Uno dei romanzi più rappresentativo dell’Italia è il “Gattopardo”. Scritto da Tomasi di Lampedusa ha un significato universalmente conosciuto: per non cambiare nulla bisogna fingere che tutto cambi. Silvio Berlusconi non smentisce il principe di Salina e in tempi di guano ad altezza collo, continua a far credere che tutto va bene e che, finalmente, il governo ha messo mano a seri tagli alla politica.
Il più gran ballista che la penisola abbia mai conosciuto pretende di far credere che il dimezzamento dei parlamentari è cosa fatta, che il pareggio di bilancio è stato approvato e che le Province verranno abolite. Peccato che tutto ‘sto popò di roba, non ha nulla a che vedere con la manovra finanziaria, ma ha bisogno – in particolare le questioni Province e pareggio di bilancio – di una proposta di legge costituzionali, con i tempi connessi: dalla doppia lettura alle camere alle discussioni infinite tra parlamentari, che nel paese dei Pulcinella sono in stato di agitazione permanente.
Si sprecano gli appelli per fare il più velocemente possibile queste riforme, che la Spagna ha reso operative in quattro e quattr’otto. Nonostante Zapatero sia dimissionario, “con 318 voti a favore, 16 voti contrari e 2 astensioni, il Parlamento spagnolo, riunito lo scorso 30 agosto in seduta plenaria, ha approvato un emendamento all’articolo 135 della Costituzione, che stabilisce l’introduzione di un limite massimo alla spesa pubblica per garantire l’equilibrio del bilancio statale. Il provvedimento fa parte della politica di austerità intrapresa dall’amministrazione Zapatero al fine di ridurre, entro il 2013, il deficit pubblico dall’11,1% del Pil del 2009 al limite imposto per l’eurozona, pari al 3%. L’emendamento mira ad introdurre nella Costituzione spagnola la cosiddetta ‘golden rule’ sul limite alla spesa pubblica”.
La Spagna, è il primo Stato membro ad introdurre una simile misura nella propria carta costituzionale, e in quanto a conti pubblici è messa male tanto quanto l’Italia. Messa alle strette dall’Europa ha eseguito e, non a caso, ha già preso a lamentarsi per il comportamento degli “italianos”, che stanno sempre chiagnere e fottere.
La notizia di oggi che la Corte costituzionale tedesca ha autorizzato il salvataggio della Grecia da parte della Germania – sentenza giunta dopo che un gruppo di euroscettici ha presentato un esposto – apre, ahinoi, scenari diversi.
Intanto, è chiaro che il tentativo di salvare l’euro verrà protratto sino all’ultimo. Dopodiché, appare evidente che se passa nell’Unione europea la linea che il paese ellenico non bisogna farlo fallire (anche se tecnicamente lo è già fallito), a quel punto anche Portogallo, Spagna, Italia e Irlanda si sentiranno in una botte di ferro e di fronte agli enormi sforzi economici che verranno chiesti loro, avanzeranno il diritto di dire: eh no, ora salvate anche noi.
Sappiamo che la Germania è il paese maggiormente esposto con la Grecia, ma la sentenza della Corte suprema tedesca non fa altro che rinviare al prossimo futuro un redde rationem che appare inevitabile. Nel frattempo il “Pulcinella gattopardato” continuerà a vivere al di sopra delle sue possibilità. Gongolando.
quoto pienalmente Leo…
Visto che è matematicamente fallito, riporto il commneto fatto all’articolo “IL BOND GRECO RENDE L’83% ALL’ANNO!”
—Ok ma allora salta tutto?
Perchè secondo questa persona salta tutto a cascata.
https://www.youtube.com/user/VLOGANZA#p/u/1/KpFMDSRBe9w
Il particolare dal minuto 3’30″ in poi.
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Quali le conseguenze per un risparmiatore che ha ancora qualche risparmio?
Fare una previsione precisa sarebbe da maghi della tv locale. Certo è che – e non ho visto il filmato che mi suggerisci per ora – il sistema statalista fondato sulla moneta fiat salterà, NON C’E’ ALCUN DUBBIO.
Non so da quanto sequi il movimento libertario, ma da almeno 5 anni diciamo quante segue: SE AVETE RISPARMI DA TUTELARE (non soldi da investire, non denari da far circolare) COMPRATE ORO!
I fatti son lì che parlano da soli!
Caro Paolo, la domanda del tuo post, è retorica immagino…
Maurizio Piglia da Auckland è un attento operatore che ci vede da lontano e ci vede lontano.., da tempo lo segue e stimo.
La Grecia è finita da tempo, ma non lo possono dire …per ora, e te lo spiego!
Il debito in mano alle banche tedesche e francesi, non stanno altro che trasferendolo piano piano nei portafogli dei poveri clienti ignari che hanno dato mandato alla gestione. In sostanza stanno facendo dei gran bei “panini” mettendo dentro una bella fetta di salame guasto ad ognuno, tanto poi quando (e se ) se ne accorgeranno, non potranno farci nulla…
Quando le banche avranno finito di fare i panini per i poveri risparmiatori, ci sarà una nuova riunione magari in una occasione di un’altro sciacquone di borsa,… e dichiarreranno che la Grecia è fallita.
Stessa cosa per l’Italia! Andate a vedere dove è finito il valore del decennale o del trentennale, cavallo di battaglia dei risparmiatori cassettisti e dei fondi pensione. (non mi soffermo nanche sul prelievo coatto del TFR a favore dei fondi pensione…altra socializzazione da sodoma e gomorra dei lavoratori…) e vedrete quando arriveranno i resoconti di fine anno,..quanto avranno da ridere!
Non servono i rincari del pane che ha scatenato le rivolte di piazza egiziane,… da noi basterà l’estratto conto titoli di fine anno!
Scappare dal debito sovrano,.. sveglia che è già tardi!… e comprate oro, che non è per niente sopravalutato.
Ho già scritto in precedenza in altro post, per ripianare i debito ci sono solo due strade, o li paghi piano piano se hai le risorse, .. o li togli dal bialncio! elementare, vie di mezzo non ce ne sono.
Pagare i debiti italiani, oggi, equivale autocondannarsi all’ergastolo a vita, direi anche per le vite future tramite i nostri figli.