Perché il libero mercato produce ricchezza in maniera efficiente e la pianificazione statale no. Due concetti molto diversi, come la libertà e la coercizione.
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D’accordissimo in tutto e per tutto con il simpatico Roberto Gorini(che sa spiegare in modo limpido concetti non dempre facili), fuorché sulla necessità dello Stato come istanza per la tutela dei più deboli: un tempo erano le comunità religiose, le associazioni filantropiche, i movimenti cooperativi e mutualistici a sviolgere egregiamentev questa funzione. Oggi, purtroppo, molto spesso lo Stato trasferisce ricchezza dai poveri ai ricchi, oppure privilegia chi è dentro il sistema trascurando chi è fuori. Il bell’esito dello Stato “caritarevole” è che siamo diventati tutti più egoisti: che senso ha più la carità privata se lo Stato pensa già a tutto? Non sono già obbligato a finanziare le chiese e gli enti benefici con il famigerato 8 per mille?: Così lo Stato distrugge i suoi sudditi sul piano materiale, rapinandoli con le imposte, e su quello spirituale, inaridendo le loro anime. E’ l’Anticristo dell’Apocalisse.
come il piano quinquennale di giannino che prevede di abbassare la pressione fiscale di cinque punti in cinque anni! ahahahahah. di fronte ai liberisti e al loro manifesto non si può che ridere.
absolutely simple and perfect