In Anti & Politica

DI MATTEO CORSINI

“Da troppi anni l’Italia è priva di una politica industriale vera e propria. Le imprese sono state abbandonate a se stesse e nella difficilissima congiuntura ciò ha esasperato le difficoltà già innescate nella competizione a livello globale. Il primo elemento da cui occorre ripartire è il recupero da parte della politica di una prospettiva di lungo respiro.” (G. Fini)

Gianfranco Fini critica la mancanza di una politica industriale in Italia, circostanza che, a suo dire, avrebbe lasciato le imprese “abbandonate a se stesse”.

Non intendo entrare nel merito della questione, anche se altre volte ho avuto modo di esprimere la mia contrarietà alla cosiddetta politica industriale, perché non credo che lo Stato debba aiutare le imprese; semplicemente, dovrebbe evitare di intralciarne l’attività.

Chi non conoscesse la storia di Fini si stupirebbe se, dopo aver letto la dichiarazione che ho riportato, andasse a dare un’occhiata al suo curriculum. Secondo Fini, “il primo elemento da cui occorre ripartire è il recupero da parte della politica di una prospettiva di lungo respiro”.

Ebbene, lui è in Parlamento ininterrottamente dal 1983: se non è lungo respiro questo…

E non è che sia sempre stato ai margini dell’arco costituzionale, come ai tempi della militanza nel MSI. Da almeno 15 anni Fini è stato più in maggioranza che all’opposizione, ed è stato perfino al governo. Fino alla rottura con Berlusconi, avvenuta attorno alla metà del 2010, Fini era alleato di quelli che hanno governato per il maggior periodo negli anni Duemila.

Ovviamente è libero di esprimere l’opinione che vuole, ma una critica a ciò che è stato fatto o non fatto negli anni addietro dovrebbe essere in primo luogo autocritica. Invece, senza alcun pudore, parla come se fino a ieri fosse stato su Marte.

Evidentemente ritiene di essere credibile. E, ahimè, c’è davvero chi gli crede.

 

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Showing 6 comments
  • FrancescoPD

    Non sono del tutto d’accordo con i vs commenti,.. Fini se non altro dei sussulti d’orgoglio li ha, e consapevole comunque di pedere un sacco di voti, ha sciolto l’alleanza con berlusconi e bossi la vera associazione a delinquere finalizzata alla distruzione del paese.
    Se non altro è stato un politico che ha saputo fare autocritica del passato e del presente, gli altri non hanno neanche il cervello per fare questo, vedi il verdone qui a finaco!

  • michele lombardi

    poveraccio, che pena che fa.
    ora poi che non c’e’ piu’ trippa per gatti, che fara Gianfranco Tulliani??!!!

  • Riccardo

    Non credo che Fini sia in malafede. Lo conosco. Semplicemente non ha le idee chiare, per cui un giorno si lascia influenzare da dottrine liberiste ed il giorno dopo da quelle centraliste dirigiste. Ha creduto per tanti anni nel fascismo, poi è diventato capitalista. Ma non per convenienza, semplicemente perchè in fondo non sapeva bene cosa fosse il fascismo. Così come ora non sa cosa sia il libero mercato. Non è necessario criticarlo. Basta semplicemente ignorarlo. Ignorarlo anche quando dice cose giuste, tanto il giorno dopo si rimangerà quello che ha detto.

    • Borderline Keroro

      Se non è in malafede allora è semplicemente un pirla.
      Se gli basta che la Tulliani gli faccia vedere una tettina per andare fuori di testa stiamo messi bene…
      gente così puoi ignorarla solamente se la incontri al bar, ma questo tizio è la terza carica dello stato.

  • Borderline Keroro

    Roberto, hai ragione sul fatto che il valore di Fini sia ben sotto lo zero assoluto, purtroppo però questo è riuscito, e riuscirà ancora, a fare danni al Paese.
    Non foss’altro che per i privilegetti di cui si dota e per i beni che riesce a procurare a sé e/o alla sua famiglia, con il benestare di alte cariche e di certa magistratura.
    Secondo me è invece molto importante sottolineare le contraddizioni di un individuo più falso di una moneta da 3 neuri.
    Peraltro gente come Fini ha una capacità di sopravviere da far invidia alla gramigna.

  • Roberto

    Dai Matteo, basta fare polemica citando questi personaggi…
    Questa è tutta gente finita che in fondo non ha contato mai niente.
    C’è una contraddizione lampante tra il fatto di sottolineare come questi personaggi non siano altro che delle marionette, degli utili idioti come giustamente riportato in numerosi articoli di questo sito, e poi parlarne come se davvero contassero qualcosa.
    Sappiamo bene che entreranno presto nell’oblio della storia, basta pensare a quanti dei personaggi che 10-15 anni fa venivano citati in continuazione sono ancora sulla bocca di tutti…

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