In occasione dell’imminente conferenza di Interlibertarians a Lugano, un mio conoscente che parteciperà all’evento, ha eseguito un bonifico via web per il pagamento della cena.
Il bonifico, diretto in Svizzera, e dell’importo di ben 35 euro, è stato effettuato all’Hotel – ristorante che ospita la convention. Sapete cosa è accaduto? Ha causato l’immediato intervento dell’Ufficio Antifrodi del suo istituto bancario. Tramite chiamata sul cellulare l’istituto ha chiesto conferma della correttezza dell’operazione.
Un paio di nostre domande e riflessioni:
– Perché solo i bonifici fuori dall’area europea (SEPA) sono soggetti a segnalazione “antifrode”?
– Perché perdere tempo e far perdere tempo in telefonate per giustificare importi così ridicoli?
– In cosa consisterebbe una frode tramite invio di un bonifico?
– Gli istituti bancari non sanno leggere le causali (che chiaramente esplicitano il motivo del bonifico)?
Ancora una volta viene confermato quello che il Movimento Libertario ha denunciato più volte: il processo di sovietizzazione e controllo estremo che si sta intensificando nel nostro paese (e non solo).
Potete dire addio alle vostre (già esigue) libertà.
Ringraziamo il Governo Tecnico per il notevole contributo.
Beh di cosa ci scandalizziamo? Se siamo possessori di un telepass, qualcuno saprà se la nostra auto è transitata in un tratto autostradale. Se possediamo un cellulare, qualcun altro saprà esattamente dove ci troviamo. Ovvio, che telepass e cellulare debbono essere col legittimo proprietario. Per cui la privacy va a farsi benedire. Vi preoccupate di queste disposizioni bancarie? lo sapete che con la posta è ancora peggio? Per chiudere un conto corrente intestato ai miei genitori, per trasferire l’intera cifra (40 o 50 euro) su un nuovo conto, intestato a mia mamma, a mio fratello e a me, è diventata quasi una telenovela? Mio padre è deceduto a luglio, ed ancora gli impiegati non si sono degnati di fare il passaggio! Relativamente al conto bancario…. negli anni 90 andai in Lussemburgo. 2 settimane di ferie in cui riuscii perfino ad ammalarmi. Purtroppo, a causa di un errore di imputazione, l’ufficio (che tecnicamente corrisponde alle nostre Asl, ma praticamente è decisamente migliore, o almeno così mi parve allora) mi rimborsò meno di quanto avevo speso, suggerendomi di rivolgermi alla dottoressa per recuperare il resto. Così un bel giorno mi vidi arrivare a casa un assegno che corrispondeva alle nostre vecchie 50mila lire. Ebbene, la banca presso cui avevo il conto allora, mi chiese di commissione 16mila lire (il 32%!)! Alla fine, l’impiegato dimezzo il ladrocinio, però a me, francamente, parve troppo!
Nello stato di Tiranna accade questo ed altro! Ieri una signora svizzera che voleva prendere del denaro dal suo conto italiano ( eh già!) ha chiesto di prelevare 20.000 euro. L’impiegata si è sentita male. “No, No! non è possibile!!!!” le ha detto tutta agitata e trafelata. ” Non mi può chiedere questo!”
” Perchè, non avete denaro? Una banca che non ha denaro? Come è possibile? Ripasseremo più tardi semmai”
“No signora non possiamo darglielo.”
” E perchè ? Noi in Svizzera possiamo prendere il denaro che vogliamo, se è nostro.”
” Noi no!!!!!” risponde l’impiegata, quasi scusandosi.
” Beh allora mandi tutto il mio denaro in Svizzera per favore. Da questo momento non mettero più un soldo in Italia”
Un cosiglio se mi permette, … leggere il libro “Cosa è il Denaro” di Francesco Carbone, è utile e troverà tutte le risposte,… compresa la signora svizzera.
risposta esatta!
Tempo fa ho cercato di incassare un assegno. Nella stessa agenzia presso la quale era stato emesso.
Non me l’hanno pagato. Al che ho chiesto se per caso avessero problemi di liquidità. Il cassiere, esclamando un perentorio “NO!”, mostrava invero qualche segno di agitazione.
La direttora, senza guardarmi negli occhietti, si premurava di assicurare che
“… non ha il conto qui… non è conosciuto”.
Ovviamente mi sono incazzato come uno squalo, e ho chiesto coe mi avrebbero potuto identificare oltre che con patente, carta d’identità, codice fiscale, tessera sanitaria, tessera della biblioteca: “volete anche il congedo e il certificato di battesimo?” (una copia del congedo ce l’avevo in macchina, casualmente). Tornato dal tizio che doveva pagarmi, questi ha telefonato e gli hanno riferito che “… viste le nuove disposizioni del governo… sopra i 1000 euri… ” insomma: credo che le banche preferiscano che i soldi restino all’interno del circuito bancario. Perché in realtà se questi escono, addio riserva frazionaria, almeno su quella parte.
E le nostre carissime banche, sappiatelo, se domani mattina andiamo a svuotare il conto, tempo 30 minuti e applicano il corralito.
Sono più al verde di noi, le stronze.
:-)
Non capisco il problema. Forse la banca si preoccupava del fatto che qualcuno potesse frodare il tizio che faceva il bonifico tramite un bonifico falso. Avete mai sentito parlare di frodi fatte dagli haker ai danni delle carte di credito? A me è capitato. Mi stavano fregando dagli USA e se non mi avesse telefonato il servizio antifrode della VISA per farsi confermare la transazione, ci sarebbero riusciti. Siamo seri per favore. Non è questo il problema. Lo stato utilizza ben altri metodi per fregarci.
35 neuri? Il problema è che ormai ti segnalano anche se vai a bere il caffè al bar: “come fai ad avere i soldi se ti abbiamo tolto tutto?” .
Poi questo ha esportato in Svizzera, dico in SVIZZERA! Sicuramente c’è sotto qualcosa… chissà cosa va a fare in Svizzera? Turismo sessuale? Vuole molestare le mucche al pascolo? Oppure intende gettare un mozzicone di sigaretta per terra? No, questo è sicuramente un evasore, un eversore, un terrorista e un bieco capitalista.
35 neuri. 35 neuri è sicuramente una cifra notevole.
Ma, dico io, dobbiamo preoccuparci proprio dei 35 neuri che eventualmente mi fotte qualcuno con il phishing e non invece di tutti i soldi che ci porta via quel galantuomo di Monti per donarli a chi sa lui?
Il problema è che non siamo nemmeno padroni di andarci a mangiare un BigMac senza che qualche scagnozzo di Stato lo venga a sapere. Stai tranquillo che troveranno il modo di metterci il tassametro anche in culo per farci pagare le accise sul gas intestinale.
piantiamola con le cazzate!
Questo tuo conoscente stava cercando di esportare capitali in un paradiso fiscale***.
35 neuri alla volta, cercando di fare i bonifici da 100’000 agenzie bancarie diverse, riesci ad esportare 3,5 milioni di neuri. Delinquente!
E’ ora di finirla con questa condiscendenza verso chi affama il poppolo prolettario ed affamatto evadendo le giuste aliquote al 219% (dicesi duecentodiciannove pecciendo) che l’ottimo carissimo leader sta per imporre sugli italici italioti.
Viva Mars e viva anche Twix !
*** dicesi paradiso fiscale qualunque posto che non sia l’ItaGlia.
Grazie Monti.