Sarà il primo quotidiano dedicato al diritto all’autodeterminazione, all’autogoverno e alla difesa di quei diritti naturali individuali che da anni ormai – l’Italia ha messo sotto i piedi.
A dirigerlo, Gianluca Marchi, a capo della redazione Leonardo Facco e altri due giornalisti – e tanti collaboratori – a confezionarlo quotidianamente. Ovviamente, nessun contributo pubblico: “Dovrà funzionare grazie a sottoscrizioni e pubblicità”, ha affermato il direttore.
Così riporta l’ANSA:
EX DIRETTORE ‘LA PADANIÀ FONDA QUOTIDIANO INDIPENDENTISTA POL S42 QBXH EX DIRETTORE ‘LA PADANIÀ FONDA QUOTIDIANO INDIPENDENTISTA
(ANSA) – MILANO, 23 NOV – Si chiamerà ‘L’Indipendenzà e sarà diretto da Gianluca Marchi, (primo direttore del quotidiano leghista ‘La Padanià dal 1997 al 1999), il quotidiano online che nascerà a gennaio con lo scopo di «riaffermare il diritto dei popoli all’autodeterminazione». L’iniziativa, che vuole essere «punto di raccordo e di riferimento dei movimenti indipendentisti e autonomisti» verrà presentata sabato mattina a Milano in concomitanza con il congresso costitutivo del movimento politico ‘Unione Padanà che ha tra i fondatori numerosi ex politici della Lega Nord. Tra i soci fondatori dell’Unione Padana ci sono, tra gli altri, Giulio Righini e Roberto Bernardelli, Francesco Formenti, Giovanni Ongaro, tutti ex deputati del Carroccio. Alla manifestazione, che si svolgerà nella mattinata di sabato all’Hotel Cavalieri a Milano, saranno presenti anche Giancarlo Pagliarini e Gilberto Oneto.
Così l’Agenzia AGI:
(AGI) – Milano, 23 nov. – Nasce l’Unione padana, movimento politico che rivendica l’indipendenza e l’autonomia della Lombardia. Sabato prossimo, all’Hotel Cavalieri di Milano ci sara’ il primo congresso costitutivo. Tra i fondatori del nuovo partito esponenti politici “che negli ultimi anni hanno tenuto vivo il sogno dell’indipendenza, attraverso la Lega Padana Lombardia”, esponenti che hanno abbandonato la Lega Nord, accusata di essere diventata “il partito romano al nord”
e di aver abbandonato la causa dell’indipendenza. Fra i soci fondatori Giulio Arrighini e Roberto Bernardelli, in questi anni a capo della Lega Padana Lombardia, Francesco Formenti e Giovanni Ongaro, tutti e quattro ex deputati del Carroccio che nel settembre scorso alla Camera, dalla tribuna riservata al pubblico srotolarono uno striscione con la scritta “Basta Lega, basta Roma, basta tasse”. “Obiettivo dell’Unione Padana – spiegano gli animatori del movimento – e’ quello di porsi come offerta politica autonomista per la Lombardia, operando esclusivamente sul territorio ed escludendo, sulla base dello statuto, l’eventualita’ di candidare esponenti al parlamento nazionale. Con il movimento nascera’ anche un nuovo giornale on line “L’Indipendenza”
diretto dall’ex direttore de La Padania, Luca Marchi, che avra’ lo scopo “di riaffermare il diritto dei popoli all’autodeterminazione” ed “essere punto di raccordo e di riferimento dei movimenti autonomisti operanti al Nord, al Centro e al Sud”.
La pubblicazione dovrebbe iniziare a gennaio del 2012.
x Maximus: hai ragione,sto parlando si di Bossi ma del trota,avevi dubbi?
Maximus, hai ragione! Soprattutto quando chi afferma di capire non è in grado di spiegarlo.
certo che ‘sto Maximus oltre che sbeffeggiare altro …non sà fare. Dev’essere un mantenuto del sistema
peggio, è un leghista!
Se fosse per gli interessanti post che lasci tu , questo sito sarebbe assai triste…
Maximus, se tu capisci tutto, perché fai domande idiote? Non è vero che i miei post iniziano con “…non capisco…” tutti indistintamente! Evidentemente non hai ancora imparato a leggere. In quanto a lasciar perdere qualcosa o qualcuno… beh, io so che chiedere è lecito e rispondere è cortesia. Io voglio capire….
Carmelo: io non sono rimasto vittima di alcuna autodeterminazione! Se non so nemmeno di cosa si tratta, come faccio a rimanerne vittima? A me pare assurdo che, nell’epoca della globalizzazione, ci sia qualcuno che parli o scriva ancora di autodeterminazione. Cosa significa per voi autodeterminazione? Determinarsi da sé, in che senso?
Lo so che tu vuoi capire ma il fatto è che non basta volere…
Fabrizio, non voleva essere doiminuitivo il mio intervento, né tantomeno offensivo. Io, per anni, del progetto del federalismo territoriale ne sono rimasto affascinato … e vittima.
Solo da pochi anni mi sono reso conto che la “divisione” dev’esserci ma rispetto all’affinità delle aspirazioni di vita. In un dato territorio, sia esso la Calabria o la Lombardia, coesistono, in contrapposizione, parassiti, statalisti, produttivi, ecc. Se I Calabresi e/o i Lombardi o altri decidessero di autodeterminare la loro sorte in base al vivere sullo stesso territorio non avrebbero risolto il loro problema di contrapposizione tra parassiti, statalisti e produttivi. Diverso sarebbe se i parassiti calabresi e lombardi potessero vivere con lo stesso ordinamento, così anche gli statalisti con uno proprio ed anche i produttivi del nord e sud decidere di lavorare e crescere insieme.
Spero essere riuscito a spiegare il mio pensiero che, non necessariamente, dovrà essere condiviso.
non ho capito a cosa serva l’autodeterminazione di un popolo. A quale pro? Per stabilire che è migliore degli altri? Mah! Io sono di origine veneta, anche se sono nato e vivo in Brianza. E’ vero che ci sono usi e costumi differenti tra le due realtà, però… mi pare un tantino esagerato parlare di autodeterminazione.
Certo che sono tante le cose che non capisci ,dato che ogni tuo post inizia con ….io non capisco…..
Abitare in Brianza di certo non aiuta l’ intelletto ma……. perchè non lasci perdere ?
Quando il Saggio indica la luna lo stolto guarda il dito…
Cliccate qui.
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C’è qualcosa di vero nel post di Fabrizio della Valle. Così come ci hanno inculcato in 20 anni di “prediche bossiane”, Fabrizio è rimasto vittima dell’ AUTODETERMINAZIONE TERRITORIALE … Roba vecchia.
Una gran bella notizia! che rimane una gran bella notizia malgrado un’inutile, sgradevole, e del tutto pleonastica citazione di Pagliarini col quale, peraltro, mi onoro di essere tra i fondatori dell’Unione Federalista, con Paolo Bonacchi, Giacomo Consalez, Franco dell’Alba e molti altri Signori stimabilissimi e dalle idee più che chiare… Come quelle di Leo Facco, per intenderci… Un fervido caloroso augurio a Gianluca Marchi e a Leonardo Facco con tutta la Redazione.
Complimenti! Aspetto l’uscita del giornale, contate su di me.
MI Prenoto già da ora se saranno accettati ad inviare articoli alla nuova testata, ne abbiamo tante da dire!!!!!
Il nemico non è certo Pagliarini. L’Unione Federalista, come altri movimenti, pone al centro della sua azione il Terrotorio e non non lo Stato, il Cittadino e non la Collettività. Ciò che ci accomuna non può dividerci.
Solo per il fato che Pagliarini e’ stato o sie’allontato dalla Lega,merita considerazione,poiche’ tutti coloro che cosi’avevano fatto,dimostravano che dove non c’e confronto dialettico e liberta’ di opinione,esiste il nulla coe’ quanto vale la Lega oggi. Inoltre,a mio nodesto avviso,quando parlava Pagliarini,era piacevole ascoltarlo perche’ arrivava dritto al punto,senza arzigogoli politichesi e la semplicita’ con la quale esponeva le sue taesi erano di facile ed immediata comprensione ed il saper parlare con semplicita’ e concretezza e’ sempre stato sinonimo di capacita’ed intelligenza intellettuale.
…..era piacevole ascoltarlo perche’ arrivava dritto al punto,senza arzigogoli politichesi e la semplicita’ con la quale esponeva le sue taesi erano di facile ed immediata comprensione ed il saper parlare con semplicita’ e concretezza e’ sempre stato sinonimo di capacita’ed intelligenza intellettuale……..
Vedo che stai parlando di Bossi……
Ma Giancarlo Pagliarini non era uscito dalla Lega Nord per andare a fare il federalismo con Storace , il fascista che ha lasciato un buco di miliardi alla Regione Lazio ?
Ora ricordo : dopo 6 mesi aveva capito che non era aria ed aveva abbandonato anche Storace.
Certo che arrivare a quella età con le idee così confuse….
Ti sorprenderesti di quanto sia lucido, e alla mano, Pagliarini.
Sarò felice di seguire ed eventulamente contribuire per ciò che rientra nelle mie possibilità alla diffusione del nuovo quotidiano on line. Avevamo bisogno di una voce che non avesse eco al Quirinale.
Semplicemente: Il progetto MI PIACE !!!
Grazie Carmelo!
Dire che sono strafelice è poco: da vecchio lettore di “Etnie” non attendevo altro. Ci vuole un organo che segua i movimenti autonomisti, di tutto il mondo e di qualunque colore politico, come furono l’Indipendente e la Padania.
Importantissimo dare spazio a tutti gli autonomisti della penisola, evitando l’errore che fece la Lega di rinserrarsi al Nord. Salvatori sarebbe orgoglioso di voi.
sono molto soddisfatto di cio’ poiche’ e’ di fondamentale importanza ricostruire nella gente la coscienza del diritto fondamentale della liberta,della tolleranza e del confronto razionale sostituiti dalla mente rapace dei partiti,naturalmente per i loro sporchi fini,da una confittualita’ cieca di contrapposizione tra Guelfi e Ghibellini,aiutati nel loro obbiettivo, dall’occupazione politica dei mass media tantoe’ vero che in televisione appaiono sempre le stesse facce che si dicono sempre le stesse cose,additanto di volta in volta il nemico di turno che poi si traduce per tutti nell’ evasore fiscale per avere l’alibi di reprimere sempre fiscalmente sempredi piu’:percio’ brava INDIPENDENZA, che io aspetto con tanta speranza. e grazie ai suoi creatori.