Seguire Mario Monti costerà alla Rai circa 100 mila euro. Una troupe e 11 inviati diversi per Tg1, Tg2, Tg3 ed il giornale radio Rai seguiranno il premier nel suo viaggio ufficiale in Asia. L’aereo della presidenza del Consiglio ha riservato alla Rai solo 3 posti alla “modica” cifra di 2.500 euro l’uno, comprensivi però di vitto, alloggio e rimborsi. E così tra gli 11 inviati è scattata la rissa e l’associazione della Stampa parlamentare ha deciso che ad andare saranno Sonia Sarno del Tg1 ed il suo operatore e Paolo De Luca del Gr Radio Rai.
Ennesima lista di sprechi per la Rai ed il dubbio del quotidiano Libero è che in tempi di riconferme del Cda, che avverrà in aprile, Lorenza Lei ed i direttori di testata non badino a spese per seguire Monti. D’altronde il bilancio Rai secondo Il Fatto Quotidiano parla di 200 milioni in rosso nel primo trimestre, nonostante il pareggio in bilancio per il 2011, ma la Lei continua a sostenere che i conti siano in ordine.
La Rai ha dato la sua versione sulla vicenda della trasferta in Asia: “Gli inviati sono 11. Di questi, 5 resteranno a Seul per i lavori della Conferenza sul nucleare, mentre in 6 proseguiranno al seguito del capo del governo in Giappone e Cina. Un solo giornalista in pool per le testate televisive ed uno per la copertura radiofonica”. Una spesa che reti come Mediaset, Sky e La7 hanno scelto di non sostenere: copriranno le’vento con le immagini dei circuiti internazionali e con le agenzie, che per l’occasione non tralasceranno nessun particolare. Una spesa che la Rai invece è pronta ad affrontare, con i soldi dei contribuenti che pagano il canone più odiato dagli italiani.
In tempi di crisi molti pensano che la Rai dovrebbe stringere la cinghia. Per la Lei i conti sono in ordine, ma Il Fatto Quotidiano parla di 200 milioni di euro in rosso, con la raccolta pubblicitaria che ha registrato un calo del 17 per cento nel primo trimestre. Il Fatto spiega che la Lei, che è in campagna elettorale per la riconferma a direttore generale, ha annunciato il pareggio in bilancio nel 2011, dopo 5 anni di bilanci in perdita, con 4 milioni di euro in attivo.
Ma il primo trimestre a viale Mazzini è partito male. Nel 2012 con gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Londra le spese da sostenere saranno molte. Il Fatto Quotidiano fa i conti: tra i 35o milioni di debiti pregressi e i 200 milioni di possibili perdite a fronte di cali nella raccolta pubblicitaria, il bilancio della Rai è a rischio per il 2012. Basta pensare anche ai 4 milioni di euro persi dalla vendita di spazi pubblicitari ad opera della Sipra per “Il più grande spettacolo dopo il week end” di Fiorello, che avrebbe potuto risollevare le casse dato il record di share, con il risultato dell’ennesimo spreco in viale Mazzini.
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