In Anti & Politica, Libertarismo

DI LUCA*

Carlo Lottieri insegna filosofia del diritto a Siena, è uno dei fondatori dell’Istituto Bruno Leoni ed è una delle figure più importanti del pensiero libertarian italiano. Il suo ultimo libro si intitola Credere nello Stato? Teologia politica e dissimulazione da Filippo il Bello a WikiLeaks ed è un libro che spiazza perché ci mette di fronte all’ovvio che, dopo secoli di negazione dell’ovvio, ovvio non è più: il re è nudo, ossia, lo stato non è sacro.

Lottieri ci guida attraverso i secoli per farci vedere come il potere statale abbia preso spunto e si sia sostituito al potere religioso e, contrariamente a quello che può sembrare superficialmente, si sia imposto con una coercizione nettamente maggiore rispetto alla religione. In fondo, per restare nelle vicinanze, basta sentire i discorsi integralmente totalitari e assolutistici dell’attuale presidente della repubblica italiana che, da degno erede della chiesa marxista, non concepisce il cittadino privo di venerazione per la costituzione italiana o per l’integrità dell’attuale stato. Non concepisce un cittadino che non veneri questi feticci statali e ha tranquillamente affermato che il carcere è lo sbocco naturale per chi osa immaginare una fuoriscita di territori dall’attuale stato italiano.

La cosa triste, a mio modo di vedere, è che in quel caso e in casi simili di palese pretese da parte del potere statale di farsi Verbo e di agitare lo spettro della psicopolizia, non ci sia stata da parte della popolazione un’ondata di sdegno generalizzata, una netta presa di posizione contro questo personaggio in particolare o i vari personaggi del potere statale in generale per affermare che, no, lo stato non è una divinità eterna e immutabile e nessuno deve essere costretto a venerarlo. Invece niente o quasi, tutti a incensare il venerabile potere statale e tuti a esaltare i profeti laici che diffondono il verbo della statolatria. Ecco perché il libro di Lottieri è utile: per capire perché e seguendo quali percorsi siamo arrivati a questo e per capire che, no, non dobbiamo credere nello stato.

Per poter discutere con una qualche serenità sulle prospettive di una società più libera dobbiamo preliminarmente cogliere quanto vi è di sacrale nelle retoriche pubbliche e in ogni forma di «patriottismo costituzionale»: riconoscendo legittimità di dissenso a chi non si identifica nella mitologia dominante. Nel Terzo Millennio, la prima condizione per avere una società basata sulla tolleranza sta proprio nell’accettazione di questa fondamentale rivendicazione alla miscredenza di fronte al potere e alle sue pretese.

[…] Da qualche decennio va prevalendo la tesi secondo cui è degna di rispetto solo quella società in cui domina un’idea di giustizia coincidente con le tesi del progressismo contemporaneo: dove il potere è chiamato ad assicurare a ognuno un livello di reddito e un insieme di servizi, grazie a una ben definita struttura istituzionale (che controlli sanità e assistenza, istruzione e urbanistica e molte altre cose). Con il trionfo delle politiche redistributive, l’appello ai diritti è insomma diventato un’occasione di potenziamento degli apparati politici e della stessa super-classe che controlla il gioco sociale.

Bisogna poi aggiungere che una parte significativa della cultura giuridica contemporanea vede nello Stato di diritto (e, in particolare, nella sua versione costituzionale) il compimento di un processo che avrebbe avuto il merito di svuotare l’antica nozione della sovranità. Il trionfo dei «diritti umani» – che nella logica del costituzionalismo farebbero premio anche sulla stessa volontà delle maggioranze parlamentari – delineerebbe un quadro nuovo, al cui interno ciò che resta dei vecchi ordinamenti sarebbe al servizio di garanzie essenzialmente poste a tutela dei principi di libertà e di eguaglianza.

Tratto da Libertarianation.org

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Showing 13 comments
  • Pedante

    Assange manovra la facciata che è Wikileaks, un artificio per ingannare l’uomo della strada. Finora Wikileaks non ha messo in imbarazzo nessuno dei poteri forti, tant’è vero che condurrà un programma televisivo nel prossimo futuro. Se fosse una minaccia al vero potere, non quello del superficie, sarebbe in una cella accanto a Bradley Manning. Ci ha messo in guardia contro quei pazzi complottisti che non credono nella versione ortodossa del 9/11, e mai rivela cose compromettenti su Israele.

  • floriano

    con un capò dello stato SCLEROTICO 80ENNE che ci ritroviamo VI DICO BEN VENGA LO SBARCO DEI MILLE DALLA SICILIA VERSO ROMA, E CHE ATTUINO UNA VOLTA PER TUTTE LA RIVOLTA ED IL RISCATTO SUI SOPPRUSI E NEFFANTEZZE CHE HANNO SUBITO NELLA IPOTETICA E NON VERA LIBERAZIONE, DAL FANTOMATICO TIRANNO DELLE DUE SICILIE INVENTATO DA QUELL’INFAME SAVOIARDO E QUEL VERME SCHIFOSO DI GARIBALDI, CHE ANCORA OGGI NELLE SCUOLE LI ACCLAMANO ALLE GIOVANI GENERAZIONI, COME EROI, (IO LI INDICO INVECE INFAMI SCELLERATI), SCUOLA CHE HA IL COMPITO DI LAVA CERVELLI, CHE OPPRIME LA DIGNITA’ DEI RAGAZZI NASCONDENDO LORO LA VERITA’ DI UN’ITAGLIA UN-ITA CON IL SANGUE E VIOLENZE SULLE DONNE OMICIDI DI GENTE INNOCENTE, DEPORTAZIONE DI BIMBI E VECCHI NEGLI ANGHER DELL’ ALTASAVOIARDA, SOFFOCA LA LORO CULTURA E LA LORO STORIA, PER ABBANDONARLI AL LORO DESTINO, CONSIDERANDOLI SOLO FONTE DI VOTI, NELLE CAMPAGNE ELETTORALI, CON IL VOTO DI SCAMBIO, CREANDO I PROBLEMI (MONDIZIA) INFRASTRUTTURE ECC….PER POI INVENTARE LE SOLUZIONI SEMPRE PER IL DIO DENARO.
    QUESTO E’ LO STATO ITAGLIANO

    W SAN MARCO W L’INDIPENDENZA W L’AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI
    W VENETO STATO.org

    DOMENICA 22/01/2012 A VICENZA PER IL 2° CONGRESSO DI VENETO STATO
    HOTEL WIEST via Scarpelli 41 uscita casello Vicenza Est

  • riccardo

    carlo lottieri e’ uno dei pochi che tiene alto il valore del libertarismo.

  • michele lombardi

    sulla moneta oro non c’e’ nulla da argomentare

  • michele lombardi

    chiunque dice che la moneta dovrebbe essere oro andrebbe rinchiuso in un ospedale psichiatrico
    anche se si meriterebbe il carcere come hanno fatto in USA con quell’americano che faceva monete d’oro
    carcere!
    e zitti

    • macioz

      Non hai nessuna intenzione di argomentare seriamente. Discussione inutile.

  • michele lombardi

    e quale sarebbe la moneta “vera”?

    se la risposta e’ oro il vostro interlocutore dovrebbe essere uno psichiatra, non io

    • macioz

      Quella che viene scelta liberamente dal mercato, e che di solito non è producibile ex nihilo e in quantità arbitraria da qualche casta di privilegiati a proprio ed esclusivo vantaggio e a svantaggio di tutti gli altri.
      Quando mancano le leggi sul corso forzoso, e la gente è libera di scegliere, oro e argento sono sempre emersi come scelta spontanea, per ovvie ragioni che non c’è bisogno di ripetere, nessuno li ha imposti con la coercizione.
      Senza leggi sul corso forzoso la legge di Gresham funziona alla rovescia.

  • michele lombardi

    la fiat money va benissimo, il problema e’ la cinghia di trasmissione delle banche commerciali e le regole sui tassi massimi.
    la riserva frazionale e la fita money vanno benissimo.

    • Borderline Keroro

      Infatti si vede.

    • macioz

      Ho capito che la fiat money secondo te va benissimo, ti chiedo come può esistere senza uno stato che la difende dalla moneta vera.

  • michele lombardi

    molto semplice, gli stati vanno smantellati.
    punto.

    • macioz

      E poi, senza stato chi produce la fiat money?

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