In Libertarismo

DI MAURO GARGAGLIONE*

Una signora per bene (guarda caso dipendente statale, professoressa per la precisione), così risponde al mio post sconcertato (su un forum privato) a proprosito del barista che si è fatto un caffè e che è stato multato dalla GdF per non aver battuto lo scontrino.

«Indubbiamente gli agenti della guardia di finanza avrebbero potuto evitare al cameriere una sanzione tanto pesante per un illecito così modesto. Avrebbero potuto……Si, ma non dovuto, dato che l’ emissione degli scontrini fiscali è sempre un obbligo.Forse gli agenti avevano constatato che in quel di Albisola Sup. e in molti altri graziosi centri delle riviere liguri (come nel resto del nostro belpaese) l’ emissione degli scontrini viene molto spesso “dimenticata”. Capita quindi che, scontrino per scontrino, nell’ arco di un anno, l’ imponibile fiscale da dichiarare si assottigli così come le imposte da pagare. Mi domando inoltre come mai questo cameriere sia scivolato su una simile stupida buccia di banana, dopo tanti anni che lavora in un pubblico esercizio. Chissà, forse era talmente abituato a compiere, ogni giorno, quell’ operazione da non darvi più alcuna importanza.»

Queste parole rivelano il tipico atteggiamento dello schiavo convinto che difende il padrone da cui trae sostentamento. Lo schiavo convinto non riesce a immaginare una realtà in cui può vivere e prosperare senza padrone, perchè non riesce a immaginarsi capace di sopravvivere in ragione delle sue capacità e dei suoi meriti. Tutto ciò che può sognare e sperare è di avere un padrone che lo tratti un po’ meglio. E’ straordinariamente esplicativo l’incipit della professoressa:

«Indubbiamente gli agenti della guardia di finanza avrebbero potuto evitare al cameriere una sanzione tanto pesante per un illecito così modesto. Avrebbero potuto……Si, ma non dovuto, dato che l’ emissione degli scontrini fiscali è sempre un obbligo.»

Il che vuol dire: è nell’ordine delle cose che il mio padrone possa scegliere se picchiarmi oppure no se trasgredisco un suo comando. Osservate anche quanta cultura giuridica si porta dietro un pensiero del genere … cultura almeno pari a quella del ‘solve et repete’ di Tremonti che, del resto, non è mica arrivato da Marte.

La professoressa fa parte di un categoria sterminata che è stata inventata dallo stato per autoperpetuarsi, la borghesia burocratica, fedele, patriottica e allineata. Niente a che vedere con la borghesia delle arti e dei mestieri che fece di tanti popoli europei gente libera e prospera e di cui in Italia si è perso il ricordo (ma c’è mai stata da noi? Forse per qualche anno durante il boom economico). Più ti addentri in quel tipo di umanità più trovi schiavi convinti che, naturalmente, ti danno ragione quando accusi la classe dirigente delle nefandezze che quotidianamente compie. Ma non appena ti azzardi a dire che la soluzione non è ‘migliorare il padrone’ ma abbattere la schiavitù (o quanto meno rendere lo stato servo dei cittadini liberi), si ritraggono sconcertati e insospettiti. Niente da fare, un altro mondo non è per loro possibile.

Temo che la quantità di persone che trae sostentamento dalla mammella dello stato (inclusi i pensionati che in Italia hanno l’età media più bassa d’Europa) sia maggioritaria rispetto a chi invece deve contare sulle proprie forze per creare quella ricchezza che poi gli verrà espropriata nelle maniere più inaudite (e più fantasmagoricamente giustificate dagli schiavi), il che mi fa supporre che il nostro stato sia oggettivamente irriformabile.

Purtroppo gli schiavi conviti sono ormai troppi. Questa massa umana sarà l’ultima ad essere colpita dal crack del sistema che l’ha fin qui nutrita (crack che comincia a stagliarsi nitido all’orizzonte) ma non verrà vaporizzata nel botto. Anzi, sarà protagonista della rinascita di un nuovo sistema, come successe almeno un paio di volte nel secolo scorso. E la cosa non mi rincuora per nulla.
* Contributor Riecho Economia e Libertà

 

 

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