In Anti & Politica, Economia, Esteri, Libertarismo, Primo Piano

di OSCAR GIANNINO

Leggete qua. Sandy Springs, suburbio di Atlanta, Georgia. Nel 2005, vinte le elezioni dai repubblicani, un fan di Hayek e Reagan, Oliver W. Porter, convince i concittadini a farla finita con la vecchia concezione del potere municipale, la sua pletora di dipendenti, società pubbliche e via cantando.  Perché continuare a dare 190 milioni di dollari l’anno alla Contea di Fulton, per servizi municipali gestiti innanzitutto nell’interesse delle piante organiche dei suoi dipendenti e dirigenti a tempo indeterminato? Da allora, Sandy Springs ha fatto una scelta radicale: come un’impresa privata, il comune si è dato una mera forma societaria, come fosse un fascio di contratti.

E’ diventata Priva-Topia. E ha dato tutto in outsorcing, dalla manutenzione delle strade al centralino 911 per le emergenze, dalla gestione delle licenze commerciali a quelle edilizie. Per ciascun settore gare aperte a privati, con le due società prime perdenti legate da un rapporto di immediato subentro se chi vince non offre esattamente ciò a cui si è impegnato, in termini di efficienza e contenimento di costo. Solo per polizia e pompieri i costi comparati delle gare a compagnie private hanno sconsigliato l’offerta pubblica gestita da pubblici dipendenti: ma tutti a tempo determinato, valutati su performance annuali, a cominciare dal cità manager scendendo.

Come vedete, si può fare eccome. 90 milioni su 190 sono la capienza finanziaria apertasi rispetto alle vecchie imposte, con un comune in forma di società privata.  Sandy Springs prospera assai più delle altre municipalità vicine che sono rimaste pubbliche, e c’è la fila per andarci a vivere rispetto alle distressed areas afroamericane della Georgia. Non è vero che non si può fare, il punto è liberarsi dello Stato tass-e-spendi!

Tratto da: http://www.chicago-blog.it

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Showing 7 comments
  • piero

    Il problema è che politiche di quel tipo possono funzionare in una piccola comunità auto organizzata. Governare 60 milioni di persone in quel modo mi sembra piuttosto difficile. Per questo occorre riorganizzarsi in comunità omogenee in grado di autogovernarsi nella gestione delle problematiche quotidiane.

  • gastone

    “La vera utopia è lo Stato come forma di organizzazione della società: infatti sta miseramente crollando, come ogni utopia.”

    concordo perfettamente. purtroppo lo stato ha da così lungo tempo promosso il contrario dei valori fondanti di una libera organizzazzione e capovolto attraverso l’uso della semantica l’intero vocabolario, che si fà ormai fatica a percepire questo patetico e disperato tentativo di tenere in piedi un sistema fondato sulla coercizione e la forza fisica per garantire un funzionamento innaturale di tutte le cose contro la volontà di tutti.
    far funzionare il creato contro le sue stesse leggi è utopia

    bravo

  • Carlo Maggi

    Ho sempre avuto per il Sig. Giannino una profonda stima ed ammirazione……..sono veramente felice che abbia iniziato a scrivere su questo sito.

    Un saluto libertario a tutti

    Carlo Maggi

  • Antonino Trunfio

    Scusi sig. FRA (fra come frate, FRA come Francesco, Fra come cosa ?) cosa sono le politiche antisociali ?
    provi a spiegare a chi legge almeno cosa pensa. Se no questo blog a che serve ?
    Quanto al finale : la pagherete ? scusi ma perchè nn paghiamo già tutto abbastanza ?

  • fra

    giannino neo liberista da quattro soldi
    avete rovinato il mondo con le vostre politiche antisociali
    la pagherete!

  • Brillat-Savarin

    La vera utopia è lo Stato come forma di organizzazione della società: infatti sta miseramente crollando, come ogni utopia.

    • leonardofaccoeditore

      BRAVOOOOOO

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