DI JOE BLACK*
CLAMOROSO. DOPO AVER RICEVUTO UN BELL’AIUTINO DALL’ITALIA EVITARE LA BLACK LIST, LO IOR NON RINGRAZIA E CHIUDE TUTTI I CONTI NELLE BANCHE ITALIANE TRASFERENDOLI IN GERMANIA!
TROMBE DEL GIUDIZIO SUL SISTEMA ITALIA?
LE CIFRE PRELEVATE DALLE NOVE BANCHE SONO SENZ’ALTRO ASSAI RILEVANTI E PROBABILMENTE DEVE AVER AGITATO NON POCO I SONNI, IN QUESTO PERIODO DI CRONICA MANCANZA DI LIQUIDITA, COLOSSI BANCARI COME UNICREDIT E S. PAOLO IMI
LA NOTIZIA IN REALTA E’ DELLO SCORSO 13 LUGLIO (MA A COSA SERVE LA TELEVISIONE ED I GIORNALI? NEL 1908 C’ERA PIU’ INFORMAZIONE DI ADESSO!!!)
LE OPERAZIONI DI PRELIEVO SONO INIZIATE A PARTIRE DAL SEQUESTRO DEI PRIMI 23 MILIONI DA PARTE DELLE AUTORITA ANTIRICICLAGGIO SU UN’OPERAZIONE SOSPETTA, MA DEVE AVER ASSUNTO UN “ESODO BIBLICO” PROPRIO NEL MESE DI LUGLIO
ANTE-FATTI:
1)Esiste una normativa antiriclaggio.
2) Nel 2010 anche lo IOR è soggetto a norme più stringenti
3) Continua tuttavia ad effettuare importanti operazioni tramite prestanome
4) Si sveglia Report e gli dedica una puntata
5) 23 Milioni di Euro vengono sequestrati in quanto lo Ior si rifiuta di rivelarne la provenienza. Gli ambienti vaticani esprimo “Sorpresa”
6) La prima spallata non riesce. Le autorità non mollano la presa. I primi ricorsi vanno a vuoto
7) Anche sotto l’iniziativa del suo presidente, Gotti Tedeschi , viene tentata un’ampia iniziativa tesa a portare maggiore trasparenza nello IOR.
8 ) I giudici apprezzano e , sulla base delle promesse ricevute, sbloccano i 22 milioni
9) Appena rientrati sul conto il Cardina Bertone si rimangia tutto. Niente trasparenza
10) Lo Ior rischia l’inserimento nella black list. Lo decideranno le autorità europee
11) Giubilato Gotti Tedeschi.
12) Nella riunione decisiva per stabilire la collocazione dello IOR, l’italia (lo scrivo in minuscolo) fa il diavolo matto per evitare che la banca vaticana finisca nella black list arrivando a vietare ai prori funzionari di partecipare alla riunione in quanto anche l’astensione verrebbe considerato voto a favore. Per un voto (quello dell’Italia, DECISIVO, per un anno lo Ior è salvo
13) I media sussidiati evidenziano la notizia tacendo sulla perdita della faccia dell’ialia a livello internazionale. Monti zittissimo sulla vicenda. Il Colle non monita.
LO IOR SMOBILIZZA I CAPITALI DA NOVE BANCHE E LI SPOSTA IN GERMANIA
Fossero almeno stati riconoscenti verso la povera Italia…
Perchè dovrebbero essere riconoscenti?
Ma PER quanto l’Italia ha fatto per loro (oltre a una figuraccia internazionale da andarsi a nascondere)
Strasburgo: sessione plenaria del massimo organo europeo di antiriciclaggio (omologa del GAFI) :
l’Italia imbavaglia i propri funzionari dellìUIF , organo di controllo della banca d’Italia, che per protesta ritira i suoi funzionari. Il delegato del ministero dell’Ecoomia assente. Il sottosegretario Grilli , accusato, si difende dicendo che non c’entra. (Eppure l’ordine arriva da Roma) Diventa poi Ministro… ma sono solo illazioni, non c’entra nulla. E’ solo una una pura casualità.*
Il 3 luglio lo stesso UIF aveva comunicato al Ministero dell’Economia (responsabile Grilli, attuale neoministro e massimo controllore in Italia dei nostri piccoli prelievi!) l’intenzione di appoggiare la bozza del Moneyval, trasmessa da questa a tutti gli Stati aderenti, con ila quale lo IOR era destinato a cogliere un vorto insufficiente (8 raccomandazioni soltanto rispettate sulle 16)
Gli apparati italiani si somo quindi mossi velocissimi per scongiurare tutto ciò inviando l’Avvocato Francesca Picardi in qualità di capo della delegazione che ha imposto il silenzio ai funzionari Uif già partiti per Strasburgo. Risultato : voto provvisorio 9 raccomandazioni ok (1 Italia con Silencio assenso) e 7 negative. Lista grigia e non nera. I Giornali Titolano: Il Vaticano promosso. Che figuraccia!
Ciò per evitare che il silenzio assenso avrebbe avvallato una decisione opposta alle convinzioni degli organi di controllo che erano stati chiamati a parlare proprio dei recenti inadempimenti (mancarta rogatoria omicidio Calvi, casi Bisignani e Balducci, operazione Morgan Stanley e di un sistema opaco
Le intenzioni del massimo organo di controllo
Grazie all”omertà e all’assordante silenzio dell’Italia il verdetto si è parzialmente capovolto e ora lo Ior risulta nonh nella Black List , ma nella Green List che riunisce i paesi “non ancora adempienti” , ma sulla buona strada
Un successo insperato, dove però avviene la dimostrazione che lo Stato fa figli e figliastri quando deve applicare la legge… (o semplicemente farla applicare alle istituzioni europee)
Premesso che qui parla solo di denaro (” sterco del demonio”) e non di altro, un paio di riflessioni
Viene da chiedersi…
1) Sarà una mossa tattico strategica per mischiare le carte e riposizionarsi in modo da presentari entro i prossimi mesi con una nuova situazioni che confermi il non inserimento nella black list
(una cosa poco spiegata dai media e che la cosa è solo rimandata)
2) Saranno le trombe del giudizio per l’Italia e la sua economia, spostando di corsa i soldi prima del prossimo torrido agosto
3) Sarà una mossa per sottrarsi agli organi di controllo italiani ?
4) O una combinazione delle prime tre ipotesi?
Chiudo con una barzelletta:
Anche la Chiesa pagherà l’IMU , ma solo dal nel 2013 !
(risate)
Il 21 dicembre ci sono i Maya…
Nel 2013, prima della prima rata IMU , ci saranno LE ELEZIONI (Forse già nelle prime due settimane di novembre)
Immagino la campagna elettorale di un partito a caso
“aboliremo l’IMU alla Chiesa” (in fondo, perché le fondazioni bancarie sono esonerate , ” fanno del bene” ( soprattutto acquistando immobili delle banche all’asta) e la Chiesa no?”
Queste cose mi lasciano sempre un po’ … pensieroso…
* Dislaimer: ci si è limitati a dare una lettura, una tra le mille ( e probabilmente opinabile) , ad una serie di accadimenti il cui parametro della casualità potrebbe da adito a letture del tutto diverse; trattasi pertanto di una semplice opinione senza alcun altra finalità se non quella di fornire elementi a possibili riflessioni. Strettamente legate a fatti economici e non di fede o coscienza a cui non sono correlati.
Sono passati secoli e secoli, ma rimane vero quello che diceva Dante della corte pontificia: “Là dove Cristo tutto dì si merca”.