altre persone e la loro proprietà, che nessuno dichiari che è possibile andare a casa di un vicino e dirgli come comportarsi, cosa possono mangiare, fumare e bere o come spendere i loro soldi.
Raramente ci si chiede perché sia moralmente accettabile che uno straniero con un distintivo e un’arma possa fare lo stesso nel nome della legge e dell’ordine. Ogni resistenza incontra forza bruta, multe, tasse, arresti e addirittura imprigionamenti. Ciò è fatto sempre più frequentemente ogni giorno senza un adatto mandato d’indagine.
Nessun Monopolio Governativo sull’Azione Violenta
Restringere il comportamento aggressivo è una cosa, ma legalizzare il monopolio governativo a cominciare un aggressione può portare soltanto alla spossatezza della libertà e al caos, alla rabbia e alla distruzione della società civile. Permettere quest’autorità e aspettarsi comportamenti puri dai burocrati e dai politici è un sogno fumoso. Abbiamo ora un esercito di burocrati armati nella TSA, nella CIA, nell’FBI, Fish and Wildlife, FEMA, IRS, Corp of Engineers ecc ecc, di ben oltre 100.000 unità. I cittadini sono colpevoli finchè non viene provata la loro innocenza nelle incostituzionali corti amministrative.
Il governo in una società libera non dovrebbe avere alcuna autorità di intromettersi nelle attività sociali o nelle transazioni economiche fra individui. E non dovrebbe neanche immischiarsi negli affari delle altre nazioni. Tutto ciò che è pacifico, anche quando risulta controverso, dovrebbe essere permesso.
Dobbiamo rifiutare la nozione di un restringimento a priori dell’attività economica così come facciamo per la libertà di parola e la libertà religiosa. Ma anche in queste aree il governo sta cominciando ad usare un approccio di correttezza politica per regolare il flusso di discorsi ritenuti pericolosi. Dall’11 Settembre, si monitorano discorsi su Internet senza alcun bisogno di un mandato.
La Proliferazione di Crimini Federali
La Costituzione stabilisce quattro crimini federali. Oggi gli esperti non riescono neanche a mettersi d’accordo su quanti crimini federali ci sono nei regolamenti – parlano di “migliaia”. Nessuno riesce a comprendere l’enormità del sistema legale – specialmente di quello fiscale. A causa della guerra alle droghe contro i malati e all’infinita espansione federale del codice criminale abbiamo oggi più di 6 milioni di persone sotto sospensione correttiva, più di quanto i Sovietici abbiano mai avuto, e più di ogni altra nazione al mondo oggi, inclusa la Cina. Non capisco la lamentela del Congresso e il desiderio di continuare la loro ossessione col passaggio di sempre più leggi Federali. Le leggi che stabiliscono sentenze vincolanti associate alle leggi sulle droghe hanno creato i nostri problemi relativi alle prigioni.
Il registro federale consta ora di 75.000 pagine e il codice del fisco ne ha 72.000, e aumenta ogni anno. Quand’è che le persone cominceranno ad urlare “abbastanza è abbastanza”, e chiederanno al Congresso di smetterla e di desistere?
Raggiungere la Libertà
La libertà può essere raggiunta soltanto quando al governo viene negata l’uso della forza. Se qualcuno cerca la libertà, c’è bisogno di un tipo preciso di governo. Per raggiungerla, servono più di promesse vuote.
Ci sono due scelte.
1. Un governo designato per proteggere la libertà – un diritto naturale – come solo obiettivo. Le persone devono prendersi cura di sè stessi e rifiutare l’uso di ogni forza atta ad interferire nella libertà di un’altra persona. Al governo è data una limitata autorità per far rispettare i contratti, la proprietà privata, risolvere le dispute e difendersi contro un’aggressione straniera.
2. Un governo che finge di proteggere la libertà ma a cui è concesso il potere di usare la forza arbitrariamente verso le persone e le nazioni straniere. Nonostante la concessione del potere molte volte è inizialmente piccola e limitata, inevitabilmente diventa un’enorme metastasi dell’onnipotente cancro politico. Questo è il problema per cui il mondo ha sofferto nel corso delle ere. Sebbene pensato per essere limitato è un assoluto sacrificio del principio cui chi vuole diventare un tiranno trova irresistibile. È usato in maniera vigorosa – sebbene in maniera crescente e insidiosa. Concedere il potere agli ufficiali governativi prova sempre il vecchio detto: “il potere corrompe”.
Una volta che il governo prendere una concessione limitata per l’uso della forza per modellare le abitudini delle persone e pianificare l’economia, ciò causa un movimento progressivo verso un governo tirannico. Solo uno spirito rivoluzionario può rovesciare il processo e negare al governo questo uso arbitrario dell’aggressione. Non c’è un compromesso possibile. Sacrificare un pò di libertà per una salvezza immaginaria finisce sempre malamente.
Il casino di oggi è il risultato dell’accettazione degli americani verso la seconda opzione, sebbene i Fondatori avessero cercato di darci la prima opzione.
I risultati non sono buoni. Le nostre libertà sono state erose e la nostra ricchezza è stata consumata. La ricchezza che vediamo oggi è basata sul debito e su una stupida disponibilità degli straniere a prendere i nostri dollari per beni e servizi. Poi li prestano di nuovo a noi per continuare il nostro sistema di debito. È incredibile che ciò abbia funzionato fino ad ora ma l’impasse di Washington nel risolvere i nostri problemi
indica che molti stanno cominciando a capire la serietà della crisi del debito mondiale e del pericolo che affrontiamo. Più a lungo questo problema continuerà, più duri saranno gli esiti.
La Crisi Finanziaria è una Crisi Morale
Molti stanno ora capendo che una crisi finanziaria incombe, ma pochi capiscono che, in realtà, è una crisi morale. È la crisi morale che ha permesso alle nostre libertà di essere danneggiate e che permette la crescita esponenziale di un potere illegale governativo. Senza una chiara comprensione della natura della crisi sarà difficile prevenire una marcia verso la tirannia e la povertà che ne deriverà.
Infine, le persone devono scegliere quale forma di governo vogliono; opzione n.1 o opzione n.2. Non ci sono altre scelte. Dire che c’è una scelta relativa ad una “piccola” tirannia è come descrivere una gravidanza come “essere un po’ incinta”. È un mito credere che un mix di libero mercato e di pianificazione economica centrale di stampo governativo sia un nobile compromesso. Ciò che vediamo oggi è il risultato di questo tipo di pensiero. E i risultati parlano da sè.
Una Cultura di Violenza
Un americano soffre la cultura della violenza. È facile rifiutare l’inizio di una violenza verso il vicino di casa ma è ironico che le persone consacrino arbitrariamente e liberamente gli ufficiali governativi con il potere monopolistico della violenza contro il popolo americano – praticamente quando vogliono.
Siccome è il governo che usa la forza, la maggior parte delle persone lo accettano come legittimo. Quelli che esercitano la forza non hanno alcun senso di colpa. Viene creduto da troppi che i governi sono moralmente giustificati nell’iniziare una violenza per “fare del bene”. Credono in maniera sbagliata che questa autorità viene data dal “consenso della gente”. La minoranza, o le vittime della violenza governativa non consentono mai di soffrire l’abuso degli atti governativi, anche quando dettati dalla maggioranza. Le vittime degli eccessi della TSA (l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza negli aeroporti, ndr) non hanno mai consentito questo abuso.
Quest’attitudine ci ha dato una politica di cominciare guerre per “fare del bene”. Viene annunciato che la guerra è giustificata. Questo è simile a ciò che ci dissero una volta: “distruggere un villaggio per salvare un villaggio” è qualcosa di giustificabile. Il Segretario di Stato disse che la perdita di 500.000 iracheni, la maggior parte ragazzi, negli anni ’90, come risultato delle bombe americane, è stata “necessaria” per raggiungere il “buono” che abbiamo portato agli iracheni. E guardate che casino è oggi l’Iraq.
Il governo usa la forza per modellare il comportamento sociale ed economico del paese, e all’estero ha giustificato che gli individui usassero la forza a condizioni loro. Il fatto che la violenza del governo è vista come moralmente giustificabile, è la ragione per cui la violenza aumenterà quando la grande crisi finanziaria colpirà e diventerà una crisi politica.
Prima, riconosciamo che i cittadini non devono fare delle violenze, poi diamo questa autorità al governo. Poi eventualmente, l’immorale uso della violenza governativa sarà usato per giustificare il “diritto” dell’individuo a fare la stessa cosa, quando le cose vanno male. Nè il governo nè gli individui hanno il diritto morale di iniziare una violenza contro qualcuno, ma ci stiamo muovendo verso il giorno in cui entrambi chiederanno quest’autorità. Se questo ciclo non viene rovesciato, la società morirà.
Quando i bisogni sono pressanti, le condizioni peggiorano e i diritti diventano relativi alle richieste e ai desideri della maggioranza. Non sarà poi un gran passo per gli individui arrivare ad usare la violenza per prendersi ciò che ritengono sia loro. Mentre l’economia peggiora e le discrepanze della ricchezza aumentano – cosa che sta già succedendo – la violenza aumenta e sarà usata da coloro i quali vogliono prendersi ciò che pensano sia loro. Non aspetteranno per un programma governativo di salvataggio.
Quando gli ufficiali governativi esercitano il loro potere sopra gli altri per salvare gli interessi speciali, anche con risultati disastrosi per il cittadino medio, non si sentono in colpa per il danno che creano. Quelli che ci portano dentro guerre mai-dichiarate con enormi perdite umane, non perdono mai il sonno per la morte e la distruzione che le loro scelte hanno causato. Sono convinti che ciò che fanno è moralmente giustificato e il fatto che molti soffrano non è qualcosa di risolvibile.
Quando i criminali di strada faranno la stessa cosa, anche loro non avranno rimorsi, credendo di stare prendendo soltanto ciò che gli appartiene di diritto. Tutti gli standard morali diventeranno relativi. Che siano salvataggi, privilegi, sussidi governativi o benefici per alcuni causati dall’inflazionare una moneta, fa tutto parte del processo giustificato dalla filosofia di una forzata redistribuzione della ricchezza. La violenza, è lo strumento richiesto e sfortunatamente sembra preoccupare poco la maggior parte dei membri del Congresso.
Alcuni controbattono che è soltanto una questione di “giustizia” che quelli che hanno bisogno siano aiutati. Ci sono due problemi a riguardo. Primo, il principio viene usato per dare un’enorme massa di privilegi più ai ricchi che ai poveri. Secondo, nessuno sembra preoccupato riguardo se è giusto o no per quelli che pagano i benefici. I costi sono di solito piazzati sulle spalle della classe media e nascosti dall’occhio pubblico. Troppe persone credono che i sussidi del governo sono gratis, come stampare moneta dal nulla, e non ci sono costi. Questa illusione sta finendo. Le bollette stanno arrivando e questo è il perchè del rallentamento dell’economia.
Tristemente, ci siamo abituati a vivere con l’illegittimo uso della forza governativa. È lo strumento per dire alle persone come vivere, cosa mangiare e bere, cosa leggere e come spendere i loro soldi.
Per sviluppare una vera società libera, la questione della forza deve essere capita e rigettata. Concedere al governo anche una piccola quantità di violenza è una concessione pericolosa.
Limitare gli Eccessi Governativi vs Un Popolo Morale Virtuoso
La nostra Costituzione, che fu intesa per limitare il potere del governo e i suoi abusi, ha fallito. I Fondatori ci avevano avvisato che una società libera dipende da un popolo virtuoso e morale. La crisi corrente riflette che le loro preoccupazioni furono giustificate.
La maggior parte dei politici e degli opinionisti sono a conoscenza dei problemi che affrontiamo ma passano tutto il loro tempo nel cercare di riformare il governo. La parte triste è che le riforme suggerite quasi sempre portano a minor libertà e l’importanza di un popolo virtuoso e morale è sia ignorata che incompresa. Le nuove riforme servono soltanto a continuare a restringere la libertà. L’effetto di ciò ci ha dato questa incessante erosione di libertà e una massiva espansione del debito. La vera domanda è: se è la libertà che vogliamo, la maggior parte dell’enfasi dovrebbe essere usata nelle riforme del governo o nel cercare di capire cosa significa avere “un popolo virtuoso e morale” e come promuoverlo? La Costituzione non ha prevenuto le persone dal chiedere sussidi per ricchi e poveri nei loro sforzi per riformare il governo,
mentre ignoravano i principi di una società libera. Tutte le branche del nostro governo oggi sono controllate da individui che usano il loro potere per restringere la libertà e accrescere uno stato fondato sul welfare e sulle guerre, e spesso la loro stessa ricchezza.
Se le persone sono scontente dei risultati del governo dovrebbero riconoscere che esso è soltanto il riflesso di una società immorale che rifiuta un governo morale con limiti costituzionali di potere e amore per la libertà.
Se questo è il problema, tutto il trafficare con migliaia di pagine di nuove leggi e regolamentazioni non faranno nulla per risolverlo.
È di per sè evidente che le nostre libertà sono state più volte limitate e l’apparente prosperità che abbiamo ancora non è altro che un avanzo della ricchezza precedente. Questa ricchezza fittizia basata sul debito e sui benefici di una falsa fiducia nella nostra moneta e nel nostro credito causerà una devastazione per la nostra società quando si presenterà il conto da pagare. Ciò significa che la piena conseguenza delle nostre libertà perse deve essere ancora percepita.
Ma quell’illusione sta finendo. Rovesciare questa spirale dipende dall’accettare un nuovo approccio.
Una rapida espansione del movimento per l’istruzione a casa giocherà un ruolo importante nelle riforme rivoluzionarie necessarie per costruire una società libera con protezioni Costituzionali. Non possiamo aspettarci che un sistema scolastico controllato dal governo federale fornisca le munizioni intellettuali per combattere la pericolosa crescita governativa che minaccia le nostre libertà.
Internet fornirà l’alternativa al complesso governo/media che controlla le notizie e la maggior parte della propaganda politica. Questo è il motivo per il quale è necessario che Internet rimanga libero da regolazioni governative.
Molte delle nostre istituzioni religiose e organizzazioni secolari supportano una più grande dipendenza dallo stato supportando guerre, welfare e corporativismo e ignorando il bisogno di un popolo virtuoso.
Non ho mai creduto che il mondo o il nostro paese potesse essere reso più libero dai politici, se le persone non hanno un desiderio di libertà.
Sotto tali circostanze, il massimo che possiamo sperare di ottenere nel processo politico è usarlo come un podio per raggiungere le persone e avvisarle della natura della crisi e dell’importanza del loro bisogno di assumersi la responsabilità di sè stessi, se è la libertà ciò che realmente cercano. Senza questo, una società liberà protetta costituzionalmente è impossibile.
Se ciò è vero, il nostro obiettivo individuale nella vita deve essere per noi quello di cercare la virtù e l’eccellenza, e riconoscere che autostima e felicità vengono soltanto dall’uso delle naturali abilità di ognuno nella maniera più produttiva possibile, secondo i talenti che ognuno possiede.
Produttività e creatività sono le sole vere risorse della soddisfazione personale. La libertà, e non la dipendenza, fornisce l’ambiente adatto per raggiungere tali obiettivi. Il governo non può fare questo per noi; intralcia solo la strada. Quando il governo s’intromette, l’obiettivo diventa un salvataggio o un sussidio e queste cose non possono fornire un senso di soddisfazione personale.
Raggiungere il potere legislativo e l’influenza politica non dovrebbe essere il nostro obiettivo. La maggior parte del cambiamento, se deve esserci, non verrà dai politici, ma piuttosto dagli individui, dalle famiglie,
dagli amici, dai leader intellettuali e dalle nostre istituzioni religiose. La soluzione può soltanto venire dal rifiuto dell’uso della coercizione, costrizione, comandi governativi e forza aggressiva per modellare i comportamenti sociali ed economici. Senza accettare queste restrizioni, è inevitabile che il consenso permetterà al governo di decidere l’equità economica e l’obbedienza verso i politici che guadagnano potere e promuovono un ambiente che soffoca le libertà di tutti. È allora che gli individui responsabili che cercano l’eccellenza e l’autostima nell’essere indipendenti e produttivi, diventeranno le vere vittime.
Conclusione
Quali sono i più grandi pericoli che il popolo americano affronta oggi e che impediscono il raggiungimento di una società libera? Sono cinque.
1. Il continuo attacco verso le nostre libertà civili che minaccia l’uso della legge e la nostra abilità di resistere all’assalto della tirannia.
2. Il violento anti-americanismo che ha inghiottito il mondo. Le conseguenze delle nostre azioni non vengono comprese, la nostra politica estera è destinata a mantenerci in tanti guerre delle quali non abbiamo nulla a che fare. Il risultato sarà una bancarotta nazionale ed un pericolo ancora più grande per la nostra sicurezza nazionale.
3. La facilità con cui andiamo in guerra, senza una dichiarazione del Congresso, ma accettando l’autorità internazionale dell’ONU o della NATO anche per guerre preventive, altrimenti conosciute come “aggressioni”.
4. Una crisi politica e finanziaria come conseguenza dell’eccessivo debito, di una passività insolvente, spesa, salvataggi e enormi discrepanze nella redistribuzione della ricchezza dalla classe media ai ricchi. Il pericolo di un piano economico centrale creato dalla Federal Reserve deve essere compreso.
5.Un governo mondiale che prende il comando su quello locale e sulla sovranità degli USA, lasciando che noi veniamo coinvolti in questioni di guerra, welfare, scambi, banche, una moneta mondiale, tasse, diritti di proprietà e di armi.
Felicemente, c’è una risposta a questi trend pericolosi.
Che meraviglioso mondo sarebbe se tutti accettassero la semplice premessa morale di rifiutare ogni tipo di aggressione. La risposta a tale suggestione è sempre: è troppo semplicistica, troppo idealistica, impraticabile, ingenua, utopica, pericolosa ed è irrealistico combattere per un ideale del genere.
La risposta a questo è che per migliaia di anni l’aver accettato la violenza del governo sopra le persone, sacrificando la verità, è stata considerata morale e la sola unica opzione per raggiungere pace e prosperità.
Cosa potrebbe essere più utopico di QUESTO mito, considerando i risultati e soprattutto che le uccisioni sponsorizzate dallo stato da quasi tutti i governi durante il ventesimo Secolo sono stimate in centinaia di milioni. È tempo di riconsiderare l’autorità dello stato.
Non è mai venuto fuori nulla di buono dal’aver concesso un potere monopolistico allo stato per usare la forza con l’obiettivo di modellare i comportamenti umani. Tale potere, quando lasciato incontrollato, diventa il seme di un’orrenda tirannide. Questo metodo di governo è stato adeguatamente testato, e i risultati sono visibili. La realtà impone di provare la libertà.
L’idealismo della non-aggressione e del rifiuto di tutto ciò che corrisponde ad una forza offensiva deve essere provato. Dell’idealismo della violenza stabilita dal governo è stato fatto abuso lungo la storia; è la causa primaria di povertà e guerra. La teoria di una società basata sulla libertà individuale è conosciuta da molto tempo. È tempo di fare un passo netto e permetterla avanzando questa causa, piuttosto che fare un passo indietro come tanti vorrebbero che facessimo.
Oggi il principio dell’habeas corpus (“che tu difenda il corpo”, il primo diritto che stabilì l’obbligo di un’udienza in seguito ad ogni arresto, ndr), stabilito quando Re Giovanni firmò la Magna Carta nel 1215, è sotto attacco. Ci sono tutte le ragioni per credere che un rinnovato impegno con l’uso di Internet possa far avanzare la causa della libertà diffondendo un incensurabile messaggio che servirà a tenere le briglie dell’autorità governativa e a sfidare l’ossessione delle guerre e del welfare.
Ciò di cui sto parlando è un sistema di governo guidato da principi morali di tolleranza e pace.
I Fondatori erano convinti che una società libera non poteva esistere senza un popolo morale. Delle regole scritte non possono funzionare se le persone scelgono di ignorarle. Oggi ciò che è scritto nella Costituzione ha poco significato per la maggior parte degli americani, specialmente quelli che lavorano a Washington.
Benjamin Franklin disse: “solo un popolo virtuoso è capace della libertà”. John Adams convenne: “La nostra Costituzione fu fatta per un popolo religioso e morale. È totalmente inadeguata al governo di chiunque altro”.
Un popolo morale deve rigettare tutta la violenza che serve per modificare le credenze e le abitudini delle persone.
Una società che fischia o ridicolizza la Regola d’Oro (“Non fare gli altri ciò che non vorresti sia fatto a te”, ndr.) non è una società morale. Tutte le grandi religioni la sostengono. Gli stessi standard morali che gli individui dovrebbero seguire valgono anche per gli ufficiali governativi. Non possono essere un’eccezione.
La soluzione ultima non è nelle mani del governo.
La soluzione cade su tutti, su ogni individuo, con l’assistenza della famiglia, degli amici, della comunità.
La prima responsabilità per ognuno di noi è cambiare noi stessi con la speranza che gli altri ci seguiranno. Questo è ben più importante che lavorare per cambiare il governo; la seconda è promuovere una società virtuosa. Se possiamo raggiungere questo, allora il governo verrà naturalmente cambiato.
Non significa che l’azione politica o l’occupazione di uffici non ha valore. A volte spingono la politica nella direzione giusta. Ma ciò che è vero è che quando si punta un ufficio per ragioni personali, soldi o potere, diventa inutile se non dannoso. Quando l’azione politica viene fatta per le giuste ragioni è facile capire perchè i compromessi debbano essere evitati. Diventa anche chiaro perchè il progresso è più raggiungibile lavorando in coalizioni, che portano insieme le persone, senza che nessuno sacrifichi i suoi principi.
L’azione politica, per essere davvero benefica, deve essere diretta attraverso il cambiamento dei cuori e delle menti delle persone, riconoscendo che c’è una virtù e una moralità nelle persone che permette alla libertà di prosperare.
La Costituzione non ha valore se l’atteggiamento delle persone non viene cambiato.
Per raggiungere libertà e pace, due potenti emozione umane devono essere superate. La prima è l’invidia, che porta all’odio e alla guerra. La seconda è l’intolleranza, che porta a politiche bigotte e moraliste. Queste emozioni devono essere rimpiazzate con una migliore comprensione di amore, compassione, tolleranza e principi di libero mercato. La libertà, quando compresa, unisce i popoli. Quando viene provata, la libertà diventa popolare.
Il problema che abbiamo affrontato durante gli anni è stato che gli interventisti economici sono mossi dall’invidia, mentre invece gli interventisti sociali sono mossi dall’intolleranza delle abitudini e dai comportamenti. Il fraintendimento che la tolleranza è un appoggio di certe attività, motiva molti a legiferare standard morali che dovrebbero essere scelti soltanto dagli individui che fanno le loro scelte. Entrambe le parti usano la forza per trattare queste emozioni. Entrambe sono autoritarie. Nessuno appoggia il volontarismo. Entrambe le visione devono essere rifiutate.
Sono arrivato ad una ferma convinzione dopo tutti questi anni cercando di capire “la verità pianificata delle cose”. La miglior chance di raggiungere la pace e la prosperità, per il massimo numero di persone possibili nel mondo, è promuovere la causa della Libertà.
Se pensate che sia valsa la pena ascoltare questo messaggio, diffondetelo nel paese.
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*Link all’originale: http://roadliberty.blogspot.it/2012/11/laddio-di-ron-paul-al-congresso.html
Traduzione di Alessio Cuozzo
E’ uno specchio degli Stati Uniti e dei gravi problemi sociali che contraddistinguono quel paese ma è anche uno specchio Italico con le 200000 leggi Italiane tra civili, penali ed statali.
E come negli USA Renzi cerca di sposare la prospettiva di lunga durata del suo mandato
illegittimo in quanto non dato dal popolo.
Voterò no a questo governo ed alla trasformazione fasulla della Costituzione fatta in modo senza valori fondamentali.
..
Nota traduzione per migliorare :
“enough is enough”, lo tradurrei ” quando è troppo è troppo” e non ” abbastanza è abbastanza”
Grandissimo Ron, vero combattente per la Libertà. E quindi per il benessere generale delle persone.
Mah, in Italia abbiamo avuto Einaudi, oggi forse solo Antonio Martino , Sergio Ricossa e pochi altri. Purtroppo la propaganda dei Criminali di Stato è tremenda e tende a spegnere tutte le fiammelle di Libertà residue.
In Italia abbiamo mai avuto un Ron Paul ?
No. Ma quel che è peggio è che non abbiamo nemmeno una costituzione come la loro da poterne invocare il rispetto.
Per noi è tutto più difficile, ma non impossibile.
Bellissimo il discorso di Ron Paul. Lo definisce un discorso d’addio, ma per i suoi principi immortali è solo un’arrivederci.
Un saluto .