In Economia, Esteri

DI MATTEO CORSINI

“C’è da chiedersi: perché mai questa volta la manovra di stimolo monetario/fiscale dovrebbe funzionare? La risposta che ci darebbe Albert Einstein non è incoraggiante: “Follia è continuare a ripetere la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”… L’importanza della manovra congiunta monetaria e fiscale sta nel fatto che guadagna tempo… Affidarsi al breve, dunque, va bene, perché chissà mai che può capitare, nonostante il pessimismo di Einstein e senza mai dimenticare la saggezza di Lord Keynes: “Nel lungo periodo siamo tutti morti!”.” (M. Platero)

Mario Platero, corrispondente da New York per il Sole 24 Ore, commenta l’annuncio da parte di Obama di un nuovo stimolo fiscale per il rilancio dell’occupazione e della probabile aggiunta di nuovi interventi monetari da parte della Fed.

Le parole di Platero testimoniano, a mio avviso, il livello di confusa disperazione che ormai ha pervaso i pensieri di molte persone: pur rendendosi conto che finora gli stimoli fiscali e monetari non hanno risolto i problemi dell’economia americana, ritiene che sia meglio proseguire sulla stessa strada piuttosto che affrontare senza ulteriori manipolazioni il necessario processo di aggiustamento degli eccessi raggiunti negli anni della grande bolla.

Secondo Platero, “l’importanza della manovra congiunta monetaria e fiscale sta nel fatto che guadagna tempo”. Credo sarebbe più corretto dire che “compra” tempo con il debito. E se tra le citazioni avesse ricordato anche il “non ci sono pasti gratis” di Robert Heinlein, forse avrebbe concluso che il momento di pagare il conto prima o poi non potrà più essere rimandato.

Dal punto di vista di Obama la mossa è razionale: se riuscisse a reflazionare un i prezzi degli asset finanziari e a stabilizzare i prezzi degli immobili, magari sgonfiando un po’ in modo artificiale la disoccupazione grazie ai nuovi incentivi e a lavori pubblici, avrebbe maggiori possibilità di essere rieletto alla presidenza in occasione delle elezioni del novembre 2012. I costi, ovviamente, li pagherebbero altri.

E’ quindi umanamente comprensibile (ancorché non condivisibile) che, come ogni politico desideroso di restare al potere, Obama preferisca affidarsi a quella che Platero considera “la saggezza di Lord Keynes”. Ma un osservatore esterno dovrebbe non sottovalutare la risposta di Einstein. La quale, peraltro, potrebbe non essere del tutto corretta in questo caso.

Einstein probabilmente si riferiva alla ripetizione di esperimenti in fisica, mentre laddove è presente l’azione umana i risultati potrebbero essere diversi. Finora, in effetti, le ripetizioni degli stimoli fiscali e monetari hanno dato risultati diversi. Di volta in volta peggiori.

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Comments
  • Borderline Keroro

    Aaaaah, volevo ben dire: “Di volta in volta peggiori.”
    Ecco…

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