In Anti & Politica, Economia, Primo Piano

DI GIAN PIERO DE BELLIS*

Lo stato, gli stati (quasi tutti) sono oramai allo squasso totale, malati terminali come risultato dei vizi, stravizi, porcate e oscenità varie commesse negli ultimi decenni. Siamo in presenza di una farsa tragica (ma pur sempre farsa) in tre atti.

ATTO PRIMO: SPERPERARE

L’economia inglese dopo dieci anni di governo laburista guidato dalla coppia di farabutti Tony Blair – Gordon Brown si trova con un buco nei conti dello stato che potrebbe arrivare prossimamente a 1500 miliardi di sterline (il 150% del reddito nazionale).

Il governo degli Stati Uniti sotto Bush ha pompato talmente tanti soldi nel circuito pseudo-economico per pagare le follie della guerra in Irak e altre frattaglie oscene, che adesso si trova con un debito del governo federale (19 Febbraio 2009, ore 20.00) di CIRCA 14.000 miliardi di dollari

La popolazione degli Stati Uniti ammonta a 305,676,485 milioni di abitanti, per cui ogni cittadino ha un debito di $35,319.30.

Con Obama intento a pompare ancora più soldi per salvare capra e cavoli, il debito è destinato a salire ancora di più.

Il Debito Pubblico dello Stato Francese (19 Febbraio 2009) supera i 1323 miliardi di euro (quasi il 65% del Prodotto Interno Lordo), con un carico di oltre 20mila euro per ogni cittadino.

In Germania siamo a 1534 miliardi di euro e 18.695 euro di debito per abitante.

Per quanto riguarda l’Italia, qui parliamo dei campioni assoluti in fatto di carta straccia statale (se gli inglesi non strappano il primato). Nel 2008, secondo i dati della Banca d’Italia, il debito statale ammontava a 1650 miliardi di euro (il 103.7% del Prodotto Interno Lordo). Se calcoliamo una popolazione di 60 milioni di abitanti questo vuol dire oltre 27mila euro di debito a testa.

ATTO SECONDO: SPREMERE

Di fronte a questo dissesto enorme, in continua crescita, cosa fare?

Introdurre tagli sostanziali alle spese inutili ed eliminare totalmente le spese nocive (guerre varie)? Neanche per sogno, si sono detti i capi delle cosche mafiose nazionali.

Meglio imbarcarsi in un giro di ulteriori spremiture di queste popolazioni di deficienti che hanno votato e votano i vari Bush, Obama, Sarkozy, Merkel, Berlusconi, Zapatero e tutta l’allegra brigata dei farabutti di stato di ieri, di oggi e di domani.

Allora che ti fa quella cicciona di Angela Merkel, la Kapò della Germania nazional-democratica: paga oltre 4 milioni di Euro a un impiegato di banca per una lista di nomi di clienti tedeschi che avevano i loro conti in Lichtenstein. Ricettazione di merce rubata in perfetto stile mafioso.

Occorre a questo punto ricordare agli smemorati che la legge sul segreto bancario in Svizzera è stata introdotta quando in Germania c’era il nazismo e si voleva proteggere i conti che gli ebrei avevano presso gli istituti bancari della Confederazione Elvetica.

Segreto che è praticamente venuto meno il 19 Febbraio del 2009 quando i bulli del governo federale americano hanno minacciato la banca UBS al punto tale che essa ha dovuto cedere e promettere di comunicare alle autorità federali la lista dei clienti americani. A questo punto il bancarottiere inglese Gordon Brown, la Kapò tedesca Angela Merkel, l’intrattenitore da salotto Silvio Berlusconi e il guappo Nicholas Sarkozy esigeranno dalle banche svizzere la stessa cosa e il segreto bancario sarà cosa del passato.

Eliminato quello scoglio, le tasse potranno salire alle stelle e non ci sarà nessuno scampo, per nessuno. Quindi, mangiatevi i soldi e fate debiti o comprate oro e mettetelo sotto il letto. Ma, consiglio spassionato, lasciate perdere i soldi dello stato, il cosiddetto denaro a corso legale: o diventeranno carta straccia (inflazione da capogiro) o vi saranno espropriati senza alcuna pietà (tassazione da vertigini).

ATTO TERZO: SPROFONDARE

Adesso, e per alcuni anni ancora assisteremo al secondo atto. Ma, chiaramente c’è anche un terzo atto, che è in preparazione. Nel terzo atto, che prevedo si rappresenti tra il 2014 e il 2018 (centenario della Prima Guerra Mondiale) ci sarà la resa dei conti, dopo cento anni di crimini e misfatti dello stato moderno. A quel punto la bancarotta coinvolgerà gli stati stessi perché la fiducia delle persone, anche dei più illusi, ingenui e imbranati mentali di questo mondo, verrà del tutto meno. Allora ci sarà lo sprofondamento generale.

Generale però è un aggettivo fuorviante. Infatti ci saranno quelli che sprofonderanno (tutti coloro che sono ancora attaccati allo stato, alle sue idiozie e ai suoi imbrogli) e coloro che faranno sprofondare (tutti coloro che hanno qualcosa da guadagnare dalla fine della Mafia Statale, innanzitutto la loro libertà,). Questi ultimi, dopo un attimo di smarrimento, perché saranno anche essi toccati dal crollo, si alzeranno con le loro proprie forze e riprenderanno in mano la loro vita, molto meglio di prima, liberi della zavorra statale.

Quale sarà la futura collocazione di te chi mi stai leggendo, beh, questo dipende proprio unicamente da te.

Hai ancora un po’ di tempo per organizzarti e venirne fuori senza le ossa rotte.

Se non lo fai, vuol dire che ti sta bene così, per cui fatti tuoi.

Quanto a me: Dixi et salvavi animam meam.

*L’autore ha scritto questo articolo nel 2009. Vien da ridere oggi sentire Napolitano che dice “Hanno tenuto nascosto la crisi”! Ma dove vive il presidente italiano? Bastava leggere qualche sito e giornale online non mainstream per capire che come stanno le cose. Forse si sarebbe reso conto che anche lui è da additare come uno dei principali colpevoli del disastro odierno.

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Showing 3 comments
  • Maciknight

    Purtroppo l’accoppiata sinergica dell’intrattenitore megalomane dal sorriso plastico e del senile ignavo pusillanime ai vertici dello stato, hanno dato il colpo di grazia ad un paese degradato e predestinato a fare una brutta fine, che però poteva essere attenuata e non accentuata

  • Caber

    Solo quando il truffatore Madoff-style crolla con tutto il suo castello di carte la gente si rende conto di quanto stupida sia stata ad affidarcisi…

  • Carmelo Miragliotta (genteproduttiva)

    Inutile dire che sono completamente d’accordo con Gian Piero de Bellis; quei quattro amici che mi conoscono lo sanno bene, autore dell’articolo compreso. Aggiungo che essere io, Gian Piero ed altri d’accordo non servirà a molto sino a quando tutti, noi e color che la pensano in modo diverso o opposto, saremo costretti a vivere nello stesso calderone amministrativo e governativo: in UNO STATO !!!
    – Coloro che ci hanno portato a questa situazione, dal loro punto di vista, “hanno ragione”.
    – Quelli che auspicano più STATO, più “protezione”, più “redistribuzione”, per quelli che sono i loro interessi e/o convinzioni, “hanno ragione”
    – Quegl’ altri cui questo SISTEMA fa molto comodo perchè permette loro di vivere a spese e carico di altri, indubbiamente per i loro vantaggi, “hanno ragione”.
    Quindi ???
    LA SOLUZIONE, perchè una parte non sia opprimente nei confronti degli altri e non si voglia continuare con veti e contrapposizione che immancabilmente portano a forti rallentamenti di vita comune, spesso alla paralisi , E’ CHE IN OGNI PAESE, per non cambiare la geografia, CI SIA POSTO PER PIU’ COMUNITA’ A SECONDA DELL’ASPIRAZIONE “IDEOLOGICA”, AUTOMANTENUTE, AUTOGESTITE che tolgano a dei grupponi parassitari di arrocarsi il diritto di “proteggere e guidare” una immensa massa di persone inermi, imbrigliata in leggi, norme e regolamenti atti alla sopraffazione.

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