In Anti & Politica, Economia

DI FRANCESCO CARBONE*

La trasmissione Report sulla proposta di tassare il contante ha lasciato molte persone scioccate. A qualcuno ha fatto venire l’ulcera, altri sono rimasti inorriditi. Qua oltre al danno stiamo arrivando alla beffa. Le ragioni per cui rimanere perlomeno basiti di fronte alla trasmissione di raitre sono davvero numerose e molteplici. Passo quindi a presentarvi le mie considerazioni sull’orrore che abbiamo avuto modo di vedere in maniera precisa e ordinata. Vi avviso: l’articolo è lungo e i toni a tratti sono scomposti, tuttavia essi riflettono nella misura più elegante possibile le spontanee reazioni di sdegno che sono esplose incontrollabili nel mio cervello.

1) Parto dalla considerazione già riportata da Marcello Mazzilli nell’articolo di ieri sempre dedicato alla medesima trasmissione. Ma non era Report una trasmissione d’inchiesta? Cosa c’entra arrivare a fare proposte di economia politica come quella di tassare al 33% il contante utilizzato, peraltro come vedremo tra poco di una demenzialità assurda.

2) Non riuscendo neanche a capire da dove arrivi la crisi (ma che si leggano i nostri libri che diamine, bastano 50 euro e ve li comprate tutti, neanche dovessero uscire di tasca vostra, fate pagare mamma rai!) davvero qualcuno qua o si è bevuto il cervello o lo ha svenduto in cambio della propria (finora presunta) onestà intellettuale (questione indubbiamente interessante della quale ancora parleremo più avanti).

3) Diceva il ministro della propaganda nazista: “Ripetete una bugia cento volte, mille volte, un milione di volte, ed essa diventa verità”. Ed eccola la clamorosa bugia ripetuta come un mantra durante tutta la trasmissione: la crisi è il risultato dell’evasione. Il legame oramai è da tempo esplicito e diretto in qualunque trasmissione del regime: siamo sull’orlo della bancarotta a causa degli evasori. La bugia è diventata verità! Vergogna Report! Vergogna! Il semplice fatto di contribuire a diffondere questa oscena propaganda ha definitivamente sputtanato a miei occhi quella credibilità guadagnata dalla Gabanelli & co in anni di lavoro. Lascia il posto a un amaro disgusto che diventa quasi schifo.

4) Ciò che ha reso ancora più infima e indegna la propaganda menzognera abbracciata della trasmissione è quella di spingerla al punto di affermare, attraverso collegamenti poco sensati e niente affatto logici, che se tutti pagassimo le tasse questo sarebbe un paese PROSPERO e FELICE. Hanno detto proprio PROSPERO e FELICE. Badata bene che la tesi, senza alcun sostegno teorico alcuno, ma frutto di elucubrazioni mentali degne di un mentecatto che ancora sogna il paradiso comunista, è stata la seguente: se si recuperassero quei 50-60 miliardi di tasse che sfuggono ai 150 miliardi di nero, facendo leva sulla restrizione delle nostre libertà e della nostra privacy, ovvero tassando il bene economico più importante e presente nelle nostre tasche, saremo una nazione PROSPERA E FELICE. Ho sempre diffidato di chi, dietro tante chiacchiere, è ancora imbevuto dei principi comunisti che hanno portato alla miseria milioni di persone nel XX secolo. Finalmente ieri questi soggetti sono usciti allo scoperto e io ho avuto ragione del mio diffidare.

5) Il concatenamento poco logico e per niente causale offerto alla base del ragionamento per cui recuperando 50-60 miliardi di tasse diventeremmo all’improvviso un paese PROSPERO E FELICE è all’incirca il seguente: se qualcuno evade, sottrae soldi allo Stato per cui si è costretti a tagliare i servizi o ad aumentare le tasse. In questo ragionamento c’è più di qualcosa che non torna, ma per capirlo serve avere studiato un po’ di economia, cosa che a casa Gabanelli evidentemente è l’ultima delle preoccupazioni (si preoccupino ancora meno però perché da prossima settimana potranno recuperare il tempo perduto acquistando il libro A scuola di economia, Lezioni del professor Huerta de Soto, liberamente trascritte e rielaborate).

Non capite che se per legge si riuscisse a far emergere il nero il risultato sarebbe già quello di essere sottoposti, come consumatori, ad un ulteriore aumento delle tasse. Ma siete davvero convinti che quando pagate l’idraulico in nero, ad “evadere” sia l’idraulico?? Oppure forse, più ragionevolmente ad “evadere” siete voi che lo pagate in nero? Magari quando non vi fanno lo scontrino per il caffè evade il gestore del bar, perchè il prezzo comunque resta di un euro (se foste furbi chiedereste lo sconto a 90 centesimi di modo da guadagnarci entrambi), ma di fronte alla scelta 120 con fattura (ora 121), 100 senza fattura, preferiamo pagare in nero per il semplice motivo che così facendo tratteniamo per noi i 20 euro anzi che darli, per interposta persona, a qualcuno che non riesce a gestire in maniera degna di un paese civile già 500 miliardi!! Ma per tutti i santi, per fortuna che ancora qualcuno riesce a trattenere per sé questo margine di potenziale tassazione che finirebbe nello stesso pozzo senza fondo degli altri 500 miliardi! Per fortuna che a quei soldi viene data una destinazione decisamente migliore liberamente decisa sulla base delle proprie preferenze personali! In ogni caso siamo NOI, accettando la prestazione in nero, a non pagare le tasse, non chi ci offre la scelta fattura o meno. In altri casi la distribuzione della quota “evasa” dipende dalla capacità di contrattazione tra le parti (come nel caso in cui qualcuno riuscisse a contrattare 90 centesimi anzi che un euro in cambio del caffè senza scontrino), tuttavia generalmente possiamo affermare che:

a) tutto ciò che gira in nero costituisce sempre un beneficio per i consumatori.

ma ancora più importante che:

b) se in qualche modo si riuscisse a far emergere il nero, magari rendendo deducibile la fattura dell’idraulico, il risultato nel tempo sarebbe solo ed esclusivamente quello di generare un aumento delle tariffe, degli idraulici o di chi per essi. Questa è economia, ma proprio ABC. Traduco: se si recuperasse tutta l’evasione il risultato sarerebbe quello di far salire i prezzi, togliendo al contempo libertà di scelta agli agenti economici sulla destinazione dei propri soldi. La verità non è che l’evasione corrente, ormai davvero marginale visto che siamo a livelli di tassazione complessivi di oltre il 70%, ci impedisce di essere un PAESE FELICE E PROSPERO (e caratterizzato da prezzi ancora più alti degli attuali, ndr). Ci sono due verità invece: la prima è che l’evasione corrente sottrae ad un pozzo senza fondo quegli ultimi spiccioli che ancora riescono a tenere in piedi il sistema economico italico sull’orlo del baratro! La seconda è che il sistema corrente, oramai devastato proprio dall’elevatissimo grado di imposizione fiscale, non riesce più a sostenere gli alti costi di quel carrozzone allo sbando chiamato stato sociale. Il resto è tutta ipocrisia allo stato puro di chi o ci sta ingannando di proposito o è proprio scemo da non capire la connessione. In fondo si tratta della stessa propaganda e della stessa ipocrisia che stanno dietro ai salari minimi e alla legislazione lavorativa, uniche vere cause della elevata disoccupazione istituzionale.

6 ) Come ha affermato una signora intervistata, a differenza degli addetti della trasmissione Report sicuramente dotata di molto buonsenso, anche tassando il contante chi vuole fregare continuerà a fregare. Sacrosanta verità! Ma signori, ma lo vogliamo capire che tutto il sistema corrente fiscale è di una idiozia assoluta. A rimanere nelle maglie di un fisco insostenibile sono sempre e solo i più deboli. A venire presi nella rete che cerca di pescare il nero sono e saranno sempre i più deboli, quelli più marginali, quelli che riescono a campare con il nero oppure finiscono disoccupati o suicidi. Chi veramente si arricchisce e fa soldi a palate grazie al nero, non lo si abbatte neanche con questa ennessima misura totalitaria e liberticida che costituirebbe di fatto l’abolizione forzata del contante.

Chi ha la vera grana e si può permettere di sfuggire alle grinfie del predone fiscale può essere scocciato da controlli sempre più elevati, sicuramente gli costerà un po’ di più trovare nuove vie di fuga, ma statene certi che le troverà, perchè nel complesso assolutamente demenziale delle nostre leggi e di quelle internazionali, qualche loophole, qualche buco dal quale passare egli lo troverà sempre. SEMPRE! A pagare i costi della maggiore pressione fiscale e della guerra all’evasione sono sempre i più stronzi, rigorosamente presi a partire dal basso. Ma come è possibile che un concetto così semplice non lo sia sia ancora compreso cercando la soluzione nella direzione contraria, cioé abbassando l’imposizione fiscale e lasciando maggiore libertà di scelta alle fasce sociali medio basse (si veda l’esempio e la proposta di marcello mazzili).

I governanti hanno già ridotto questo paese ad un inferno fiscale, tutti i principali governi cercheranno di fare altrettanto e ancora peggio, ridurrendo tutto il mondo ad un inferno fiscale, e bisogna ammettere che ci stanno riuscendo benissimo, ma state sicuri che gli ultimi rimasti in grado di sfuggire a queste grinfie saranno sempre i più ricchi, quei soliti miliardari che allugando un diecimila o centomila euro di più al commercialista o consulente tributario più sgamato di solito impiegano una mezza giornata per trovare e aprirsi una nuova via di fuga. Del resto sfuggire alle grinfie del predone fiscale è un atto spontaneo e insopprimibile della innata funzione imprenditoriale umana. O uccidi la creatività umana, riducendoci tutti a dei robot senz’anima e cervello, oppure il fenomeno non lo si estirperà se non esclusivamente nell’ambito costituito solo dai poveri stronzi, i più deboli e indifesi che non possono permettersi parcelle a 5-7 cifre da un consulente tributario.

7) A raitre, nel solco della buona tradizione comunista che sin dalla nascita caratterizza il terzo canale nazionale, i fini da imporre sono sempre quelli stabiliti da chi comanda mentre non si ha che bassa o nulla considerazione per i fini individuali. Prima di tutto viene il pianificatore sociale che sa cosa è buono e cosa è cattivo per la società. Egli ha l’assoluta priorità sui fini dell’individuo egoista che pensa solo a se stesso. Lo dice la gabanelli stessa, all’incirca quando afferma che la coercizione sottostante alla proposta di tassare il contante costituisce un prezzo da pagare per conseguire un bene comune! Esattamente il ragionamento che nel XX secolo ha portato a fare 200 milioni di morti. Gabanelli te li devo contare? Duecento milioni di morti fatti in nome del bene comune, che giustifica qualunque violenza e coercizione.

Seguendo la stessa logica siamo arrivati in questo caso, e non crediate che le conseguenze non siano altrettanto letali, al punto da anteporre il fine di sopprimere l’evasione al fine di poter compiere una LIBERA SCELTA con riguardo al possesso non di un bene economico qualunque, ma dal bene economico più importante di tutti. Quale dei due fini è più alto e nobile? Quale dei due dovrebbe eticamente avere più valore in una società civile? Siamo sicuri che sia il primo, o questa priorità sta solo nella testa di pericolosi dittatori in potenza che pur di consegnarci il paradiso PROSPERO E FELICE (cosa tutta da dimostrare) un giorno, di fronte al fallimento delle proprie politiche, andrebbero anche oltre?

8 ) Io faccio uso di bancomat e carta di credito, e li uso perchè sono a loro modo comodi. Non c’era certo bisogno della sbrodolata di oltre mezz’ora sulla convenienza a usare i mezzi elettronici di pagamento per convincermi di questo. Ma se c’è una convizione assoluta nella mia testa è che vorrei continuare a usarli come frutto di una libera scelta, che potrebbe anche cambiare nel tempo e a seconda delle circostanze. Volendo e potendo, in qualunque momento, ricorrere ad altra forma per ragioni del tutto personali voglio essere libero di poterlo fare, anche perchè ovviamente ciò implicherebbe una convenienza soggettiva ad usare mezzi tradizionali.

Oh Milena (posso darti del tu? chissenefrega della risposta, mai mi hai letto, altrimenti non saresti caduta così in basso, e mai mi leggerai, quindi te lo dò lo stesso!) non so quanto guadagni tu, ma io pur guadagnando sicuramente molto meno (ahimè non sono sul libro paga di chi ha dichiarato guerra alla libertà individuale) valorizzo la libertà di poter scegliere come voglio pagare le mie spese molto di più di quei 600 euro l’anno che, secondo vostra proposta liberticida, guadagnerei limitandomi a utilizzare un massimo di 150 euro al mese.

Cioè, gente, svegliatevi!! Ma avete capito davvero cosa vi ha proposto la Milena l’altra sera? Di vendere la vostra libertà e la vostra privacy per 50 euro al mese, così loro possono recuperare l’evasione dei poveri stronzi marginali (che in fondo siete sempre voi stessi), affondando del tutto il paese (altro che PROSPERO E FELICE). Ah già e non dimentichiamoci che grazie a quel recupero fiscale magari un domani loro potranno anche farsi alzare il budget per trasmissioni demenziali come questa ultima puntata di report. Su questi argomenti sto assolutamente con Beppe GRILLO: a questo punto se tutti pagassero le tasse, a Roma semplicemente ruberebbero il doppio! Avrebbero più soldi per pagare clientelismi, prebende, voti e propaganda di regime.

Ma smettiamola con questa ipocrisia e queste menzogne, le tasse in italia sono schifosamente e vergognosamente alte e servono per mantenere un esercito di drogati privilegiati ai quali oramai togliere la droga è diventato impossibile, soprattutto anche perchè non sanno di trovarsi in questa infelicissima condizione. Questa è l’immane tragedia sociale che si nasconde dietro l’attuale imposizione fiscale. Essa viene inasprita ogni giorno che passa dalla crisi economica e dai tentativi sempre più demenziali di arginarla: oramai si è innescato un circolo vizioso da cui non si uscirà se non con un conflitto sociale tremendo con costi talmente elevati che ancora non possiamo neanche immaginarli.

9) Ovviamente i buoni somari economici della redazione di Report non hanno la più pallida idea di come questa crisi in realtà sia già intimamente interconnessa con la corruzione del bene economico moneta. E’ ciò che cerco di spiegare su questo sito da oltre dieci anni. E loro cosa propongono? Di andare fino in fondo con la corruzione di quella che possiamo ben considerare come la più importante delle istituzionali sociali. Semplicemente geniale!

I governi hanno confiscato la PROPRIETA’ del denaro ai cittadini e hanno sottratto il denaro al mercato oltre cento anni fa. Evidentemente ciò non è ancora ancora sufficiente per raggiungere il controllo totale dei proles, mentre allo stesso tempo quell’esproprio e quella sottrazione sono la causa ultima di questa crisi, la più profonda e importante della storia (ricordatevi, ancora non abbiamo visto GNIENTE!).

Forse i padroni dei nostri destini (e delle menti della redazione di raitre) hanno deciso che è giunto il momento di toglierci persino il POSSESSO materiale su un bene già di fatto smaterializzato e senza alcuna relazione con un bene reale. Un passo necessario che peraltro in futuro potrebbe permettere loro il controllo totale sulle nostre vite: sapere tutto quel che compriamo, sapere sempre dove ci troviamo. Ma non solo, una volta abolito l’uso del contante potrebbero azzerare in qualunque momento a ciascuno di noi ogni possibilità di indipendenza ed autonomia. Avete mai visto qualche film da incubo come Enemy of the State. Domani il governo decide arbitrariamente che sei suo nemico e con un clic ti stacca dal mondo. Con un clic ti chiude tutti i conti, la possibilità di essere accettato, di poter pagare, di poterti spostare, di poter fare qualunque cosa. Con un clic ti toglie tutto. Grazie Gabanelli ci mancava solo questo.

Signori l’abolizione del contante è la più grossa bestialità economica mai proposta finora. E mi meraviglia che qualcuno abbia avuto il coraggio, l’indecenza, la faccia tosta di proporre una misura liberticida e totalitaria come questa. Però ho fiducia. Anche qualora qualche criminale, e sottolineo la parola criminale, un giorno, speriamo lontano, venisse autorizzato dalla maggioranza democratica totalitaria e liberticida ad approvare una legge come quella proposta nella trasmissione report sono dell’idea che il governo liberticida e totalitario in questione finirebbe con il perdere la guerra dichiarata al contante. Ricordiamoci sempre che il denaro non sorge per decreto governativo ma attraverso un processo di mercato guidato dalle azioni imprenditoriali degli individui che continuamente cercano il mezzo più efficiente per conseguire i propri scopi. La libera azione dei cittadini, laddove ancora rimasta, risponderebbe a questa privazione con qualche soluzione alternativa. E ciò potrebbe essere pericoloso addirittura per l’intera fragile impalcatura su cui negli ultimi 100 anni si è costruito questo sistema corrotto, aberrante e inefficiente della fiat money.

E quindi torniamo al punto di partenza: la buona o malafede che si cela dietro questa proposta. Buona fede spallegiata da totale minchioneria dietro questo servizio, oppure cattiva fede spalleggiata da una propaganda di regime che trova origine a piani più alti? Personalmente considerando il terzo punto, cioé il legame assurdo, diretto e insistente di causa effetto tra evasione e crisi sarei tentato di propendere per la seconda ipotesi. Mi fermo qua e azzardo una terza ipotesi. La Milena verso la fine della trasmissione ha affermato che i ragionamenti proposti nel servizio non sono stati alterati da assunzione di sostanze stupefacenti. Excusatio non petita, accusatio manifesta. Vorrei chiudere con un banale “la prossima volta fumate di meno” ma preferisco dire “lasciate perdere l’economia che davvero non ci capite assolutamente niente. Dedicatevi piuttosto a temi come la liberalizzazione delle droghe, almeno quelle leggere, e fumatevi pure tutto quello che volete… magari meglio dopo aver ottenuto la legalizzazione”!

 

*Link all’originale: http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&view=article&id=793:inorriditi-scioccati-sdegnati-e-basiti&catid=39:politiche-economiche&Itemid=176

 

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Showing 6 comments
  • Bisata'

    Realistico articolo, complimenti . Vorrei dirvi ora una mia considerazione personale : vi ricordate , o meglio avete letto ciò che accadeva nell’ultima guerra mondiale quando il governo disponeva l’amasso dei generi alimentari che poi potevano venir acquistati solo con la tessera e in modiche quantità affrontando la fila per entrare nel negozio.Tutto questo aveva poi fatto nascere la cosiddetta borsa nera , un mercato parallelo dove circolavano i beni nascosti allo stato, ebbene l’altro giorno mi sono fatto fare da un amico un preventivo per un lavoro e ovviamente come una persona sana di mente non ho chiesto la fattura e lui mi ha spiegato che ciò sta diventando un problema per lui ,in quanto a sempre piu persone neccessita di spendere quella percentuale di nero che con la cura monti non possono piu mettere in banca ne tantomeno spendere in acquisti regolari.e che quindi rifiutano la fattura .Detto ciò mi e’ venuta in mente l’analogia col passato e mi ha fatto pensare: vuoi vedere che in mezzo a tutti i disastri provocati da monti ,qualcosa di positivo e’ nato : un mercato parallelo con moneta pulita esentasse che di sicuro giova all’economia.Fatemi sapere se in questo periodo di caccia alle streghevasore qualcuno ha notato la cosa.Salute a tutti.

    • Fabio

      si, loro (l’intellighenzia pubblica) l’hanno notata eccome, per questo propongono di razziarla/tassarla al 33%…..resterà il baratto.

  • daniele

    ahahahahahhahahaahhahaah bella leonardo…”FUMATEVI TUTTO QUELLO CHE C’E’ IN GIRO…COLLA,BUCCIE DI BANANA….MA LASCIATE STARE L’ECONOMIA…AHHAHAHAHAHAAHHAHAHAHAAHHAAH
    Sei un grande Leonardo…riesci sempre a tenermi allegro anche quando sono depresso!
    ciao

    • Drago78

      AHAHAHAHAHAHAHAHA si quello ha fatto ridere anche me XD

  • Riccardo

    Una bugia ripututa dieci, cento, mille volte diventa verità. Chi la dice è un impostore. Chi ci crede, un fesso. Se gli italiani sono così fessi a credere alle fandonie che gli propinano, si meritano il loro destino.

  • Drago78

    Articolo ineccepibile… davvero. Di solito la Gabbanelli proprio come dice l’autore dell’articolo era persona che stimavo e rispettavo e globalmente ritenevo la sua trasmissione parecchio interessante. Dopo quella… mi è caduto un mito praticamente. Una caduta di stile assurda ed incomprensibile… condannata da giornali di qualunque parte politica ed indipendente. Volevo soltanto capire due cose.
    La prima è la seguente affermazione: “se in qualche modo si riuscisse a far emergere il nero, magari rendendo deducibile la fattura dell’idraulico, il risultato nel tempo sarebbe solo ed esclusivamente quello di generare un aumento delle tariffe, degli idraulici o di chi per essi. Questa è economia, ma proprio ABC. Traduco: se si recuperasse tutta l’evasione il risultato sarerebbe quello di far salire i prezzi, togliendo al contempo libertà di scelta agli agenti economici sulla destinazione dei propri soldi.” Ecco vorrei capirla meglio, se l’autore è disposto a rispondermi gentilmente. Perchè io sarei favorevole alla detrazione totale degli scontrini, fatture, ricevute ecc… più come principio etico e vantaggio personale colettivo (scarichi le spese e ci guadagni…), che come lotta all’evasione. Perchè secondo lui ciò aumenterebbe le tariffe?? E perdoni la mia “ignoranza” se può ecco ehehehe. E poi un’ultima cosa… “(si veda l’esempio e la proposta di marcello mazzili).” se può postarmi un link o eventuale spiegazione breve di tale proposta gliene sarei grato, tanto per capirne di più. Tutto qui… arrivederci e grazie.

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