Ho deciso, entrerò in politica e lancerò un nuovo partito. Ho già scelto il nome: “Forza evasori”. Slogan: “La legittima difesa è un diritto naturale”. Il motivo di questa impresa? Non un uno, ma due:
1– Se devo sentirmi accusare da qualche maniscalco dell’informazione di essere un turbo-capitalista o un neo-liberista o un iper-mercatista, tanto vale presentare un programma che per davvero sia tale;
2- E’ un movimento assolutamente trasversale, di massa, dato che ad odiare il pagamento di tasse da rapina – come quelle in Italia, paese che detiene il record del mondo di pressione fiscale – sono un po’ tutti; sia quelli di destra che di sinistra, che quelli di sopra e quelli di sotto e, finanche quelli che si astengono, che votano scheda bianca o che neppure si recano alle urne.
Il nome non basta, neppure se provocatorio. Per farsi votare serve un programma. Nel mio caso si tratta di un “pentalogo”, che non chiamerò né “Manifesto”, né “Carta d’Intenti”, né “Contratto con gli italiani”, ma “Passaporto per la salvezza”, che non per forza è composto di soli temi fiscali. Intanto il preambolo, brevissimo: “Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vuole sentire”. Non è mia ma di George Orwell, perciò ritengo sia perfetta.
A chi si rivolge “Forza Evasori”? A tutti coloro – uomini e donne – che non solo protestano e mostrano la loro insofferenza per il Leviatano italico, ma anche a coloro che son convinti che per ricostruire a “regola d’arte” sia necessario prima abbattere ciò che è irriformabile e, al contempo, sgombrare le macerie. Le chiacchiere stanno a zero, lasciamo spazio alle linee programmatiche:
DEL FISCO ME NE INFISCHIO:
E’ un dovere morale imperativo favorire il risparmio. Quindi:
1- Tassa piatta al 15% sia per le persone fisiche che per quelle giuridiche. L’8% va ai Comuni, il 4% va alla Regione (o Provincia), il 3% va allo Stato. Gli enti locali potranno riorganizzarsi e ripartire gli introiti come meglio credono. Chi guadagna meno di 10.000 euro l’anno non pagherà imposte sul reddito.
2- Tassa indiretta sul valore aggiunto I.V.A. al 5% su tutti i prodotti e servizi (pubblici e privati). Il 3% ai Comuni, il restante 2% ripartito a metà fra Regione (Provincia) e Stato.
3- Semplificazione del sistema fiscale e burocratico in modo da permettere a chiunque di poter gestire la propria contabilità senza la necessità di ricorrere, obtorto collo, ad un commercialista. Da qui, due opzioni per calcolare il reddito:
a- Entrate meno Uscite (tutte), sulla rimanenza si paga la percentuale prevista dalla tassa piatta;
b- Forfait: pagamento trimestrale di una quota fissa di 2.500 euro per le persone fisiche e 5000 per le persone giuridiche.
4- Abolizione di ogni imposta indiretta afferente carte bollate, timbri e stampiglie varie.
5- Nessuna patrimoniale è ammissibile sulla prima casa.
6- Introduzione del principio che divide il potere di spendere da quello di tassare. Come in Svizzera, ogni proposta fiscale potrà essere proposta dai diversi di livelli di potere, ma solo i cittadini con referendum (senza quorum) decideranno se la gabella va applicata.
Questa riforma va approvata entro il primo anno di governo e applicata a partire dal secondo. Qualora ciò non accadesse chiunque ha il diritto di evadere le tasse.
DIETA PALEOLITICA PER LO STATO
1- Riduzione – entro due anni – del 50% del debito pubblico vendendo tutto ciò che è vendibile e di proprietà dello Stato (immobili e società). Licenziamento di 2,5 milioni di dipendenti pubblici – anche qui entro i primi due anni di governo – con un anno di preavviso per le persone toccate dal provvedimento. Tutti coloro che smetteranno di lavorare per lo Stato (ente pubblico in genere), potranno reinserirsi nel mercato del lavoro usufruendo di notevoli agevolazioni fiscali: per 5 anni non pagheranno alcuna imposta sul reddito; per i 5 anni successivi pagheranno una flat tax del 5%. Abolizione graduale di tutti i sussidi, partendo da quelli alle aziende e alle associazioni di volontariato (altrimenti non sarebbero tali). Verrà introdotto nella Costituzione il diritto all’autodeterminazione e l’uso dello strumento referendario per esercitare tale diritto.
2- Totale separazione tra Stato e sovranità monetaria, quest’ultima spetta direttamente al popolo mentre allo Stato è fatto totale divieto di interferire nel sistema bancario e alterare la moneta.
IL FUTURO E’ MIO E LO DECIDO IO
Riforma del sistema pensionistico, che verrà totalmente privatizzato sul modello di quello cileno. Abolizione del sostituto d’imposta.
ABBASSO LA SQUOLA
Apertura del mercato dell’istruzione secondo queste direttive:
1- Liberalizzazione dell’offerta con conseguente apertura del mercato a imprese che vogliano investire nel settore;
2- Abolizione del valore legale del titolo di studio;
3- Abolizione del Ministero della Pubblica Istruzione e di ogni programma scolastico nazionale;
4- Libertà per chi vuole esercitare l’”homeschooling” (scuola a casa).
LIBERTA’ DI PENSIERO E DI CONFESSIONE
Abolizione di ogni rapporto costituzionalizzato fra religioni e Stato. Azzeramento di ogni tipo di sussidio e/o agevolazione.
Non serve altro, il programma nei dettagli è in fase di elaborazione. Come avrete notato, nessuna società anarchica in vista insomma, ma solo un sensibile e reale dimagrimento dello Stato. La sua ingerenza nelle nostre vite e il suo peso sono ormai oltre ogni umana sopportazione.
“Forza evasori” avrà anche un motto, ripreso dagli insegnamenti di un liberale d’antan, Luigi Einaudi: “La frode fiscale non potrà essere davvero considerata alla stregua degli altri reati finché le leggi tributarie rimarranno vessatorie e pesantissime e finché le sottili arti della frode rimarranno l’unica arma di difesa del contribuente contro le esorbitanze del fisco”. Una dichiarazione d’intenti per il nostro partito.
Da questo momento si attendono le adesioni degli interessati (nascerà il gruppo su Facebook e la relativa petizione), in modo da avviare sul territorio la macchina per prepararsi alla prossima contesa elettorale.
I primi firmatari: Leonardo Facco, Giorgio Fidenato, Francesco Carbone, Mauro Meneghini, Luca Fusari, Salvatore Antonaci.
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IL GRUPPO FACEBOOK: http://www.facebook.com/
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[…] avrebbero un impatto enorme sul paese e sulla società. Con un nome forse un po’ infelice, Forza evasori, Facco ha stilato alcuni punti che forse potrebbero essere presi sul serio da Giannino e co. […]
Io vorrei iscrivermi al vostro partito, di seguito il mio curriculum da disobbediente fiscale:
dal luglio di quest’anno ho iniziato, dopo 38 anni di versamenti regolari, a non pagare più nulla, Irpef, Inps, iva e acconti di vario tipo…
Sono pronto alla ritorsione da parte dello stato attraverso i suoi scagnozzi, agenzia delle entrate ed equitalia, l’unica cosa di cui sono certo è che non mi ammazzerò :-))
Il blog è vecchio ma io mando ugualmente il messaggio…
Credo sarebbe il caso ci incontrassimo allora e facessimo due chiacchiere. Mi scriva a questa mail: [email protected]
Caro Leonardo, lei prede se stesso in giro. Parla della libertà ma costringe chi vuole seguirvi ad entrare in una comunità chiusa e privata dando informazioni personali, anche sensibili, ad una industria internazionale. Facebook non e una comunità libera, ma chiusa, for profit e controllata dagli intoccabili. Qualunque informazione pubblicata sul Facebook, diventa proprietà di Facebook e sarà conservata, distribuita e condivisa secondo la loro taciturna volontà.
Condivido a 100% la vostra iniziativa, ma non entro nell’opposto mondo di Orwell.
il debito pubblico va ristrutturato, non si può vendere dei beni reali per pagare un debito cartaceo creato dal nulla (e dagli interessi sul nulla), questo non sta in piedi, sembra la cura Monti. Non si può trattare come oggetto materiale un denaro (debito) accumulato il forma “fiat” da un computer, è un controsenso. Semplicemente il debitore (lo Stato) dice io non pago perchè sono fallito, e il creditore si accontenta e prende quello che può, come quando uno va in bancarotta. Non si può far saltare un sistema onorando il sistema che si vuol far saltare.
Comunque per il resto gran bella idea.
Moneta del popolo significa che esso puó scegliere che moneta vuole. Moneta di stato è sempre qualcosa che non va, perché significa solo coercizione.
Grazie per il chiarimento, in quel caso, come ho già detto sarei d’accordissimo.
Un saluto .
Free banking.
Liberalizzare l’emissione e la circolazione di moneta. Lo stato è solo garante del rispetto delle regole ed esercita per questo attività di sorveglianza.
Sul punto 2) della dieta paleolitica dello stato, ovvero:
“Totale separazione tra Stato e sovranità monetaria, quest’ultima spetta direttamente al popolo mentre allo Stato è fatto totale divieto di interferire nel sistema bancario e alterare la moneta.”
Se lo stato adottasse una moneta sovrana ma reale, gold-standard con copertura al 100%, credo che il problema si risolverebbe da sè.
Ma è lo stato che la può o deve adottare, a quel punto avrebbe poca importanza chi la gestisce, fosse lo stato stesso , i singoli individui o le banche.
Fare divieto allo stato di interferire nel sistema bancario con l’attuale sistema monetario, credo che avrebbe come effetto solo quello di farci cambiare “padrone”, dal padrone stato, al padrone banche, ma il mercato sarebbe sempre comunque controllato da chi detiene il controllo della moneta attuale.
A meno che, per sovranità monetaria che spetta al popolo, non si intenda che questo può adottare indifferentemente più monete, tra cui monete libere e reali a seconda della sua sensibilità e logica. Allora sì.
Un saluto .
Salve a tutti , documento largamente condivisibile in tutti i punti ,
e con piccole modifiche diventerà perfetto , forte anche il nome,
forse troppo per tanti tradizionalisti (che non lo voterebbero).
A mio modesto avviso, si potrebbe chiamare per esempio :
Movimento Italia Libera ( dallo stato ladro e parassita )
e solo come diminutivo : M.I.L.
Grazie .
Grazie, anche per i suggerimenti.
Forza MILF!!!
MILF
Movimento Italia Libera e Forte