In Anti & Politica, Economia

borsa panicoDI FUNNYKING*

Ho aspettato qualche giorno per commentare sulla novella Tobin Tax che “dovrebbe” essere introdotta dal primo gennaio 2013, e in forza della quale il governo “dei tecnici” (?) ha già messo in bilancio 1 miliardo di euro di nuove entrate (??).

Cosa è  la Tobin Tax all’Italiana

In sintesi la Tobin Tax all’Italiana, ove fosse realmente introdotta e senza modifiche (da Bozza di DDL “stabilità”) funzionerà così (da Xtrader.net):

Secondo la bozza del ddl di stabilità per il 2013, come si evince dai commi 18, 19 e 20 dell’Art. 12 (Disposizioni in materia di entrate), dovrebbe attestarsi allo 0,05% del controvalore di ogni singola operazione avente per oggetto un qualsiasi valore mobiliarenegoziabile sulle Borse valori fatta eccezione, come anticipato in precedenza, per i Titoli di Stato. Questo il contenuto del ddl:

A partire dalle operazioni concluse dal 1° gennaio 2013, la compravendita di azioni e altri strumenti finanziari partecipativi emessi da società residenti nel territorio dello Stato è soggetta a imposta di bollo con l’aliquota dello 0,05% sul valore della transazione.L’imposta è dovuta anche se la compravendita avviene al di fuori del territorio dello Stato, sempre che una delle controparti sia residente nel territorio dello stesso.
Secondo il disegno di legge viene cioè introdotta un’imposta sulle compravendite finanziarie ovunque effettuate (anche all’estero) da soggetti residenti ai fini fiscali in Italia. La nuova disposizione afferma che l’imposta è dovuta anche se la compravendita avviene al di fuori del territorio dello Stato, sempre che una delle controparti sia residente nel territorio dello stesso.
Anche le operazioni su strumenti finanziari derivati di cui all’art.1 co.3 del DLgs.58/98 (c.d. Tuf), diverse da quelle su titoli di Stato di Paesi appartenenti all’Unione europea e aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo che consentono un adeguato scambio di informazioni (ossia Norvegia e Islanda), in cui una delle controparti sia residente in Italia, sono soggette, al momento della conclusione, a imposta di bollo con l’aliquota dello 0,05%. sul valore nozionale di riferimento del contratto.
Schematizzando:
– Ad eccezione dei Titoli di Stato ogni transazione in acquisto e in vendita su strumenti finanziari sarà tassata al 0,05% sul controvalrore o sul valore nozionale del contratto in caso di strumenti derivati.
– ATTENZIONE: l’imposta è dovuta qualsiasi sia la borsa ove si effettua l’operazione,purchè una delle controparti sia residente nel territorio italiano….(indovinate cosa succederà…)
I paesi che applicano la Tobin Tax
Italia, Francia, Germania, Belgio, Portogallo, Slovenia, Austria, Grecia, Spagna, Estonia e Slovacchia.
Alcuni paesi europei chiave che NON la applicano (ne la applicheranno MAI)
Gran Bretagna, Irlanda,  l’Olanda, Danimarca, Lussemburgo e Svezia
La Tobin Tax (all’Italiana) sarà applicata in maniera omogenea nei 10 paesi che hanno dichiarato di volerla introdurre?
NO! ciascuno farà a modo suo, e quello che è peggio e che essa non verrà applicata contemporaneamente da tutti i 10 paesi.
Considerazioni
Prima considerazione:  questa nuova tassa non ha nulla a che fare con James Tobin, il quale voleva tassare solo le transazioni internazionali sul mercato valutario. Si tratta solo dell’ennesima imposta per raschiare il barile prima della bancarotta.
Seconda considerazione: si notti che l’unico paese che ha provato ad applicare questo schema di Tobin Tax, ovvero la Svezia, si è guardato bene da essere fra i paesi promotori, si noti anche che le piazze finanziarie europee  più importanti NON applicheranno la Tobin Tax all’Italiana (Gran Bretagna, Irlanda,  l’Olanda, Lussemburgo)
Terza considerazione: alcuni mercati finanziari italiani verranno semplicemente annientati (il mercato delle opzioni ad esempio), altri ridotti al quasi-nulla (futures) e in generale la quantità di transazioni in Italia su azioni e obbligazioni verrà significativamente ridotta (stimiamo almeno del 60%)
Quarta considerazione: l’Italia si è distinta per velocità severità e rozzezza nell’applicazione della così detta Tobin Tax, gli altri 9 paesi firmatari dell’accordo europeo (cooperazione rafforzata) non hanno ancora deciso ne come ne quando applicarla. Le piazze finanziarie principali del vecchio continente, e il resto del mondo non la applicheranno.
Conseguenze
Prima conseguenza: esattamente come successo per la tassa su imbarcazioni e automobili “di lusso”, il gettito della Tobin Tax all’Italiana sarà miserabile (le previsioni dei “tecnici” sono r-i-d-i-c-o-l-e), per contro ci saranno con certezza assoluta gravi conseguenze sul piano occupazionale e perdite di gettito complessivo. Alcuni intermediari spariranno o saranno ridotti ai minimi termini (Iwbank, Fineco, Directa ad esempio), i lavoratori di queste aziende saranno licenziati magari passando da qualche trimestre di ammortizzatori sociali.
Seconda conseguenza: I cattivi “speculatori professionisti”, sono anche ottimi pagatori di capital gain, ebbene quelli ligi alle leggi italiche si trasformeranno in disoccupati (e non pagheranno più capital gain) quelli meno ligi in evasori fiscali ed esportatori di capitali all’estero. Sospettiamo che la seconda soluzione, per ovvie ragioni di “fame” sarà la più praticata.La Tobin Tax all’Italiana  dunque sarà uno straordinario volano per una nuova ondata di fuga dei capitali e di evasione fiscale. Per l’ennesima volta, la banda di cialtroni ideologizzati che si pregia di governare l’Italia, nega la natura umana.  Si vuole comprimere (se non vietare) per legge una legittima attività che genera profitto per i cittadini (e tasse per lo stato). Buona fortuna e buona caccia.
Terza conseguenza: non so dirvi su altre piazze, ma a Londra stanno scorrendo fiumi di Champagne (e caviale a profusione) in ringraziamento dei 10 paesi kamikaze europei. Mi sono preso la briga di fare una telefonata a Antony, un mio caro amico intermediario della Perfida Albione, mi sono beccato una sequela di risate e anche una certa perfidia all’inglese : “fortuna che non c’è più Berlusconi, ora si che siete un paese serio e credibile”.
Commento
La Tobin Tax all’Italiana è solo l’ennesimo atto di disperazione di una casta politica e di un corpo burocratico che cerca di mantenere inalterati i propri privilegi ancora per qualche mese, costi quello che costi. Per come è congegnata questa nuova tassa distruggerà un intero settore dell’economia, all’inizio genererà un minimo di gettito supplementare, ma dopo pochi mesi il saldo tornerà in pareggio se non in negativo.
Poi c’è la questione dell’evasione fiscale e della fuga di capitali: davvero pensate che i grandi fondi di investimento, le banche, le assicurazioni starnno qui a farsi tosare? Il mondo della finanza è vasto e in certi luoghi molto accogliente, anche all’interno dell’Unione Europea.
Spezzeremo le reni agli Evasori e agli Elusori?…. più facile il contrario.
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Showing 5 comments
  • LL64

    … no! la tobin tax è il diavolo: è il demonio europarassita che entra strisciando in ciò che è stato lavorato, tassassinato ed espropriato da innumerevoli balzelli e ciabattini (ecotasse, permessi ambiantali, addizionali comunali, furti da sragionamenti partitocrati e castali)…. e
    dopo tutto questo si vuole imporre quest’altra intrusione, che incomincia ad interferire con la vita. è un piccolo balzello, che distrugge solo un piccolo settore, quello del mercato finanziario sano per eccellenza, cioè quello dei liberi cittadini, ma è un piccolo demone che nel tempo prenderà possesso di tutta una serie di valori che pian piano diventeranno sempre più “bene comune” cioè oggetto di predazione a scopo di stipendi in cambio di voti.
    la TTF è il demonio e chi la difende è da combattere.

  • silver price

    Tre anni fa poche persone conoscevano la Tassa Tobin. Oggi, questa “idea-azione” si è imposta nell’agenda politica con una velocità senza precedenti nella storia recente. La Tassa Tobin è diventata il simbolo di tutti coloro che vogliono favorire il ritorno del predominio della politica sulla finanza. Un “granello di sabbia” negli ingranaggi della speculazione, a favore degli investimenti sociali e della solidarietà internazionale. Ora, Attac Italia propone a tutti i cittadini e le cittadine italiane di partecipare a una campagna di democrazia diretta che rilancia l’iniziativa della politica nei confronti del dominio dei mercati finanziari. Siamo convinti, insieme a centinaia di esperti, centinaia di migliaia di cittadini in tutta Europa, che la Tassa Tobin sia un atto di giustizia, dovuto, possibile e attuale. Gli unici limiti a un provvedimento di questa portata sono politici e finanziari (ovvero la massa enorme di interessi in gioco). Vi chiediamo, quindi, di aiutarci e sostenerci in questo percorso che necessita di un supporto da parte di tutti e tutte, per realizzare un confronto e una grande iniziativa di “autoeducazione rivolta all’azione” che è la base del modello di cittadinanza e di democrazia partecipativa in cui crediamo e per cui ci battiamo.

    • pietro

      Il predominio della politica sulla finanza??????!!!!!!!! Ma cosa stai dicendo, sono la stessa cosa vivono in simbiosi. L’unica rivolta possibile è quella fiscale. Non viene fatta solo perchè una parte degli italiani sta ancora troppo bene e quindi a livello individuale ha ancora troppo da perdere mentre l’altra parte (più della metà) guadagna direttamente o indirettamente dallo stato. La Trombin tax è solo una nuova tassa messa a casaccio seguendo l’idelologia della finanza cattiva che va a penalizzare i day trader che raccolgono le briciole del sistema finanziario.

    • Fabio

      ATTAC ITALIA E’ STATALISMO ALLO STATO PURO (chiamatelo fascismo, comunismo, nazionalsocialismo, o come più vi piace).

  • firmato winston diaz

    Bah a me pare che stiano facendo semplicemente la solita vecchissima politica: leggi protezioniste atte a rendere sconveniente al risparmiatore italiano investire i suoi averi in altro che titoli di stato del putrescente stato italiano.
    Meglio cosi’: cio’ accelerera’ il declino, e non e’ immaginabile alcun processo di rinnovo prima che gli italiani si trovino nelle condizioni di non aver piu’ nulla da perdere, come e’ successo dopo le ultime due guerre (ora sono troppo ricattabili dallo stato puteolente, hanno ancora tanto da perdere).
    Dopo la prima guerra hanno scelto il fascismo per evitare il comunismo, dopo la seconda, stanchi dell’illiberalismo fascista, scoperto poco migliore dell’illiberalismo comunista, hanno avuto un paio di decenni di relativa liberta’, sui quali peraltro campiamo tuttora di rendita.

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