«Anche il friulano salt, onest e lavoradôr (saldo, onesto e lavoratore) ormai ne ha le tasche piene di questa oppressione fiscale ed è pronto a scendere in piazza per il cambiamento. Perchè altrimenti, con l’inerzia e col silenzio, l’hanno sempre vinta loro, i burocrati e i politicanti che vivono alle nostre spalle». Con queste parole il Front furlan, insieme al Movimento libertario e al Movimento per la gente, invita i cittadini a prendere parte alla manifestazione di protesta che si svolgerà all’esterno dell’Agenzia delle entrate di Udine (in via Gorghi) martedì 29 maggio, giorno in cui arriverà in città il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Federico Simeoni, portavoce degli indipendentisti friulani, spiega che «il presidio è stato volutamente organizzato in contrapposizione alla visita del Capo dello Stato perchè vogliamo dimostrare che il Friuli non è solo la terra della ricostruzione post-sismica e dell’ eccidio di Porzus. Qui c’è gente abituata al lavoro e al sacrificio che non riesce più ad arrivare a fine mese a causa delle dissennate politiche economiche partorite da una mediocre classe politica che sta conducendo il Friuli allo sfacelo, insieme al resto d’ Italia. Noi siamo stufi di vederci sottratti i frutti del nostro sudore a vantaggio di chi continua a sprecare e a vivere sulle nostre spalle. Pretendiamo più autonomia, vogliamo gestire le nostre tasse in maniera indipendente per garantire migliori condizioni di vita ed occupazione ai friulani».
Il Front Furlan, movimento politico che si sta caratterizzando per le rivendicazioni della sovranità politica ed economica del Friuli, in sostanza vuole protestare contro l’oppressione fiscale e la crisi occupazionale «provocata dalla inetta classe politica italiana» e chiedere nel contempo l’autodeterminazione per le comunità del Friuli. A tale iniziativa, come accennato, hanno aderito anche il Movimento Libertario dell’editore Leonardo Facco, il Movimento per la gente dell’imprenditore Maurizio Zamparini e probabilmente saranno presenti anche i Tea Party del Friuli. Si tratta di realtà che, partendo da presupposti differenti, si riconoscono tutte nello slogan “Meno tasse più libertà”.
La scelta di manifestare – è previsto anche un volantinaggio – davanti all’Agenzia delle Entrate e non davanti a una sede di Equitalia viene chiarita dallo stesso portavoce del Front Furlan Simeoni: «Abbiamo preferito contestare quello che ormai è il dramma fiscale direttamente alla fonte. Invitiamo i cittadini ad aderire al nostro presidio. Solo con strumenti di civile pressione sociale possiamo spingere l’ attuale casta di burocrati e politici verso qualche riforma. Vogliamo attuare una proposta pacifica, prima che arrivi l’ora dell’ira dei mansueti».
«Equitalia – sottolinea poi Leonardo Facco – si pone nei confronti della gente onesta in modo troppo spesso aggressivo e illiberale. Quindi noi proponiamo ai cittadini di diventare protagonisti di una battaglia civile. Perchè non c’è libertà politica senza libertà economica. Non bisogna avere paura, altrimenti saremo sempre più oppressi».
Tratto da “Il Messaggero Veneto”
Perché il titolo dice “equitalia” se poi la manifestazione è di fronte l'”Ade”?
In Friuli Venezia Giulia le auto blu sono il 3% del parco circolante.
In Sicilia il 26%.
In Campania il 30%.
AZZ. MA QUANTO LAVORANO AL SUD!
Ostrega.