Ciò che abbiamo visto venerdì scorso su Rai3, nella trasmissione Robinson (video), non è stato solo uno degli scontri, speriamo sempre meno sporadici, tra statalismo e libertarismo: abbiamo assistito a una battaglia tra due concezioni completamente antitetiche della realtà sociale, del diritto e, praticamente, dell’uomo stesso.
Innanzitutto qualche parola sull’atteggiamento dei presenti: Leonardo Facco, a volte anche un po’ umanamente sopra le righe (ma chi di noi riuscirebbe a mantenere le staffe in una situazione di accerchiamento del genere? Credo pochi); dall’altra, un nucleo compatto pro welfarismo, dai contorni statalisti e populisti, con a capo l’ex magistrato Bruno Tinti, instancabile moralizzatore e pianificatore sociale, pronto, all’occorrenza, a dimostrare la “matematica” evasione dei lavoratori autonomi, in nome di una “legalità” che non può conoscere arretramento alcuno, pena lo “sconfinamento nella legge della giungla”.
Ma, citando uno che di libertà, libertà vera però, ne capisce, ovvero Carlo Lottieri, di quale legalità stiamo parlando? Senza volere rimandare il sig. Tinti allo studio dei giuristi antistatualisti (speriamo, almeno, conosca il pensiero di un grande maestro contemporaneo come Paolo Grossi), ci limitiamo a qualche breve considerazione sul formalismo esasperato che sembra ormai avere conquistato le menti e il cuore di tutti i politicanti italici.
La legalità, per Bruno Tinti, sembra non essere altro che la volontà del potere politico: esso non conosce resistenza alcuna, non ha nessun rispetto per la situazione concreta, tratta l’individuo come semplice ingranaggio di un’enorme e fredda macchina burocratica. Ne discende la scomparsa della giustizia materiale: se tutto ciò che lo stato legifera è, per definizione, vincolante ed indiscutibile, allora che ne rimane della moralità, del tanto bistrattato buon senso, della Giustizia, della stessa realtà sociale? Come opporsi alla tirannia statuale? Non possiamo ovviamente scartare quest’evenienza, tenendo a mente l’intrinseca fallibilità umana (e il presupposto hobbesiano dell’esistenza stessa dell’ordine centralizzato) e gli innumerevoli episodi storici che corroborano tale possibilità. Affermare il contrario, vorrebbe dire conferire status divino ai rappresentanti del potere politico (il che, peraltro, sembra essere cosa abbastanza diffusa).
L’esempio delle leggi razziali, citato da Leonardo, esprime alla perfezione una simile problematica.
Il sogno (per noi incubo) di tutti i peggiori tiranni e tecnocrati è quello di trasformare i cittadini in sudditi – robots, senza nessuna capacità di discernimento, proni al volere statuale (cioè al potere politico) e avvezzi alla guerra legale del tutti contro tutti di leoniana memoria. Nelle menti di questi pianificatori, lo Stato rappresenta, hegelianamente, incarnazione terrena dello spirito oggettivo: infallibile, irresistibile, intrinsecamente razionale.
La protervia statalista formalista annebbia la capacità logica: non ci si rende conto che la realtà sociale non è immutabile e data, che l’economia privata non è un pozzo nero cui attingere, ma un delicato meccanismo umano incredibilmente agile ed efficiente. Come si può pensare che le Partite Iva rimangano lì, ferme e produttive, ad aspettare lo strozzinaggio perenne? Gli ultimi dati macro dimostrano un calo delle entrate, a dispetto della manovra tutta tasse del professor Monti. Questo, forse, dovrebbe suggerire qualcosa; speriamo ci siano ancora persone disposte a cogliere la verità.
Bruno Tinti sembra rappresentare, quindi, l’ennesimo esempio di mentalità anticapitalistica (cui Mises dedicò un mirabile libretto più di 50 anni fa), di disprezzo per la libertà e l’ordine sociale spontaneo, di pianificazione e mancanza di rispetto per i ceti produttivi. Ci pare davvero che tali burocrati, non contenti dei già gravosi oneri che impongono al contribuente medio che provvede al loro mantenimento ex lege, mostrino, in alcune occasioni, irriguardosa considerazione e nessuna riconoscenza per chi paga (sotto la minaccia dell’uso della forza) loro lo stipendio.
Il libertario sa, avendo recepito la lezione schmittiana e realista, che, nei momenti di eccezionale gravità ed emergenza, come quello attuale, lo stato mostra il suo vero volto: violenza, arroganza, degrado e voracità divengono caratteristiche tipiche del suo modus agendi.
Ma siamo pronti: consci della vera natura statuale, ammiratori del mercato e dell’ordine spontaneo, consapevoli della genuinità dell’ordine economico liberale, aspettiamo, diligentemente, la rivincita libertaria, naturale conseguenza di un atteggiamento politico sempre più arrogante ed intrinsecamente ingiusto, nonché sconsideratamente oppressivo.
Ad maiora!
*Contributor Riecho Economia e Libertà
Ancora Bruno tnti, oggi mi sono imbattuto su rai 3 della mattina, lo.. direte voi: Ma perchè guardi uba televisione di pagliacci comunisti falliti come rai 3! Bè! che volete che vi dica alla mattina metto li perchè poi è il primo telegiornale a ora di pranzo…
Comunque torniamo al sodo della cosa, come dicevo oggi accendo il TV e metto su rai 3 e chi ti trovo!? BRUNO TINTI che spara le solite cazzate, questa mattina per difendere quel branco di deficienti suoi pari dei giudici di tarano, quelli che vogliono mettere col culo in mezzo a una strada qualcosa come 20.000 famiglie che rapportate al numero di componenti in una famiglia meridionale media, sta a significare 50-60.000 bocche da sfamare.
Ma è mai possibile che quei mentecatti di rai 3 continuino ad invitare un soggetto del genere a dire cagate in continuazione, pazienza quando il Tinti le cazzate le spara sul fatto quotidiano, li almeno è pure azionista e quindi in un certo senso le spara a casa sua, ma la rai non è di tutti?! Non ci fanno pagare il canone? o almeno insistono per convincerci a pagarlo, ebbene io il canone rai non lo pago di sicuro, mi sentirei davvero deficente anche io se pagassi per sentire in una mattinata di fine agosto le stronzate di Bruno tinti
Tinti si è ripetuto ieri durante un dibattito ieri con Giannino in cui ha proposto la soluzione finale (“eliminare le partite IVA”)
Caro Leo, questa è l’era della DODI&C coi suoi vari Deciomerdok e della giustificazione della civiltà della menzogna…
http://vimeo.com/28446731
Comunque Aurelia dice che rispondere ai dementi è controproducente…
Poveri imbecilli!
Le tasse sono un’invenzione bellissima perchè permettono, mettendo ciascuno un pò delle sue risorse, di usufruire di beni e mezzi che singolarmnete non potremmo permetterci.
Traduzione per i coglioni: ciascuno di noi non può permettersi un medico tutto per sè, o un ospedale, o una scuola, ma se mettiamo un pò di denaro ciascuno forse ci riuscimao.
Se poi siamo nella merda perchè la tassazione è fortissima, non tornano indietro i servizi ed i politici sono una banda di ladri questo è un altro paio di maniche, al più dobbiamo eliminare i politici ladri non certo le tasse.
Quello scirttore (scrittore!) che si contrapponeva a Tinti era un somaro parato a festa.
Poi…liberisti del cazzo…negli USA che è il paese liberista per eccellenza le tasse si pagano….altrimenti si finisce in galera.
LEI E’ LA DIMOSTRAZIONE VIVENTE CHE “LA MAMMA DEGLI SCEMI E’ SEMPRE INCINTA”. COMPLIMENTI! L’EMPIRISMO PAGA!
Qualcosina ho da dire anche a questo estimatore di bruno Tinti, (poveretto), le tasse, ammesso e non concesso che l’invenzione delle tasse sia una bellissima cosa, fatto questo soggettivo e dicutibile, ma mi viene da pensare che qualcuno sia finito su marte ben prima che ci arrivino gli americani!
Pagare le tasse come dice, pagarle tutte, significa anche avere dei servizi (conosce questa parola) averli TUTTI questi servizi, significa (almeno a casa mia) che i soldi che affido allo stato servano per cose utili e per tutti, non per cagate come ad esempio pagare i Carabinieri sommozzatori che accompagnano quel citrullo di fini nelle sue immersioni estive quando è in vacanza, oppure finanziare partiti e partituncoli per vedere i vari che scorazzano per spiagge o località momtane con scorte che neppure Obama …, e ancora che tutte le volte ci debba essere una trasmissione comica come striscia la notizia che mostra soldi spesi, anzi mi correggo sprecati in ospedali mai finiti, depuratori che non depurano, studenti che si laureano per poi essere impiegati nelle liste di disoccupazione, mentre le cosidette trasmissioni serie ci fanno vedere i vari: Ingroia, Vigna, Caselli, e tutti gli altri giudici tutti lautamente pagati da questo stato indegno per sparare cazzate e ergersi a salvatori della nazione che invece sprofonda sempre più nel baratro, e tu dici che in un paese così è giusto pagare le tasse? Così caso mai “l’amico” Passera può ampiare il bell’albergo che ha sul lago di Como (ovviamente intestato ai parenti della moglie) Mà! non ti dico altro perchè sarebbero insulti.
Ho cominciato a guardare il video e Facco diceva cose sacrosante.
Veniva deriso e trattato come un folle da una giornalista profondamente ignorante e da Bruno Tinti, una persona che non ha mai pagato le tasse visto che lavorava per lo stato e visto che le tasse dei dipendenti pubblici sono soltanto un artificio contabile.
Ho chiuso il video.
Se prima mi innervosivo soltanto, adesso comincio a provare sconforto…
E non ce la posso fare a guardare una persona come Facco, che tenta di far aprire gli occhi sulla situazione di schiavitù in cui siamo immersi, trattato in quella maniera.
Infatti è roba dell’altro mondo! Bastardi schifosi. Sono solo dei bastardi. Siamo ritornati al tempo dei “bravi” dei Promessi sposi, con tanto di Innominato (tutti i politici) e di Don Abbondio (i massmedia leccaculisti).
Tinti e’ un magistrato ovvero na persona mantenuta che non Sto arrivando! Nemmeno di cosa parla usciamo dalll euro il prima possibile e semplicemente smettiamo di pagare le tasse
Vediamo tinti come mangerà
Cioè vedere il video confronto tra quel deficiente di Tinti e il povero Facco, e sentirsi dire da uno come Tinti, che il restante 12% dei contribuenti evade le tasse è francamente inaccettabile, grave e vergognoso. Ancor più grave che si permettano in una tv nazionale pubblica, cioè pagata con i soldi degli italiani, con picchi di ascolto da milioni di telespettatori, queste bugie e nefandezze. E poi sentirsi dire cose del tipo “il sistema fiscale funziona così, che se sei dipendente paghi tutto, se sei autonomo ti dico di dirmi tu quanto guadagni, perchè le tasse te le paghi da solo…”, è francamente triste e vergognoso in un paese “civile occidentale ed avanzato”, se tale lo vogliamo definire, ma forse l’Italia non lo è appunto XD. Allora primo, se sei dipendente è ovvio che paghi tutto, dato che hai un foglietto di carta chiamato “busta paga”, quindi previa trattenuta di imposte e tutto. Ho fatto anch’io il dipendente, prima di essere titolare aziendale. Secondo, se io sono autonomo, posso scegliere ovviamente, se pagarmele da solo le tasse (ma in questo caso non è affatto facile, perchè il sistema fiscale italiano è molto complesso, quindi o sei un tributarista, o ti studi bene il sistema fiscale o meglio che lasci perdere, ma ovvio che Tinti il coglione vecchietto non lo sa, e l’ho capito XD), oppure assumermi un tributarista e pagarlo ovviamente XD, e farmele pagare da lui… ma tanto Tinti non si fida manco del tributarista, perchè magari lo corrompo con una mazzetta chissà XD. Ogni anno diventa più complesso naturalmente, perchè aggiungono altre vergognose tasse. Tra tasse su case all’estero (per’altro ingiusta tassa già condannata dall’Unione Europea), IMU e quant’altro oggi pagarsi le tasse da soli è impresa degna di un supereroe XD. Perchè oltre che rubare i nostri soldi, hanno fatto pure in modo di rubarceli nel modo più complicato possibile, comè naturale no?? XD!! Quindi vorrei capire chi evade le tasse di quel 12% che Tinti dice… cioè me la spieghi questa. Tinti vuole dire che pure io evado, dato che sono lavoratore autonomo e faccio parte del miracolante 12% di “evasori” certi ed appurati da Tintone XD. Me lo venga a dire in faccia però che gli sputo, e gli faccio pagare con i suoi soldi le mie tasse, ormai al 68%. Che vergogna, io che sono una persona onesta, mi devo sentire insultare da questo magistrato ignorante della mutua, in diretta televisiva, e dica già grazie che non lo denuncio per diffamazione immotivata. Manco in un paese socialista da terzo mondo, si sentono ste cose in tv, tv pubblica. Uno scandalo. Saluti.
“Me lo venga a dire in faccia però che gli sputo”. Anche questa sarebbe un’ottima idea per un bel rock. Ti invio una breve riflessione di Massimo Francese (che commenta quella trasmissione nel mio blog): “Non avevo mai guardato Robinson e dopo 21 minuti di trasmissione non ce l’ ho fatta, li ho lasciati a se stessi. Ma la conduttrice l’hanno vinta con i punti? Non hanno nessuna voglia di offrire un ventaglio di opinioni ma solo quella che DEVE essere accettata. E poi è proprio necessario il corollario di guitti, mignotte e leccaculi? Mancava il nano mangiafuoco.
Massimo”
Tutto ciò è roba da URSS…
E già che ci sono ecco ciò che mi scrive in dialetto un mio amico d’infanzia : “Me amascardiva da viv in un paes […] ne adlitala ancura menu di citadei adsalut ciao”. Traduzione: “Credevo di vivere in un paese in cui la logica della realtà potesse sostituire le astrazioni. Vuol dire caro Nereo che il mondo che auspichiamo noi non va bene, e così dobbiamo mandare giù amari bocconi. Tutto per cosa? Per la mandria di porci che sono lì a governarci. Non ce n’è uno decente, meledetti voi e la scrofa che vi ha partoriti. Il colmo è quello di Roma ladrona che volevano farci credere, e che non appoggiavano le guerre. Anche loro costituiscono quella stessa mandria, non ne ho mai dubitato, e dare da mangiare a costoro costa caro. Non è come per noi che ci accontentiamo di poco. Con tutti i miliardi mangiati da costoro osano poi chiederci tasse. Andate affanculo brutti bastardi che non siete altro. La gente non ne può più. Non vuole più andare a votare. E fanno bene a indignarsi tutti davanti a cose come queste. Mi sa che quest’aria non è davvero bella. Però ora siamo noi che dobbiamo farci sentire, anche se a loro non frega niente dei nostri lamenti, né dell’Italia, né dei suoi cittadini. Ti saluto, ciao”.
Ahahahahaha, grande il “campagnolo/montanaro”, come lo chiamo io. Bella lì, un bello sfogo via video.
Mi fate schifo
http://youtu.be/ipUE2QV-vDI
Condivido pienamente l’articolo di Luigi Pirri. Vorrei approfondire il discorso in merito, se mi è permesso. L’uomo è di per sé una macchina complessa e per giunta anche imperfetta ed inefficiente, anzi forse tra le più inefficienti del pianeta. Consuma le risorse naturali, inquina a più non posso (ma le mucche fanno molto di peggio, si dice che le loro “puzzette” prese singolarmente, siano peggio di 14 scarichi di TIR messi insieme in quanto ad emissioni, quindi alla faccia che l’auto e le industrie inquinanoXD), non rispetta il prossimo nella maggior parte dei casi, se ne frega di tutti ed è invidualista quasi sempre. Ma appunto “quasi”… è il quasi che fa la differenza, l’eccezione se vogliamo dire. Perchè non elogiare i pochi elementi positivi che questa benedetta società ormai malata ci offre?? Leonardo Facco ne è soltanto un esempio, ma penso anche a Daniel Mitchell, Oscar Giannino, Alvin Rabushka e tanti altri. Esempi illustri e fantastici, di buoni libertari e liberisti (attenzione sono due cose diverse, lo ricordo), ma anche buoni economisti, quelli buoni però non quelli alla Monti XD. Come cambiare il mondo in meglio?? Come vivere tutti bene nel rispetto reciproco, senza più invidie e odi sociali?? Questo si sono chiesti tutti questi e tanti altri, nel corso della loro vita. Anch’io me lo sono chiesto tante volte, non lo nascondo, non a caso sto scrivendo un libro proprio su questo ed altri argomenti. Tinti è il solito vecchietto ormai da pensione, che pensa che con lo statalismo, la ridotta libertà dell’inviduo e l’opressione del singolo, si raggiunga facilmente la “legalità” comune e generale, ma credo che l’articolo l’abbia apostrofato meglio di me sicuro. L’ho messa tra virgolette la “legalità”, infatti. Perchè essa si può raggiungere soltanto, insieme alla sua gemella “libertà”, applicando regole che permettano di farle coesistere insieme. Non come invece si è fatto, cioè esattamente il contrario. Ad esempio mettere sotto controllo, i conti correnti, ha da un lato limitato la libertà e la privacy se per quello (oggi sempre più violentata, peggio di una bambina minorenne… mentre Tinti stesso ha detto in trasmissione “dove c’è illegalità non c’è più privacy, perchè deve esistere…”, wow che bella parole, ma peccato non sia chiesto semplicemente perchè c’è tanta illegalità in sto paese… non è che gli italiani saranno tutti mafiosi e ladri no?? Magari qualcuno evade per sopravvivere, e io ne conosco tanti), dall’altro ha alimentato appunto l’illegalità. I numeri difatti parlano chiaro, là dove c’è oppressione fiscale, ma non solo, anche oppressione privata e della vita delle singole persone, i capitali, i conti correnti e relativi denari e titoli d’investimento prendono semplicemente altre strade. E non solo quelli dei ricchi, ma pure quelli della gente comune… è questo il fatto a mio parere ancora più grave. Cioè che per la prima volta, a scappare e tentare di ribellarsi a questo paese “inguaiatore”, sono ormai tutti i cittadini, non soltanto più, chi poteva permetterselo. Emblatico è il caso della compravendita d’oro in dosi massicce, che ha caratterizzato i mesi di Dicembre 2011 e Gennaio 2012, con relativa esportazione clandestina di lingotti a Montecarlo o in Svizzera, dove non ti rompono le scatole più di tanto. L’oro viene comprato, per ovvi motivi, mi basta guardare il vostro grafico sulle sue quotazioni, per capire tutto. E un materiale prezioso, e soprattutto molto durevole a livello di valore economico nel tempo, pure rispetto al diamante, dato che è pure più facile da vendere rispetto a quest’ultimo e decisamente meno costoso. Quindi tenerlo in depositi bancari, lo farà fruttare molto in futuro, molto più dei denari questo sicuro, e la gente l’ha capito, che è ormai l’unica ancora di salvezza, una della poche ormai rimaste. Ed è soltanto l’inizio a parer mio mi dicevo all’epoca, difatti avevo ragione XD. Oggi è ancora peggio. Auto di lusso che prendono il largo, tramite navi e bisarche, per paesi orientali e neoemergenti, per sfuggire ad un fisco da peggio dello sceriffo di Nottingham, case all’estero fantasma, che pur di non pagare una tassa assurda nel nostro paese, preferiscono dire che è di qualcun’altro, o che sono in affitto (tra i primi casi mondiali di autoaffitti XD), e potrei continuare guardate, ma non vado oltre perchè la lunghezza è da scontrino del supermercato. Si sa che oggi è di moda attaccare sempre qualcosa o qualcuno, per sentirsi mejo con se stessi, per scaricare la rabbia. Quando in realtà si fa del male soltanto a se stessi. Si colpiscono i poveri ricchi, che non hano nessuna colpa se non quella di avere denaro (fino a prova contraria non mi pare sia reato XD), e si vuole spostare assurdamente il prelievo da redditi e produzione a patrimoni e fondi investimento. Un pura pazzia, peggio da socialismo di quart’ordine. Insomma bisogna cambiare è un dato di fatto, ma bisogna farlo prima che questi personaggi ci affossino del tutto. Saluti.
Gabriele.