In Anti & Politica, Economia

DI GIUSEPPE GAGLIANO

Secondo l’autore, da un punto di vista strettamente storico, il socialismo deriva la sua forza ideologica sia da una dimensione etica e politica in base alla quale la sua prospettiva diviene una sorta di meta alla quale la società deve tendere, meta che viene giudicata moralmente e razionalmente auspicabile-in questa ottica il compito dell’intellettuale militante,del partito o dei soggetti rivoluzionari è quello di vincere con tutti i mezzi possibili le resistenze che si oppongono alla realizzazione di questa trasformazione radicale la realtà- sia dalla convinzione che il suo avvento è una  necessità storica intrinseca. L’evoluzione della storia appare come una graduale e progressiva purificazione alla cui conclusione il socialismo si presenta come l’unica alternativa realisticamente perseguibili.

In questo contesto, di chiara matrice metafisica, il socialismo e il suo avvento appaiono come qualcosa di indipendente dal pensiero umano poiché  la sua realizzazione diventa una necessità storica. Non c’è dubbio che questa concezione-lo ribadiamo profondamente metafisica-ha contribuito a rendere il socialismo una delle ideologie più diffuse del nostro secolo. Ed è altrettanto evidente che il materialismo storico rappresenta  l’elaborazione teorica di una vera e propria visione metafisica della storia ben lontana dunque da una interpretazione scientifica della storia. In particolare, secondo l’autore, il materialismo storico rappresenta una delle metafisiche antropocentriche più rilevanti del nostro secolo: infatti le teorie metafisiche antropocentriche si costruiscono sull’assunto dell’ esistenza di un paradiso originario o di un’età dell’oro dalla quale l’uomo nel corso del suo civiltà si sarebbe allontanato e alla quale dovrà ritornare. Questa prospettiva metafisica, che legittimamente Von Mises definisce chiliastica  si è sviluppato lungo tutta la storia dell’Occidente trovando di volta in volta la propria espressione nel chiliasmo  filosofico (nell’ottocento nella filosofia hegeliana e marxiana). Al di là delle differenze specifiche tra le varie tipologie chiliastiche, queste si rassomigliano nei loro contenuti essenziali poiché attuano una contraddittoria commistione tra immaginazione smodate ed estatica e uno materialismo grossolano. Quanto alla filosofia chiliastica della storia questa ha assunto il punto di vista della provvidenza  profetizzando, insegnando non  scienza ma  poesia, fede e speranza. Sotto il profilo della propaganda, sottolinea polemicamente l’autore, il marxismo -grazie alla abilità retorica di Marx- ebbe la  capacità di presentare demagogicamente questa lettura della realtà  come se si trattasse di una interpretazione scientifica.

In relazione al materialismo storico Von Mises – non senza una implicita ironia – ebbe modo di sottolineare come fosse sfuggito che le forze produttive erano esse stesse un prodotto del pensiero umano. Inoltre sovente Marx era abbagliato dall’uso di espressioni concettualmente vuote -come per esempio quella di produzione materiale-ma retoricamente efficaci. Una delle conseguenze certamente più paradossali- nella interpretazione di Von Mises-della interpretazione  materialistica della storia fu la distinzione tra economisti borghesi e proletari(in questa ottica Smith era certamente l’esempio più illuminante di economista borghese).

Ebbene,di fronte a queste interpretazioni ideologizzate della storia,Von Mises osservò da un lato come la teoria economica marxiana non fosse altro che un prodotto della scuola di pensiero di Ricardo e dall’altro lato come l’evoluzione delle teorie economiche fosse un processo di costruzione culturale autonomo rispetto agli interessi di classe. In linea di massima per Von Mises, il pensiero astratto si costruisce in modo indipendente dal suo legame sociale e economico. D’altronde questa replica appare del tutto scontata:le dimostrazioni a sostegno del materialismo in Marx e nei suoi seguaci sono inesistenti. Ad esse Marx – e i suoi seguaci – hanno preferito slogan,demagogia e parafrasi del Verbo.

*Presidente Centro Studi Strategici Carlo De Crisitoforis


Recent Posts

Start typing and press Enter to search