“E’ bene ricordare a tutti che laddove è il contratto a far legge alle parti, la disciplina giuridica sparisce e si ritrae dietro le quinte.” (G. Rossi)
Trovo sempre un po’ inquietante la lettura degli editoriali di Guido Rossi sul Sole 24 Ore. Aperta parentesi. Quando il direttore era Gianni Riotta, il Sole cominciò a tradurre articoli scritti da Paul Krugman sul New York Times, spacciandoli per esternazioni di un oracolo. Quando il direttore è diventato Roberto Napoletano, alla domenica sono iniziati a comparire editoriali a firma Guido Rossi che, quanto meno a livello teorico, uno si aspetterebbe di leggere più sul Manifesto che sul Sole 24 Ore. In compenso sono sempre più rari gli articoli di pensatori almeno vagamente liberali.
Chiusa parentesi.
Questa volta, dunque, Guido Rossi se la prende con il contratto perché, a suo parere, “laddove è il contratto a far legge alle parti, la disciplina giuridica sparisce e si ritrae dietro le quinte”. Si badi bene che Rossi non faceva esplicito riferimento ai contratti stipulati in una situazione in cui una parte si impone sull’altra con l’uso della violenza o la minaccia di farvi ricorso. Questo mi induce a ritenere che per Rossi qualsiasi contratto non sia degno di “far legge alle parti”.
E’ questo che trovo inquietante: se si svuota la natura del contratto, si rischia seriamente di svuotare il diritto di proprietà delle parti, nonché di svuotare la nozione stessa di economia di mercato.
Capisco che questo non sarebbe un dramma per Rossi, ma voglio sperare che i suoi lettori non la pensino come lui.
@pedante. Infatti nessun datore di lavoro ha mai voluto firmare un contratto a tempo indeterminato (la legge lo impedisce), eppure è costretto a subirlo. Per me tutti i contratti di lavoro a tempo indeterminato sono stati imposti con la violenza e la costrizione. E infatti poi, anche in caso di contratto a tempo indeterminato, un lavoratore può dare le dimissioni senza che nessuno possa chiedergli dei danni. Se lo fa il datore di lavoro sono guai!!! E’ veramente una situazione insostenibile!!!!!
Giuridicamente, se c’è coercizione, il contratto è nullo, no?
In effetti Guidone Rossi è uno abituato a “predicare bene” (nel senso che fa il radical di sinistra) e poi a razzolare malissimo.
Essendo io juventino tendo a pensare che il miliardario rosso starebbe bene appeso ad una forca, ma anche a prescindere dal tifo sportivo in questi anni ho potuto vedere quanto bene abbia lavorato ovunque abbiano richiesto la sua opera.
Credo sia uno dei personaggi più ipocriti, e dannosi, dell’intero panorama italiano.
Siccome non si può augurare la morte di qualcuno, perché ti può querelare, mi limito a sperare dentro di me.
Bisognerebbe vedere il contesto da cui è estrapolata questa frase. Francamente, presa così, la frase è difficilmente decifrabile.
Beh, vuol dire solo che il contratto non può andare contro la legge …