Sul n.36 di Candido del 1952, Guareschi veniva sollecitato da un lettore a prendere posizione sull’attacco del Corriere della Sera contro la sovrappopolazione. L’attualità di quel pensatore scomodo al sistema è ancora oggi impressionante, al punto da mettere il dito nella piaga dei catastrofisti odierni.
DI GIOVANNI GUARESCHI
Non accettiamo di polemizzare nè di discutere sull’opportunità o meno della limitazione delle nascite non per spirito di intolleranza, ma con lo stesso spirito col quale ci rifiutiamo di discutere sull’esistenza di Dio. Per noi Dio esiste.
Con lo stesso spirito noi rispondiamo, a chi ci interpella in proposito, che il problema dell’eccesso delle nascite non esiste. In quanto poi a coloro che negano l’esistenza di Dio e, quindi, delle Leggi divine, in quanto a coloro cioè che sono ancorati alla terra dal più rigoroso materialismo, noi rispondiamo che parlare della “necessità di controllare e limitare le nascite”, è prima ancora che una bestemmia contro Dio, una bestemmia contro la natura.
Quando noi pensiamo che il mare, l’immenso sconfinato mare, prima che un uomo pensasse a dar la caccia ai pesci, è rimasto per esempio alcuni miliardi di anni (centinaia di miliardi, miliardi di miliardi, chi lo sa?) in completo e incontrollato potere dei pesci, e quando pensiamo che, pur essendo dotati di una prolificità eccezionale, i pesci non sono mai riusciti a sovrappopolare il mare, ci vien da sorridere davanti alle preoccupazioni del Corriere della Sera e di chi la pensa come quelli del Corriere della Sera. Il problema della superpopolazione non esiste: regole inflessibili, matematiche, esistono invece, sulle quali si basa il funzionamento di tutte le cose dell’universo. Il Padreterno, prima di creare l’universo, non ha aspettato di leggere il Corriere della Sera. Aveva già delle idee sue. E a chi ci obbiettasse che questo è un discorso da umile parroco di campagna, noi risponderemo meravigliandoci che un giornale come il Corriere della Sera (non è il solo giornale, purtroppo) affronti una faccenda del genere con tanta faciloneria.
Senza cioè spiegare quali sono le cause che hanno portato la popolazione italiana dai 35 milioni di cinquacinque anni fa ai 46 milioni di oggi. Perché, se ci si fosse preoccupati di questo, si sarebbe concluso che, per eliminare le cause del “preoccupante aumento di popolazione”, si dovrebbe prima ancora di “controllare le nascite”:
1. Incrementare la mortalità infantile. Mortalità infantile che, mezzo secolo fa, era spaventosamente alta e che oggi il progresso scientifico e sociale hanno ridotto straordinariamente.
2. Incrementare la mortalità degli adulti: trent’anni fa una polmonite, una bronchite, una appendicite equivalevano novanta volte su cento a una condanna a morte. La TBC portava sicuramente alla tomba. Per non parlar del resto.
3. Quindi: ripristinare la facilità estrema di prendersi un’infezione e di morire sotto i ferri del chirurgo. Eliminare la penicillina, la streptomicina, eccetera. Eliminare il DDT e prodotti similari in modo da poter ripristinare faccende come il tifo petecchiale eccetera.
4. Incrementare i decessi collettivi, vietando quelle norme igieniche e quei medicamenti che hanno fatto sparire dal nostro Paese le epidemie di tifo, di colera. Riportare l’Italia al tempo della peste di Milano.
5. Eliminare quel controllo sanitario che in cinquant’anni ha reso praticamente impossibile la messa in commercio di carne marcia et similia.
6. Eliminare il servizio d’acqua potabile: ciò permetterebbe di tornare ai decessi per ingerimento di acqua inquinata.
7. Incrementare quelle che sono state definite le calamità nazionali. La storia ci racconta che fino a meno di cinquant’anni fa città intere come Messina potevano venir distrutte da scosse di terremoto che oggi – pure essendo della stessa intensità – riescono al massimo a far crepare i muri di qualche vecchia casa. Quindi: proibire le costruzioni di cemento armato, le costruzioni antisismiche, in modo che popolazioni di interi grossi centri urbani possano essere eliminate dai terremoti.
8. Incrementare gli incendi, le inondazioni, eliminando i pompieri e gli argini.
9. Eliminare ogni assistenza ai lavoratori in modo che i poveri non possano curarsi e debbano morire anche quando potrebbero guarire.
10. Incrementare la mortalità senile in modo da accorciare la media della vita umana.
E via discorrendo. Perché queste sono le cause dell’aumento della popolazione: in cinquant’anni se ne è fatta di strada e la chirurgia, addirittura, trapianta gli occhi. E allora? Chiameremo nemico dell’umanità chi ha scoperto la vaccinazione antivaiolosa, o la puntura contro il tifo e la difterite? Chi ha trovato i raggi X? Chi, insomma, ha trovato il sistema di guarire malattie che fino a cinquant’anni fa erano sicuramente mortali? Non credo che il Corriere della Sera pensi a questo. Il Corriere vi risponderà invece che le conquiste della scienza medica e dell’assistenza sociale dovranno essere potenziate al massimo, sì che tutti ne possano godere. Risponderà, con una logica veramente straordinaria, che chi nasce dovrà essere tutelato in modo da poter rimanere il più possibile vivo.
Invece, per controbattere questo aumento di popolazione originato dalla diminuzione della mortalità infantile, dei cataclismi, delle epidemi eccetera, basterà limitare il numero delle nascite.
Semplice e supremamente sciocco, se mi permettete l’espressione poco educata. Perchè nasce chi nasce, e ognuno nasce come nasce. E non basta che la mamma e il papà siano sani e intelligenti perchè nascano dei figli sani e intelligenti. Da genitori sani e intelligenti possono nascere figli malati e cretini. O viceversa. (…) Tutto è combinato secondo precise e inviolabili leggi della natura. E il Padreterno ha organizzato le cose in modo che queste regole non possano venir violate da chi voglia vivere da giusto. Noi, quindi, siamo decisamente contro l’eutanasia. Noi affermiamo che nessuno al mondo può sentirsi autorizzato a dire: questo uomo non può guarire e morirà tra un anno o dieci anni e sempre soffrirà, perciò aiutiamolo uccidendolo noi. Se pure un uomo fosse ridotto a una polpetta, fin che il suo cuore batte è vivo a tutti gli effetti e, fino all’ultimo battito di questo cuore, pur se una cosa del genere non è mai successa, quest’uomo può guarire. Chi non è in grado di dare la vita a un morto, non ha il diritto di toglierla a un vivo.
Nessuno sa cosa succederà tra un minuto, perchè nessuno al mondo conosce il segreto dell’armonia divina che regola tutte le cose dell’universo.
Se per tremila miliardi d’anni tutto ha funzionato come funziona oggi, non è detto che fra un minuto debba essere ancora così.
Perché fra un minuto potrebbe essere finita la prima parte di un Grande Ciclo e cominciarne una nuova… I figli danno fastidio: ecco la morale. Danno fastidio specialmente a chi non ha figli e non ne può avere. Vecchia storia.
Vecchia, triste storia. Le statistiche degli studiosi non servono a niente. Sono vuota letteratura a sfondo aritmetico, fine a se stessa.
Mi sembra di stare all’asilo…..SVEGLIA BALORDI!!! Il testo di guareschi al di là della programmazione delle nascite PARLA DEL MODO DI COMPORTARSI CON I MALATI!! ALLORA LA DOMANDA E’ : LI TIRATE FUORI I SOLDI PER CURARLI? LI TIRATE FUORI MILIARDI DI EURO PUBBLICI PER CURARE I MALATI DI CANCRO? Perchè questo è il punto. Come libertari, come vi comporterete di fronte alle masse che vogliono cure? Vi rendete conto che già questo INCIDE sul bilancio nascite -morti?
Parlo per me e non per il Movimento Libertario nel quale mi riconosco, ma che è abbastanza grande e così amante della libertà che non accetta a priori idee di moda in quanto tali e mette in discussione tutto, anche quindi ciò che sostengo io.
Sono contrario a qualunque controllo delle nascite, burocraticamente o culturalmente imposto che sia. Ritengo che per l’invasione terzomondista che stiamo subendo noi si debba ringraziare coloro che hanno culturalmente imposto tra di noi la limitazione delle nascite.
Una mia opinione che non sostengo, come Guareschi in ossequio a leggi divine, ma più semplicemente perché voglio che ciascuno sia libero di agire secondo il proprio giudizio, ed a maggior ragione nelle cose più intime come la sua famiglia.
Dissento da Guareschi quando afferma “Chi non è in grado di dare la vita a un morto, non ha il diritto di toglierla a un vivo”. Non perché io pensi a togliere la vita ad altri, ma se io mi trovassi in una condizione di sofferenza, senza alcuna speranza di guarigione, se fossi “una polpetta” come dice lui, io vorrei che qualcuno avesse la pietas di aiutarmi a togliere il disturbo.
Dissento inoltre nel voler mantenere in carcere a costi di albergo a cinque stelle, individui che si siano macchiati di azioni che li abbiano relegati fuori del genere umano e quando tutti i gradi di giudizio li abbiano ritenuti colpevoli: il denaro della loro permanenza in carcere può trovare miglior impiego a favore di chi un aiuto abbia dimostrato di meritarlo. Nel caso di persone adulte, il diritto alla vita ed ad essere considerati facenti parte del genere umano, bisogna meritarselo.
Scusate ma io non sono d´accordo. Noi non siamo pesci, nè polvere vagante nello spazio…
Noi possiamo ragionare sulle cose e prevedere il futuro, perlomeno a livelli minimi.
Faccio un esempio: io genitore di un figlio in gestazione che tramite analisi scopro avere dei gravi handicap fisici o di salute che lo faranno vivere poco, sarei un delinquente se lo costringessi a venire al mondo in quelle condizioni. Ricordo di aver letto tempo addietro il caso di un handicappato che, diventato adulto, aveva intentato causa contro i suoi stessi genitori, “rei” di averlo messo al mondo. Beh, se non completamente, almento in gran parte quel tizio aveva ragione.
Per cui mettiamoci d´accordo: quante persone possono vivere su questo pianeta ? x milardi, infinite ? Il pianeta non è infinito. Dobbiamo aspettare, come spesso facciamo (e in italia più che nel resto del mondo) di trovarci gomito-a-gomito per dire “forse ora siamo abbastanza, se non troppi”.
FM
E’ proprio ragionando che si arriva alla conclusione che i Paul Ehrlich stanno sparando cazzate da decenni.
O pensi che non siamo abbastanza intelligenti per farci le domande che poni tu?
Pensi che qualcuno desideri un mondo in cui si vive “gomito a gomito”?
Il fatto è che non ci arriveremo mai, per una serie di ragioni spiegate benissimo da Julian Simon, che ti consiglio di leggere, così come una onesta analisi teorica ed empirica ci porta a concludere che il futuro sarà migliore per l’umanità, non peggiore.
Il succo è che le cassandre ci stanno raccontando una realtà che non esiste, creano ad arte finti problemi e propongono come rimedio ricette socialiste che non funzionano, non hanno mai funzionato e mai funzioneranno. Con la scusa di salvarci da future inesistenti disgrazie ci garantiscono la rovina del presente, e pure del futuro.
Se avessi 1 euro per ogni previsione sbagliata dei catastrofisti negli ultimi 50 anni sarei più ricco del berlusca, eppure continuano imperterriti a sparare puttanate, e la gente a credergli. Tu questo lo chiami ragionare?
Tutto sta , per quanto riguarda determinati temi come anche la sovrappopolazione, a vedere se sono opinioni conciliabili o principi contrapposti.
Il tutto poi è complicato dal fatto che evidentemente si può avere una stessa posizione con fini diversi.
Io ad esempio sono contro gli o.g.m , ma di certo non sono socialista.Compreso ciò si può tornare al centro importante che ho scritto all’inizio.
“Sul n.36 di Candido del 1952, Guareschi veniva sollecitato da un lettore a prendere posizione sull’attacco del Corriere della Sera contro la sovrappopolazione. L’attualità di quel pensatore scomodo al sistema è ancora oggi impressionante, al punto da mettere il dito nella piaga dei catastrofisti odierni”.
Immagino che questo l’avrà scritto Facco. Comunque sia chi l’ha scritto è un deficente, perchè il problema non sono i “catastrofisti odierni”. I catastrofisti odierni non contano un cazzo. Il punto è : il Movimento Libertario si riconosce nelle parole di Guareschi?
Come anche Mises aveva capito e scritto in Azione umana, solo nell’ Eden ci si può permettere di essere “comunisti” e solo nell’Eden si ha quel che potrebbe dirsi “matriarcato”.
Ricordiamo che l’età media è un calcolo statistico fallace.
Gli antichi in valore assoluto vivevano molto molto di più di noi, mentre noi viviamo di media molto molto di più.
Non è forse questo un altro segno dell’egualitarismo?
Che avrebbe detto Guareschi vedendo mettere per davvero al bando il DDT (suo punto 3) da burocrati e politicanti ambientalisti?
Purtroppo il mondo (e quindi anche l’Italia) è pieno di persone che pensano di essere nel giusto unicamente loro e che siano gli altri a sbagliare, così come di persone che reclamano i loro diritti e non riconoscono quelli altrui. E’ evidente che la natura abbia sempre fatto il suo corso e anche quando cerchiamo di contrastarla, alla fine dobbiamo soccombere. Penso alle alluvioni che stanno flagellando la Liguria (dove si è costruito praticamente dappertutto) e la Toscana… vogliamo allungare la vita degli esseri umani? ok, va bene, però poi come sarà questa vita? Dipendente sempre da farmaci? …. giusto per fare un esempio….
Ok Fabrizio, cosa famo? Buttiamo i figli dalla rupe se non sono abbastanza in forma?
Sono comunque punti di vista. E io sono d’accordo con Guareschi.
Certo che talvolta mettersi il cappuccetto può essere utile. Transeat.
Parliamo ora di alluvioni: se hai visto bene i filmati avrai potuto constatare che in Liguria i paesi delle Cinque Terre hanno un aspetto vagamente “retrò”.
Questo è dovuto al fatto che lì di roba nuova non se ne fa.
L’alluvione è dovuta al fatto che non si dragano i fiumi e i torrenti, perché alcuni sedicenti ecologisti non vogliono.
Anni fa un’associazione d’arma s’è messa in testa di andare a pulire gli argini del Piave, che avevano un po’ di tutto sparso in giro.
Non ci crederai ma, come ringraziamento, gli hanno dato una multa. E gli è anche andata bene perché si vociferava di una denuncia per furto di legname (rami e tronchi, più che altro marci, raccattati e smaltiti: non erano buoni nemmeno per fare il fuoco).
E poi, ovviamente, la colpaè delle costruzioni selvagge.
In altri posti è vero che si è costruito troppo e alla cazzo di cane, ma lì nello specifico non lo è.
NO Border… non buttiamo nessuno… il mio era un discorso relativamente al corso della natura. In altre civiltà sarei stato buttato io stesso dalla rupe. Però, non dimentichiamoci che, anche se in Italia non si butta fisicamente alcuna persona, da quella rupe, la si butta psicologicamente, fregandosene di lei.
Come sempre, il cuore del problema è quello che già conosciamo bene: diritti naturali vs pianificazione (leggi coercizione).
Dovrebbe fare parte dei diritti naturali quello di avere tutti i figli che uno vuole, assumendosene tutte le responsabilità del caso. Fa parte della pianificazione imporre scelte non volontarie.
Alle domande che tu poni: “vogliamo allungare la vita degli esseri umani? ok, va bene, però poi come sarà questa vita? Dipendente sempre da farmaci?”, dovrebbe essere chiamato a rispondere ognuno di noi in piena autonomia. Ciascuno dovrebbe decidere per sè se vuole una vita più lunga e più o meno dipendente da farmaci, non, come si potrebbe intendere, da scelte “collettive” prese, bene che vada, con il solito immorale metodo politico della maggioranza.
Sul fatto poi che, sulle base delle screditate teorie malthusiane, la cosiddetta sovrappopolazione costituisca un problema di tipo ecologico, ci hanno già pensato Julian Simon e più recentemente Lomborg a dimostrare ampiamente che si tratta di scempiaggini. Pure e semplici idiozie.
Ricordiamo sempre che l’ecologia dei catastrofisti non è altro che l’ennesimo pretesto pseudoscientifico per imporre al mondo il buon vecchio collettivismo-socialismo-comunismo, o comunque lo si voglia chiamare.
C’è da notare che il welfare comporta anche un effetto profondamente disgenico. Consiglio Idiocracy 2006 per una distopica visione del futuro. Hans-Hermann Hoppe se la prende un po’ con l’egalitarismo che affligge molti libertari qui: http://goo.gl/sBNUi
Aggiungo un punto:
11. Eliminare i mezzi agricoli motorizzati, quelli a guida satellitare, eliminare i concimi, i diserbanti, insetticidi e fungicidi. Così invece di produrre 100 quintali di riso per ettaro o 40 quintali di grano duro per ettaro, ne produciamo molti meno e i 7 miliardi di abitanti della terra muoiono di fame.
Un Guareschi che non conoscevo, Julian Simon ante litteram.
In fondo basta un pò di saggezza contadina per spernacchiare gli insulsi tromboni come Paul Ehrlich e Lester Brown.
ESATTO
Articolo strano nel sito del “movimento Libertario”….
Non si tratta di uccidere nessuno. Si tratta di applicare la regola “lo stato non interviene”.
Giovannino era un grande.
E, per quanto mi renda conto di dare un dolore acuto ad alcuni, mi sento d’accordo con lui.
PER ME UGUALE