La Lega Nord è lo specchio dell’Italia, della peggio Italia, quella del parassitismo, del familismo, dell’ignoranza al potere, del leccaculismo in carriera, delle quote “bocchino” rosa. Occupare l’occupabile è la parola d’ordine del partito, che anziché secessionista è successionista, considerato che la preoccupazione vera di Bossi e della Moglie è solo quella di far succedere una delle trote di famiglia al capo.
La Lega ladrona occupa ogni poltrona è lo slogan tanto in voga nella Padania bossiana.
L’ultima delle occupazioni riguarda il Consiglio Superiore della Magistratura, dove al posto dell’improponibile Brigandì è arrivato Ettore Adalberto Albertoni, volto noto del Carroccio. Il professore è stato nominato con 609 voti, praticamente la maggioranza che sostiene Berlusconi. Difficile non pensare ad un piacere ricambiato fra alleati: io ti salvo Romano e Milanese, tu voti il mio candidato al CSM.
Albertoni è accademico, un docente dal passato apprezzabile. In politica ha iniziato col Partito socialista italiano alla fine degli anni Cinquanta, sulle posizioni autonomiste, riformiste di Nenni, Lombardi, De Martino, Mancini. Il suo cammino nel Psi comincia da semplice militante. Diventa poi delegato al congresso nazionale, capogruppo al consiglio comunale di Lecco per arrivare ad essere responsabile degli Enti locali del partito. Nel ’76 entrato nel Comitato centrale e diventa vice segretario della federazione di Milano, nella corrente minoritaria di Antonio Giolitti. Con l’avvento di Craxi si fa da parte.
Non è mai stato un cuor di leone in politica, anzi. Organico da sempre a Umberto Bossi ha già ricoperto una sfilza di incarichi parastatali. Nato nel 1936 nella Stalingrado d’Italia (Sesto San Giovanni), è avvocato ed è stato docente di dottrine politiche all’Università degli Studi di Milano e dell’Insubria a Como. Per 6 anni (dal 2000 al 2006) è stato assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia e, dal 2002 al 2006, è stato membro del Cda Rai (quella che i leghisti non volevano pagare il canone). Nel 2006 è stato eletto presidente del Consiglio della Lombardia. Per i cinque anni passati a Milano come presidente del consiglio regionale ha un vitalizio di 1.614,94 euro netti al mese.
Da qualche mese era rimasto senza una cadrega, si sentiva scaricato e pareva intenzionato persino a scrivere un libro sulla sua esperienza politica. Et voilà, la nomina nell’organismo che governa i togati è arrivata come il cacio sui maccheroni. Cacio, maccheroni e CSM, davvero gli ingredienti perfetti per rivendicare l’indipendenza della Padania.
Albertoni è il professore che nel cuore dei leghisti avrebbe dovuto sostituire Gianfranco Miglio, impresa improba, dato che la statura del secondo rimane impareggiabile. Se Miglio era un secessionista convinto, Albertoni è sempre stato un federalista tiepido, basterebbe andarsi a leggere quel progetto di autonomia lombarda che porta la sua firma.
Eppoi, diciamocela tutta: voi avreste mai visto Miglio accettare un posto al CSM in sostituzione di Brigandì?
NEWS: CONDANNATO OGGI BRIGANDI’: http://rassegnastampa.comune.torino.it/bin/ecotiffpilot.exe?FN=D:%5CEcostampa%5CImg%5C154Q%5C154QZAP?.TIF&MF=1&SV=Rassegna%20Stampa&PD=1
PER LA SERIE, SENTI CHI PARLA: (ANSA) – VARESE, 3 OTT – ”Nella Lega ultimamente vedo troppa gente che parla a vanvera, troppa gente… addirittura mi fa passare la voglia di far politica tutta questa gente che parla e parla. La gente ci doveva essere all’inizio a fare la Lega, questa gente non c’era”: lo ha detto Umberto Bossi, parlando della situazione del Movimento, la notte scorsa. (ANSA).
Non ci posso credere, mi scappa da ridere, ma dai! Umbertin ch’el diss inscì?
Trota for president! Trota for president!
Ma tu scusa, dove trovi lo stomaco per leggere ‘ste stronzate?
Poi uno si chiede per quale strano motivo i media tradizionali perdono seguito.
Ma questi si rendono conto della pedata che stanno per pigliarsi alle prossime elezioni?
mi tocca per deformazione professionale, ahahaha!
Non sarei troppo sicuro su un calo elettorale della Lega Nord : tutti i sondaggi la danno tra il 9 e il 10 %.
Questo è il sondaggio di Ballarò del 4 ottobre 2011.
POPOLO DELLA LIBERTA’: 26,0% (-0,2%)
LEGA NORD: 10,2% (-0,1%)
LA DESTRA: 1,4% (-0,1%)
CENTRODESTRA: 37,6% (-0,4%)
UNIONE DI CENTRO: 6,5% (-0,1%)
FUTURO E LIBERTA’ PER L’ITALIA: 2,8% (-0,2%)
ALLEANZA PER L’ITALIA: 1,0% (-0,1%)
POLO DELLA NAZIONE: 10,3% (-0,4%)
PARTITO DEMOCRATICO: 26,7% (+0,3%)
SINISTRA, ECOLOGIA E LIBERTA’: 9,0% (+0,4%)
ITALIA DEI VALORI: 8,6% (-0,4%)
FEDERAZIONE DELLE SINISTRE: 1,4% (+0,1%)
CENTROSINISTRA: 45,7% (+0,4%)