Domani sera, MERCOLEDI’ 7 DICEMBRE a partire dalle ore 18,00, LEONARDO FACCO presenta “UMBERTO MAGNO. La vera storia dell’imperatore della Padania” (Aliberti editore).
A dibattere con l’autore interverranno :
GIANFRANCO PASQUINO, professore di scienza politica
ANTONELLA BECCARIA giornalista de “Il Fatto quotidiano”
PIERPAOLO VELONA’ giornalista del “Corriere della Sera”
Il dibattito sarà coordinato da DOMENICO MORACE
UMBERTO MAGNO è Un libro non propriamente in clima natalizio, ma sicuramente di stretta attualità.
Mai come negli ultimi tempi la Lega ha potuto influenzare la politica italiana, assumendo un peso specifico di molto superiore all’effettivo riscontro in temini elettorali.
Questo libro intende raccontare dall’interno le dinamiche del partito più centralista che attualmente occupa la scena politica italiana, la Lega di Umberto Bossi. Chiamato “il capo” da tutti gli appartenenti al partito, conduce il partito come se fosse una propria diretta emanazione. Nel partito non è previsto dibattito né contraddittorio, come dimostra l’ascesa del figlio Renzo senza che alcuno abbia avuto da eccepire.
Ma il partito di Umberto Bossi, nonostante il contingente riscontro politico, cosa ha portato a casa in questi anni di governo per i suoi elettori?
Il saggio di Leonardo Facco dimostra come nessuno degli altisonanti proclami cui siamo da anni abituati sia stato attuato.
Sono state riempite piazze con parole d’ordine come secessione, indipendenza, autonomia, devolution e Roma ladrona.
Ad oggi, dopo ventisette anni dalla nascita della Lega lombarda di cui gli ultimi passati dalla Lega al governo con una maggioranza blindata, il Paese è più centralista di prima, con una burocrazia asfissiante, enti locali spolpati delle loro risorse.
Ma il capo invecchia ed è malato, la crisi è sempre più devastante e le urla e i gestacci non sono più sufficienti ad imbonire gli elettori, che iniziano a mostrare segni di insofferenza e dissenso.
PER INFORMAZIONI:
LIBRERIA IRNERIO BOLOGNA
TEL. 051 251050
E-MAIL: [email protected]
Cosentino quante ne combini??????????????
Grazie lega che hai impedito l’arresto!!!!!!!!!
Forza roma ladrona vero????
Finanziamenti e sputtanamenti di soldi pubblici e voi cosa fate?????
Impedite l’arresto.
Complimenti!!!!
Paolo
Bossi ha promesso la secessione. Ma davvero c’è qualcuno che pensa che la ‘Padania’ da sola potrebbe evitare di essere fagocitata dall’Europa centralista, assistenzialista e burocratica? Se già non contiamo niente come Italia, figuriamoci quello che potremmo contare come repubblica del nord, del centro e del sud. O si dissolvono gli stati europei o la lotta sarebbe impari. E non mi sembra che Francia e Germania abbiano intenzione di dismettere i loro stati. Quindi Bossi ha promesso cose che non può mantenere. Se avesse abbassato il tiro forse sarebbe stato più credibile. Già Prodi una volta tentò di convincere gli Spagnoli ad unirsi all’Italia per rivedere i parametri di Maastricht- La risposta fu un secco no! Figuriamoci adesso un Sig. Bossi qualsiasi che va in Austria e Germania a convincere tedeschi ed austriaci a fare un’unica Nazione federalista con la Padania! Ma per favore! Forse qualcuno gli ha ricordato che la Padania può fare la voce grossa nell’italietta, ma i teutonici e gli austriaci sono di altra pasta.