La vicenda è decisamente interessante e merita di essere raccontata: il Presidente Barack Obama in corsa per le presidenziali contro Mitt Romney prova a vincere le elezioni del 6 novembre puntando tutto sui pomodori della Florida.
Altro che petrolio! Altro che energie rinnovabili! Signori: Obama da genio della politica e comunicazione qual’è tira fuori il suo asso dalla manica, ovvero rompe quel Patto del pomodoro siglato nel 1994 in seno alla Nafta, North American Free Trade Agreement tra Messico e Stati Uniti e blocca le importazioni di pomodori a prezzi vantaggiosi (i contadini messicani non pagano dazi e tasse).
Addio, quindi, nei 52 stati Usa a tutti i pomodori provenienti dal Messico, pari alla metà del totale consumato e venduti a prezzi molto più bassi rispetto a quelli locali. Ma quali saranno conseguenze?
FONTE ORIGINALE: http://www.ecoblog.it/post/33671/obama-punta-a-vincere-le-presidenziali-con-i-pomodori-della-florida
Povera Florida. Un tempo era la patria della NASA e delle industrie HI – Tec che lavoravano nel campo aeronautico ed aerospaziale. Adesso per ridurre la disoccupazione introdotta dall’illuminato Obama, diventerà la patria dei pomodori. Quando si dice il progresso!
ma quale, che avevano il protezionismo anche sula mortadella.
Si sa perfettamente che dove c’è Stato c’è corruzione, per cui protezionismo
A parole, tutti sono liberisti!!! E poi dicono che negli USA vige un capitalismo selvaggio (sic!), un liberismo sfrenato (sic!).