“La stagione delle cartelle pazze è praticamente finita. Il problema, è che nel nostro paese si continua ad utilizzare la legge “dei piccoli numeri” in cui pochi casi di errore invece dell’eccezione vengono percepiti come regola.” (A. Befera)
Da qualche tempo i mezzi di informazione dedicano ad Attilio Befera, direttore generale dell’Agenzia delle entrate, uno spazio che generalmente viene riservato alle (cosiddette) alte cariche dello Stato. La cosa pare lo stia galvanizzando, e la mia impressione è stia assumendo un atteggiamento tipico dei tronisti di Maria De Filippi (come costoro sentendosi, a mio avviso del tutto impropriamente, un semidio).
Dato che chi si azzarda anche semplicemente a contraddire il verbo del capo dei gabellieri viene immediatamente bollato dai giornalisti scodinzolanti come un criminale della peggiore specie, Befera tende anche a sminuire gli “effetti collaterali” dell’operato dei suoi collaboratori e dei dipendenti di Equitalia, della quale lui è presidente.
Può anche darsi che la stagione delle cartelle pazze sia praticamente finita, come sostiene Befera. Fatto sta che di cartelle pazze ancora ne vengono recapitate a ignari cittadini. Anche volendole considerare eccezioni alla regola, sono le conseguenze di queste eccezioni a essere indigeribili.
L’errore può capitare, ma è il calvario a cui si deve sottoporre il malcapitato che incappa in quell’errore che non dovrebbe più essere ammissibile nel 2012. Quando la macchina (infernale) si mette in moto, anche se l’errore viene riconosciuto dall’amministrazione fiscale il cittadino è comunque costretto a perdere un tempo (e il tempo è denaro) incalcolabile per sistemare la faccenda. Di questo nessuno lo risarcisce, e spesso viene pure trattato in modo arrogante. Per non parlare delle sanzioni stratosferiche nelle quali incorrono talvolta i cittadini che hanno sbagliato un versamento per pochi centesimi.
Qualunque sia l’idea che una persona ha del concetto di tassazione, il rapporto totalmente squilibrato tra amministrazione fiscale e contribuente non credo sia degno di una società civile. Sarebbe bene se anche Befera facesse autocritica, almeno davanti ai casi peggiori. A me finora non è mai capitato di sentirlo.
A Boston tea party, non sono un rappresentante, però, quando posso partecipo volentieri a questi incontri, il mio indirizzo è: [email protected] Sono sempre più convinto che occorre dare uno scossone a questi rappresentanti (TUTTI!!) corrotti e parassiti, per dir loro BASTA!!!
In Maggio Befera annuncio : stop alle vessazioni fiscali :
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-05-05/befera-stop-controlli-vessatori-210326.shtml?pager.offset=20&cq_comments_order=DATE&cq_comments_order_dir=DESC&#comments
Ho chiesto a persone esperte della materia , i commercialisti , che non sono loro a ricevere
avvisi di accertamento , sono i loro client , a loro non importa ,
se e´ vero e mi hanno detto che la situazione non e´ cambiata.
Non è cambiata la musica?
Ma guarda un po’ che strano…
il problema è considerarlo ..ascoltarlo e rispondere ad uno stupido ..occorre non starlo a sentire , non assecondarlo e tanto meno dargli ciò che chiede. Lo stupido è il peggior nemico, non sa fare nulla di produttivo, pensa cavolate che si ritolgono su quello che lo circonda, e per queste ultime si fa pure pagare profumatamente…va eliminato o isolato.
Vi chiedo: ma quando dalle parole ai fatti? E mi chiedo ancora: non vi è venuto a noia a continuare a parlare, invece che cominciare ad organizzarci per dare un primo scossone a questo letamaio rappresentato dalle cosche corrotte a parassite di Montecitorio, Palazzo Madama insieme al Colle più alto? chi ha coraggio e chi vuole essere un pò meno italiano? Saluti Paolo
Ecco una cosa che deve mancare quando parli con le persone:la noia.
Ma basta solo il coraggio?
Siamo nati con lo statalismo e Mises scriveva:”lo statalismo assegna allo stato il compito di guidare i cittadini e di tenerli sotto tutela.Esso aspira a restringere la libertà di azione dell’individuo.Esso cerca di plasmare il suo destino e di riservare ogni iniziativa allo Stato”(Lo stato onnipotente).
Dietro al coraggio ci devono essere delle idee sane.
Ancora Mises:”La realizzazione del piano liberale è impossibile,perchè la gente manca della capacità mentale di assimilare i princìpi dell’economia valida.La maggior parte degli uomini sono troppo ottusi per seguire i complicati passaggi del ragionamento….Non c’è alcun rimedio disponibile se gli uomini non sono in grado di rendersi conto di cosa si adatti di più al loro benessere.Il liberalismo è impraticabile perchè la maggior parte della gente è ancora troppo ignorante per afferrare il suo significato.”
Possiamo organizzarci per diffondere le idee e poi forse partiranno azioni(tipo disobbedienza civile)più o meno intense in base al coraggio che ogni individuo possiede.
Quando parlo con le persone noto che l’unica cosa che hanno maturato bene è la paura di opporsi allo Stato,quello che in questi giorni sta martellando alla radio con spot dove l’evasore è diventato il parassita della società e quelli che appartengono a quella cosa che tu chiami letamaio sono diventati i salvatori della patria.
Io personalmente colleziono cartelle esattoriali perchè dovevo scegliere se diventare schiavo(il giogo non è di mio gradimento per dirla alla Etienne De La Boétie)o far sopravvivere la mia famiglia e la mia azienda.
La libertà non te la regala nessuno.
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Cintolesi : sei tu il rappresentante del Tea Party Italia?
mi daresti il tuo indirizzo di posta elettronica ?Sono molto interessato .
Mises diceva:”Non cedere al male ma opponiti a esso con tutte le tue forze.”
Forcone compreso
Anche il Mahatma Gandhi diceva che “i migliori sono quelli che si oppongono al male con la non violenza e che, subito dietro, ci sono quelli che si oppongono al male con la violenza. I peggiori – sosteneva – sono quelli che non si oppongono al male per niente. Credo che, se si dovesse scegliere solo tra viltà e violenza, opterei per la violenza”.
Ci sono tante cose e tanti privilegi da abolire, ma i detentori li difendono con i denti. Sta montando la disperazione, finora ha prodotto solo tanti suicidi, ma, statisticamente, un po’ di disperazione sfocerà contro i detentori di privilegi ed innescherà una rivolta. Abbiate fede. Sono cose che, a volerle anticipare prima che siano mature, ci si rimette solamente.
Vangelo
fanno bene a tosare quei falsi imprenditori che vivono di una economia basata sullo stato, sulle creazioni di prezzi dopati come quelli immobiliari, amici di politici con permesso di evadere, piccoli imprenditori che vivono di crediti IVA e false fatture, che non pagano contributi, stipendi ai dipendenti, usano il praticantato e magari cercano di portarsi a letto le praticanti avvocatesse, commercialiste, architette, ingegnere, etc
quello e’ falso capitalismo.
lo stato ha ragione: dice voi esistete grazie a me, usate soldi che faccio girare io che ho preso coi Bot a gente che truffo per voi… adesso mi ripagate perche’ non fallisco per voi.
vanno arrestati tutti i cortinesi e imprenditori falsi di un capitalismo falso.
ma non dicevate che con una pressione fiscale giusta e al minimo (come negli usa) non si evaderebbe più???
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-01-14/scacco-matto-segreto-bancario-151306.shtml?uuid=AaWJe4dE
L’evasione fiscale esiste in tutto il mondo ed esisterà sempre, questo il motivo per cui i nostri cari leader ci dicono che quando avranno sconfitto l’evasione potranno abbassarci le tasse: sanno che non accadrà mai.
Il fatto che negli USA sia aumentata l’evasione forse si può ricollegare al fatto che anche là gli hanno dato una bella torchiata, per salvare il sistema.
Semplicemente più alte sono le aliquote più la gente cerca di scappare.
Se ti interessa puoi andare a vedere qual’è la pressione fiscale nella Repubblica Democratica del Congo (c’è sempre l’aggettivo “democratico/a” dove manca la democrazia, quindi fra poco lo aggiungeranno anche a noi).
Si aggira intorno al 300% (trecento per cento). Lì sono tutti evasori.
Il paese perfetto per uno come te che vede evasori ovunque.
Stupido, Stupido, Stupido chi tenta di regolare tutto con circolari alle direzioni regionali.
“Cari direttori regionali cercate di collaborare e vedete di non vessare il cittadino”.
A fare i direttore Generale dell’Agenzia delle Porcate così sarebbe capace anche un acefalo.
Quel che non si vede è: sotto quali pressioni vengono chiesti risultati agli uffici periferici.
“Mammasantissima ha detto che devi fare 50.000 pratiche in più, Tu falle come puoi, l’importante è che raggiungi l’obbbiettivo. Sai … è una cosa che non gli possiamo rrrifiutare altrimenti ….”
Per non parlare dell’impossibilità pratica di un sottoposto di incastrare un superiore su fatti interni di applicazione pratica del diritto amministrativo senza passare qualche guaio di livello disciplinare.
Ai politici è di fatto impossibile legiferare senza il supporto dei tecnici del ministero. La materia tributaria è cosi intricata che sono i tecnici a fare le leggi perchè i politici non sono preparati e non possono mettere le mani in quacosa che è strumentalmente ingarbugliato. I politici possono andare e venire i tecnici presidiano l’interesse primario, se nulla osta ai loro comodi. Con buona pace di tutto il resto.
A prenderli sul serio ci si rovina il fegato. Ad evitare grane pure. Tutti a CASA a zappare l’orto!!!
Forse c’è la possibilità, per ragioni anagrafiche, di passare da re Giorgio a re Attilio …
Il tronista del fisco! :D
BELLISSSIMA!
I giornalisti chi? Quelli che per esempio per risparmiare sulla benzina ti dicono di girare per controllare i prezzi alla pompa prima di fare il pieno? Suggerendo così che la colpa dei prezzi allucinanti è dei gestori, mentre è evidente a tutti coloro che sono sani di mente che è colpa del fisco?
Idem per il gas: fate bollire le pentole con il coperchio! Piuttosto che mettere il termostato a 20° mettetelo a 12° e indossate un maglione più pesante e la supepippo della naja (in pratica quel set maglia e mutanda di lana con maniche/gambe lunghe). A furia di risparmiare in questo modo, i pinguini che abitavano in casa mia si sono visti costretti ad emigrare in Norvegia, dove fa più caldo.
Per inciso: il metano arriva alla frontiera con l’Italia ad un costo di circa 6 €cent/mc, mediamente ce lo fanno pagare 60 €cent/mc: chissà come mai.
Vogliamo poi parlare della corrente elettrica? Per risparmiare ho regalato una cyclette dotata di dinamo a mia suocera. Oltre al risparmio mi diverto pure. A frustarla.
I giornalisti, che sono sovvenzionati dallo Stato ( a parte un paio di testate, se non ricordo male) non faranno MAI il loro mestiere. MAI. Un po’ per ignoranza, un po’ per conformismo, un po’ per malafede.
Per me possono chiudere anche tutti, la vera informazione è qui.