C’è un nuovo partito, nato nei primi giorni di agosto, con un nome di sicuro impatto: Forza evasori. E lo slogan non è da meno: «La legittima difesa è un diritto naturale». A fondarlo è stato Leonardo Facco, imprenditore ed editore che non è nuovo alle posizioni provocatorie.
Spinto dal manifesto che ha lanciato il giornalista Oscar Giannino per un nuovo partito liberista, l’ex leghista ha deciso di dire la sua.
«Ho molta stima per Giannino e da tempo aspettavo il suo contributo politico», ha detto Facco a Lettera43.it. Eppure l’appello lanciato dalla voce di Radio24 insieme con altri economisti e manager l’ha lasciato perplesso. «È troppo annacquato, al nostro Paese servono misure drastiche e riforme radicali. Dietro Fermiamo il declino c’è un conciliabolo poco omogeneo». Per questo Facco ha deciso di dare il suo contributo con Forza evasori.
LE CINQUE PROPOSTE POLITICHE. Siccome è consapevole che «il nome non basta, neppure se è anticonvenzionale», l’imprenditore ha stilato un programma. E ha messo su carta il suo “pentalogo”.
Non si tratta di un vero e proprio manifesto, né una carta d’intenti, e neppure dello storico Contratto con gli italiani di berlusconiana memoria, ma «un passaporto per la salvezza», come lo ha definito il suo ideatore.
Il neo liberismo secondo Facco
«Se devo sentirmi accusare di essere turbo capitalista o neo liberista o iper mercatista», ha spiegato Facco aLettera43.it, «tanto vale presentare un programma che lo sia per davvero».
Forza evasori non è composto solo da temi fiscali, seppure rappresentano la parte più consistente delle sue intenzioni.
INCORAGGIARE IL RISPARMIO PRIVATO. Innanzitutto Facco propone come imperativo morale l’incoraggiamento del risparmio privato con l’abolizione delle imposte indirette, la semplificazione del sistema fiscale e burocratico e il divieto di patrimoniali sulla prima casa. Poi è prevista la riduzione del 50% del debito pubblico, vendendo immobili e società dello Stato e la riforma del sistema pensionistico sul modello di quello cileno.
IL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO. Inoltre è prevista l’apertura del mercato dell’istruzione, liberalizzando l’offerta e abolendo il valore legale del titolo di studio. C’è anche la libertà di esercitare l’homeschooling, l’insegnamento in casa. E infine l’abolizione di ogni rapporto costituzionalizzato fra religioni e Stato.
In autunno il congresso fondativo di Forza evasori
Con questo progetto politico neo libertista, Facco vuole dimostrare che si può osare di più senza però proporre utopie irrealizzabili. «Questo Paese è irriformabile ma io non voglio una morte lenta per mano dello Stato».
NESSUNA CANDIDATURA IN VISTA.Ecco quindi che è stato fatto il primo passo che però non prevede una candidatura diretta. «Non mi interessa fare il parlamentare o altro», ha detto Facco. Almeno terrà la carica di segretario del partito, ma per avere maggiori dettagli bisognerà aspettare.
«Per portare avanti le nostre proposte» ha aggiunto, «ci sono altre persone disponibili, a cominciare da chi ha firmato subito il pentalogo».
Quello che ha in mente Facco è «uno strumento trasversale, di massa», dal momento che «da destra a sinistra odiano tutti il pagamento di tasse da rapina».
Per ora non c’è stato nessun avvicinamento da parte dei partito maggiori, si è interessato all’iniziativa qualche piccolo movimento ma in entrambi i casi i promotori preferiscono l’indipendenza. «Di sicuro non potremmo allearci con Lega o Pdl».
LA PETIZIONE IN SOSTEGNO. Intanto è stato creato un gruppo Facebook ad hoc per aggregare virtualmente tutti gli interessati e sviluppare a fondo il programma. Poi è stata lanciata una petizione per raccogliere ulteriori aderenti.
Dopo una prima fase estiva di riflessione, si passerà all’azione. Il partito e le sue proposte saranno illustrate in autunno, quando ci sarà la prima riunione dei firmatari del manifesto per organizzare la prima assemblea di presentazione.
Allora si capirà se nel panorama politico italiano anche c’è posto per un partito neo liberista di massa.
*Tratto da Lettera43.it