“Tassare l’energia è sempre positivo perché spinge al risparmio di consumo inquinante, e potrebbe perfino far risparmiare soldi. Se la benzina aumenta del 5% e questo aumento spinge a rottamare la macchina vecchia e prenderne una nuova che consuma il 15% di meno, l’effetto netto, sulla spesa per il carburante, sarà positivo per l’ambiente di tutti e per il portafoglio dei singoli (ma non, ovviamente, per gli incassi della manovra: non si può avere tutto!).” (F. Galimberti)
Nell’ambito di un articolo nel quale intendeva spiegare cosa è equo e cosa non nella manovra del governo Monti, Fabrizio Galimberti ha così commentato l’ennesimo aumento delle accise sui carburanti.
Dicono che nel periodo natalizio bisognerebbe essere tutti più buoni, ma trovo francamente difficile esserlo dopo aver letto robe del genere. Il ragionamento di Galimberti è espressione del peggior ambientalismo paternalista, mischiato a una certa dose di distacco dalla realtà dei fatti.
Certamente se tutti andassero a piedi o in bicicletta risparmierebbero un sacco di soldi. Ma la vita può essere decisamente scomoda se “il risparmio di consumo inquinante” è la conseguenza più o meno diretta di un’imposizione statale e non una libera scelta.
Credo che la parte peggiore del ragionamento di Galimberti sia quella relativa al cambio della macchina. Aumentano le accise sulla benzina?
Allora cambia la macchina, così consumi meno e risparmi soldi sul carburante. Voglio fare un esempio utilizzando ipotesi molto più severe di quelle adottate da Galimberti: la nuova macchina consuma la metà di quella vecchia. Supponiamo che Tizio sia proprietario di un’auto che percorre 10 km con un litro e percorra mediamente 40.000 km all’anno. Un aumento del costo del carburante di 10 centesimi al litro (grosso modo l’impatto dell’ultimo aumento delle accise) comporta un maggior costo annuo di 400 euro. Se la macchina percorresse 20 km con un litro, l’impatto sarebbe di “soli” 200 euro.
Seguendo il ragionamento di Galimberti, a Tizio basta cambiare macchina per “risparmiare” 200 euro all’anno. In realtà ci sono pur sempre 200 euro in più che, a parità di altre condizioni, Tizio spende a causa dell’aumento delle accise. Per non parlare della maggiore IPT (voluta dal precedente
governo) nel caso in cui decidesse comunque di cambiare macchina.
Last, but not least, c’è anche un altro problema, che considererei tutt’altro che secondario: non è detto che Tizio, anche volendo, abbia i soldi per cambiare macchina. A questo punto non mi meraviglierei se Galimberti gli suggerisse di scrivere una lettera a Babbo Natale.
Il ragionamento non sta in piedi, ma non avete fatto bene i conti…
Per riprendere il controesempio di Matteo Corsini, se faccio 40.000 Km annui con un auto che percorre 10Km/l, mi servono 4000 litri di carburante, equivalenti a 6000€ circa.
Se cambio auto con una da 20 Km/L, mi serviranno 2000 litri, cioè 3000€, ai quali aggiungerò il 10% di aumento accisa: 3300€ in tutto; con un risparmio di 2700€, comunque. Questa l’osservazione di Galimberti.
Ovviamente senza aumento accisa, avrei risparmiato 300€ annui in più, perché avrei risparmiato 3000€. Punto.
Galimberti non pensa che l’automobilista sia in grado di farsi autonomamente i conti? E di decidere di cambiare auto se questo gli porta un risparmio annuo di 3000€?
E ne varrebbe poi la pena?? Dato che ci vorrebbe un decennio per andare in pari?
L’aumento dell’accisa è semplicemente un furto, come da tutti giustamente detto.
Se nei commenti commettiamo degli errori, li utilizzeranno pretestuosamente per dire che scriviamo stupidaggini, e per induzione sminuiranno tutto quello che diremo in tutti i campi.
Nel merito (penso si sia capito) sono d’accordo con tutti i commenti inseriti.
Ciao.
Esisteva un auto eccezionale 1.9 td id di produzione nostrana gia piu di 20 anni fa ( iniezione diretta ) che arrivava a fare ai 90 km /ora 37 km con un litro( l ho dico perche l ho avuta) e mediamente 25 …mai piu prodotta con la scusa che era rumorosa e tante balle varie per venderci i moderni jtd che fanno a mala pena 15 km /litro..non vi sembra una stronzata ?
Probabilmete euro 0 …ma se consuma 1 litro ogni 37 km inquina sicuramente meno!!!!
Aggiungerei che lo Stato favorisce l’utilizzo massiccio della macchina tramite la sovvenzione della rete stradale.
Per Garimberti è facile cambiare macchina, per molti italiani no
Regaliamo a quello scribacchino un pallottoliere per natale. Ma con palle da cannone, la miccia accesa che duri fino a mezzanotte.
“Quando i bambini dicono a Babbo Natale cosa desiderano e i loro genitori pagano il conto, è NATALE.
Quando gli adulti dicono allo Stato cosa desiderano e lasciano ai loro figli il conto da pagare, è DEBITO PUBBLICO” – Questa Galimberti non lo sa.
(copyright : Istituto Bruno Leoni)
http://www.brunoleoni.it/
Se Galimberti è così generoso può comprarmela lui l’automobile nuova. Io non rifiuterei di certo tale cortesia.
Buon Natale e Buone Feste a tutto il Movimento Libertario.
Galimberti………un’altro classico esempio di finocchio con il culo degli altri.
Buon Natale a tutti i miei amici Libertari
Carlo
Il ragionamento di Galimberti è sbagliato.
– Primo: prendiamo come esempio una persona che per andare a lavorare spende 200€/mese di gasolio. Con l’aumento totale previsto dalla manovra sul gasolio, ne spenderà 225 circa. Cioè circa 300€/anno. Solo per andare al lavoro. Per comprare una macchina che risparmi il 15% dovrebbe spendere almeno 15000€, cifra ovviamente molto più alta di quello che l’aumento gli fa spendere in più in dieci anni. Quindi non è conveniente.
– Secondo: l’aumento del prezzo del gasolio provoca un aumento del prezzo di tutti i beni, compresi quelli di prima necessità. A questo aumento si somma l’aumento dovuto alla maggiorazione dell’IVA.
– Terzo: a questo occorre aggiungere che a causa di questo aumento molti eviteranno di uscire con la macchina per andare a fare shopping o semplicemente per andare a passare un week end. Quindi ne risentiranno albergatori, ristoratori, commercianti e in ultima analisi, industrie.
In definitiva, l’aumento del carburante provocherà una diminuzione dei consumi con conseguente contrazione del PIL, come del resto già ammesso dalla stessa squadra di Monti.
Conclusione: Galimberti non capisce niente o è pagato da qualcuno per dire idiozie del genere.
Si, è pagato dal Sole 24 ore, vive in Australia e spara una montagna di stupidaggini. La più grande tuttavia è quella di dare spago a quel mentecatto di Krugman (di cui è il traduttore ufficiale in italiano)
Se i giornali non fossero finanziati dallo stato, galimberti e altri geni come lui sarebbero a lavare i vetri ai semafori.