“Hanno ragione da vendere le associazioni dei consumatori a minacciare una class action contro la Consob per il ritardo con il quale si è bloccata la vendita dei titoli allo scoperto. Come ho detto più volte, per bloccare la speculazione al ribasso c’era assolutamente bisogno di una semplice norma che impedisse la vendita dei titoli allo scoperto, invece di adottare manovre lacrime e sangue che massacrano i lavoratori. L’utilizzo della speculazione lasciata libera di fare i propri comodi per poi chiedere finanziarie durissime è stato un atto vergognoso del quale sono responsabile il nostro governo come la Bce.” (P. Ferrero)
Quando parla il segretario nazionale di rifondazione comunista, Paolo Ferrero, difficilmente non mi fornisce materiale da commentare. E anche questa volta non tradisce le aspettative.
Pare che le associazioni di consumatori minaccino di promuovere una class action contro la Consob, rea, a loro dire, di aver bloccato troppo tardi le vendite allo scoperto in Borsa. Ciò che avrebbe costretto il governo a varare “manovre lacrime e sangue che massacrano i lavoratori”.
A voler essere precisi, il blocco delle vendite allo scoperto riguarda le azioni quotate delle società del settore finanziario, fortemente vendute perché molto esposte nei confronti dei titoli di Stato italiani, a loro volta bersaglio di forti vendite. Quindi sarebbero semmai le pressioni sui titoli di Stato e il livello crescente dei rendimenti richiesti dagli operatori di mercato ad aver indotto il governo (anche su pressione della Bce) ad appesantire la manovra.
In effetti, probabilmente Ferrero sarebbe dell’idea di vietare anche le vendite allo scoperto sui titoli di Stato (magari non è neppure al corrente dei dettagli tecnici del provvedimento della Consob, ma questo non è mai un freno per un politico quando rilascia una dichiarazione).
Per la verità, non sono solo i veterocomunisti alla Ferrero a essere favorevoli a provvedimenti del genere, ma anche persone che pure si dicono liberali. Sembra quasi che l’enorme massa di debito accumulatasi soprattutto durante gli anni Ottanta e che mai si è cercato seriamente di ridurre sia lì per colpa degli speculatori. Ovviamente quando quegli stessi operatori che adesso vendono compravano a man bassa i BTP e ne schiacciavano i rendimenti a pochi punti base oltre quelli dei Bund tedeschi nessuno si lamentava.
Il fatto è che bloccando le vendite allo scoperto non si risolve nulla. Il debito non scomparirebbe di certo se si vietasse di andare short sui BTP.
Forse, allora, dopo aver vietato le vendite allo scoperto qualcuno arriverebbe a chiedere di vietare tutte le vendite (di fatto chiederebbe la soppressione del mercato).
Ma anche questo non sarebbe sufficiente se gli operatori non avessero fiducia nella solvibilità dello Stato. Chi sottoscriverebbe (e a quali condizioni) i circa 300 miliardi di titoli che il Tesoro deve emettere ogni anno? Magari Ferrero arriverebbe a chiedere gli acquisti coercitivi di titoli a condizioni non di mercato da parte dei “ricchi”? Beh, a dire il vero a questo hanno pensato alcuni esponenti dell’attuale maggioranza, quelli che dicono di essere liberali. Ferrero, molto meno ipocritamente, piuttosto che al prestito forzoso ricorrerebbe a una bella mazzolata patrimoniale. Non che questo sia meglio, ma almeno lui i provvedimenti da comunisti li propone da comunista, e non dicendosi liberale.
Davide Tramma, affermare che un’azione sia inconcepibile non significa necessariamente non avere la benché minima idea di cosa significhi. E’ un po’ come quando sento parlare di omicidi. Io non ucciderei mai, però so che c’è chi lo fa. Ho capito come funziona il trucco delle vendite allo scoperto e per me rimane, in ogni caso, un discorso inconcepibile, a prescindere che si tratti di titoli o di altra merce. Ho degli zii, che, a causa di questi giochetti, non si preoccupano più nemmeno di raccogliere la frutta dalle loro piante, perché il prezzo loro offerto per acquistarla è più basso di ciò che dovrebbero pagare agli operai per raccoglierla. Immagino che gli acquirenti, abbiano già promesso quella frutta ad un prezzo più alto a qualcun altro. Insomma, pur capendo il meccanismo, non lo condivido e non mi comporterei mai in quel modo: mele o soldi, a prescindere. Quello è a mio avviso, un modo forse furbo, ma sicuramente parassitario, di vivere. Qualcuno che non produce nulla, si mangia la fetta più grossa della “torta”, alla faccia di chi ha realmente lavorato. E? questo che per me è inconcepibile e, piuttosto che tassare il lavoro, io tasserei (nel caso di doverlo fare) tutti questi intermediari, prima di tutti. Sbaglio? forse, però per me lavorare ha un altro significato.
La vendita allo scoperto non è un trucco ! E un libero accordo tra privati. Nessuno è obbligato a stipularlo se non i diretti interessati e se non li avessero creati probabilmente adesso un sacco di raccolti sarebbero andati invenduti o persi perchè se non lo vendi con un congruo anticipo ti ritrovi a doverlo piazzare all’ultimo momento prima che se ne vada a male.
Se poi i tuoi zii non raccolgono piu frutta dagli alberi non è per colpa delle vendite allo scoperto dannazione.
I tuoi zii non credo siano obbligati a comprare per forza dal soggetto che fa loro un prezzo. Potrebbero benissimo cercarsi da se il compratore.
E ricorda anche che se i prezzi dei prodotti agricoli sono spesso troppo bassi è perchè l’europa da anni inonda di sovvenzioni molti produttori mantenendo il prezzo basso sul mercato.
Tanto per dirtene una…quando ordini una cucina dal mobiliere sappi che anche quella è una vendita allo scoperto. Prima il mobiliere ti fa vedere il prototipo e ti fornisce il prezzo.
Poi l’assembla e te la fa pervenire…se le materie prime gli costano di piu sono fatti suoi…se gli costano meno buon per lui.
Fiumi e fiumi di parole…facta non verba…e qui l’unico facto tangibile sembra essere una tassa su delle rendite che rendite non saranno mai…Avete mai visto il ” parco buoi ” artefice di grandi plusvalenze???? La soluzione è davvero la scoperta dell’acqua calda…per distruggere l’evasione perchè non introdurre una norma che permetta di portare a detrazione nella dichiarazione dei redditi ogni singola spesa effettuata ???? Il reddito imponibile sarà così determinato dal netto valore che un contribuente si ritrova in tasca alla fine dell’anno fiscale preso in esame!!!!Ma di questo nessuno ne parla, nemmeno il più incallito ” comunista “.!!!!! Pagare tutti per pagare meno…ma non va bene se a pagare sono sempre quelli!!! Comunisti….PRRRRRRRRRRRRRR!!!
caro Erman non capisco che cosa c’entrano i comunisti (ti premetto che non lo sono) con il discorso che hai fatto attualmente ci sono al governo altri personaggi e non mi sembra che abbiano proposto quello che dici tu pertanto il PRRRRRRRRRRRRR lo dovresti fare a chi è al governo non ai comunisti che non esistono piu da tempo ma fa sempre comodo prendersela con loro e con i negri quando non si hanno proposte da fare o si vuole sviare l’attenzione sulle proprie malefatte cosi noi discutiamo di comunisti e negri e loro fanno i porci comodi loro arricchendosi e riducendo noi sul lastrico (ti consiglierei di leggere il principe di macchiavelli) per capire certe strategie dei potenti e quindi non far loro da cassa di risonanza
Caro Alvin,
premetto che io non faccio da cassa di risonanza per nessuno, ma dopo anni ed anni di malcostume, in cui i comunisti, ce ne sono ancora tanti anzi troppi, si sono arrogati il diritto di difendere le persone meno abbienti e milioni di operai alla fame, mi sembrava di poter provocare una risposta da parte di coloro che non sanno far altro che cavalcare le difficoltà altrui…Tu dici di non essere comunista? Ho dei seri dubbi…ma non volermene, perchè nel mio post ho voluto soltanto fare dell’ironia verso coloro che si mostrano sempre in prima fila quando c’è da dare addosso all’ avversario politico e poi unitamente disertano sia le aule dei tribunali che le camere per andare in ferie!!! E c’è chi le ferie non le fa da millenni!!!!a buon intenditor!
No, caro Davide: hai capito male. Il M.L. non è contro le vendite allo scoperto e tanto meno Corsini che è un iscritto del M.L. Viene riportata la notizia per far vedere quanto siano inutili e pericolosi certi ragionamenti e comportamenti contro le vendite allo scoperto. Sul contenuto sono pienamente d’accordo con te. Io sono un contadino e so di questi tipi di contratti, proprio perchè non so a fine stagione quanto sarà il raccolto e che prezzo sarà. Ma ad esempio noi contadini facciamo preliminari di compravendita di terreni riservandosi la facoltà di vendere tale terreno a chi più ci aggrada (senza esserne entrati effettivamente in proprietà) perchè ci serve per sistemare, da un altra parte,un confinante che ci venderà il terreno, Ovviamente sparare contro le vendite allo scoperto serve per creare il capo espiatorio per nascondere, proprio come dice l’autore dell’articolo, che esite un debito che è stato fatto dai politici. D’altronde ogni giorno, quando una persona è in difficoltà o è fallito, si parla di moneta fallimentare, cioè il valore del bene in un fallimento è molto sottovalutato rispetto alla circostanza di una vendita normale. Sempre esistite queste cose!!!!
Errata Corrige con tanto di mea culpa.
Non ho letto bene ed ho mal compreso il post.
La verità è che mi sono surriscaldato, ovviamente a torto.
Comunque l’importante è che ci siamo intesi.
Resta valido comunque il mio post di risposta al signor Fabrizio Dalla Villa, che evidentemente non ha la benchè minima idea di cosa sia vendere allo scoperto.
E infatti si sono visti i risultati dopo che è stato posto il blocco delle vendite allo scoperto.
Oggi la borsa ha pianto sangue.
Attuare una simile mossa da parte di quegli inetti della consob è stato come ammettere (allo scoperto -smile-), che tutti i titoli della borsa italiana sono letterlamente spazzatura.
GRAZIE CONSOB !
PS : li posso mandare a fanculo o sarebbe troppo scortese ?
Le vendite allo scoperto esistono da moltissimo tempo, ed tecnicamente iniziarono appena fiorì il commercio quando si stava uscendo dal medioevo.
Purtroppo mi rammarica leggere che il movimento libertario dia credito ad una manovra della consob che è sbagliata.
In questo imputare la colpa della crisi finanziaria alle vendite allo scoperto è solo pura demagogia che tenta di cercare un capro espiatorio per dare la falsa libbra di carne al popolino.
per me è inconcepibile vendere ciò che non ho, sperando di poterlo acquistare ad un prezzo più basso. Io non partecipo a queste vendite e non vi parteciperei nemmeno con un fucile puntato contro!
In realtà non è affatto inconcepibile.
La vendita allo scoperto nasce con lo sviluppo del commercio e dell’agricoltura.
E semplicemente l’impegno a vendere oggi una data cosa impegnandosi quindi con un compratore.
Successivamente sarà nostro compito acquistare quella cosa ad un prezzo di cui non siamo certi.
A giugno mi impegno a vendere ad un prezzo X del granturco disponibile a settembre al signor Caio senza sapere l’esito del raccolto e assumendomi la responsabilità personale del prezzo che effettivamente andrò a pagare.
Bravo Davide, ottimo esempio, con i prodotti agricoli (in effetti buona parte dei cereali, in Italia, è venduta “allo scoperto”).
se la mattina ti alzi per andare aprodurre qualcosa di tangibilecon il sudore della fronte non puoi accertare che gente seduta davanti un computer possa con giochini inventati arricchirsi senza fare niente e non producendo niente e riducendo sul lasstrico quello che si fa il culo per produrre sveglia gente non diamo i nostri soldi a fondi ,banche,speculatori ecc investiamoli in lavoro e se questi vorranno mangiare dovranno andare a sudarselo
La risposta è abbastanza semplice. Prima cosa ciò che tu definisci speculatori non compreranno mai un prodotto come tu lo hai definito.
Seconda cosa ed anche piu importante, uno speculatore che lavora sul petrolio conviene anche al produttore di petrolio perchè questo produttore incassa subito dei soldi e non deve andare a vendere piccolissimo lotti di barili estratti ad ogni consumatore.
La questione è sempre quella : nessuno è obbligato a vendere metalli, petrolio o derrate agricole agli speculatori, semplicemente ai produttori conviene vendere in blocco perchè vendere al singolo sarebbe troppo oneroso a livello organizzativo.
Questo è il principio dell’intermediazione che a livello planetario viene chiamata speculazione.
L’unica cosa su cui potrei dar ragione è l’eccessiva leva finanziaria che le banche ottengono dalla banca centrale…ma nessuno fa mai questa opposizione.