Roland Berger, sembra il nome di un pilota di Formula 1 o di un calciatore. Invece è il principale spauracchio della finanza anglosassone, si tratta di una società di consulenza tedesca, scelta per diventare la Dagong Global (società statale cinese di rating ) Europea. Ronal Berger non sarà solo un’altra agenzia di rating ma LA AGENZIA dei paesi che adottano l’euro, in diretta concorrenza politica con le “altre agenzie”.
Vogliamo scommettere che Roland Berger userà “nuovi” criteri di rating che prontamente saranno adottati come standard obbligatorio per operare nei paesi dell’area Euro? In questo caso, tanto per incominciare, si è scelto che a pagare i servizi dell’agenzia siano gli investitori e non le aziende analizzate (eh si non lo sapevate? Le varie Fitch, S&P, Moody’s venivano pagate per dare il loro rating dalle stesse aziende su cui davano giudizi, almeno quelle che avevano buoni giudizi….. un leggerissimo caso di conflitto di interessi). Praticamente un modello di business che è l’esatto opposto delle agenzie di rating più famose.
Ho il sospetto che verrà imposta una sorta di tobin tax europea per pagare i servigi di questa agenzia. Tanto per cambiare un’altra tassa.
da EconomiaWeb
La nascita della prima agenzia di rating europea è ormai prossima: la società di consulenza Roland Berger ha reso noto a Monaco di aver riscosso l’interesse di un numero di investitori sufficiente a dare il via al progetto. Markus Krall, socio della Roland Berger, diventerà il presidente della società che si occuperà della nascita dell’agenzia, rinunciando contestualmente a tutti gli altri incarichi finora occupati.
INIZIO LAVORI PREVISTO PER IL 2013. Le attività di valutazione di aziende e Stati da parte della nuova agenzia potranno iniziare l’anno prossimo, ha comunicato un portavoce della Berger. Per definire i contratti con gli investitori, il prossimo autunno saranno create una fondazione e una società ad hoc.
LA FILOSOFIA: COINVOLGERE GLI AZIONISTI. A differenza dei più accreditati concorrenti – Fitch, Standard & Poor’s e Moody’s -, la filosofia che sta alla base dell’azione di Roland Berger è quella di coinvolgere nel progetto direttamente gli investitori e non le aziende quotate, evitando così pericolosi conflitti di interesse.
LA PRIMA AGENZIA EUROPEA. L’idea di un’agenzia di rating europea era nata per creare un contrappeso allo strapotere statunitense nel settore e aveva raccolto il favore di parte dei governi e delle istituzioni dell’Ue. Solo pochi giorni fa alcune indiscrezioni avevano dato per fallita l’avventura di Roland Berger, proprio per mancanza di investitori interessati. Una portavoce della società di consulenza ha ammesso che al momento “non ci sono conferme concrete per contributi finanziari adeguati”, ma il progetto va avanti.
PER PARTIRE SERVONO 300 MILIONI DI EURO. Krall aveva valutato in circa 300 milioni di euro il capitale iniziale necessario ad avviare le attività di rating. Al momento sono stati effettivamente raccolti 130 milioni, ha spiegato la portavoce di Berger Claudia Russo. Anche la Fondazione Bertelsmann, in Germania, aveva annunciato l’intenzione di creare un’agenzia di rating, per la valutazione però della solidità finanziaria dei soli Stati. Per il progetto, ha reso noto la fondazione, sarebbero necessari 300 milioni di euro.
p.s. Ogni tanto viene fuori la storia che il progetto Roland Berger è fallito, non partirà mai, è un utopia…. però gratta gratta, queste notizie vengono sempre dal Financial Time , dal Wall Street Journal (Europe) e compagnia anglofona… chissà come mai. Sono tutte balle Roland Berger è il progetto più importante su cui sta lavorando la BCE.
Dalle parti di Londra e di New York ho idea che qualche culetto si stia stringendo.
*Link all’originale: http://www.rischiocalcolato.it/2012/04/roland-berger-impariamo-a-conoscere-il-nome-piu-temuto-da-stati-uniti-e-inghilterra.html
“Roland Berger, sembra il nome di un pilota di Formula 1”
Il nome in effetti ricorda quello del pilota Roland Ratzenberger, che morì schiantandosi contro il muro della curva Gilles Villeneuve durante le prove del Gran Premio di San Marino del 1994.
Le agenzie di rating? Quando mai ne hanno azzeccata una che sia una? Americane o europee che siano, hanno la credibilità dei maghi e degli stregoni. Si meritano soltanto spernacchiate alla napoletana. Basta che non ci tassino per mantenerle, e poi diffondano pure ai quattro venti le loro risibili Verità.
… come se qualcuno ascoltasse le agenzie di rating…
almeno le 3 sorelle non si alimentano di tasse…