Ayn Rand , fondatrice dell’Oggettivismo, benché pensasse ad uno Stato minimo, in materia di tasse era categorica: “Una società di individui completamente liberi, in cui lo Stato è minimo, si limita a svolgere il ruolo di guardiano notturno per garantire la sicurezza dei propri cittadini e non sfugge neanch’esso alla logica del libero mercato, dato che non deve più finanziarsi con tasse pagate obbligatoriamente, ma deve essere finanziato volontariamente”.
E dove stanno i volontari delle tasse? A quanto pare, all’orizzonte ne è spuntato qualcuno. Warren Buffet è uomo che guadagna milioni, è tra gli uomini più ricchi del mondo. Vive, lavora e incassa negli Usa, ha pubblicamente chiesto di esser tassato di più di quanto non lo sia, spiegando che lui paga circa il 17 per cento dei suoi profitti mentre la sua segretaria versa al fisco americano il 38 per cento dello stipendio.
In Italia, Luca Cordero di Montezemolo è un imprenditore ricchissimo, reddito di circa cinque milioni di euro l’anno. Vive, lavora ed esterna sui media italiani ogni due per tre. E’ stato presidente di Confindustria e lo è di Ferrari. Anche lui ha pubblicamente chiesto una tassa sui patrimoni “dai cinque ai dieci milioni di euro”. Lamenta che gli sia stato risposto con un assordante silenzio.
Carlo De Benedetti è un altro imprenditore che dorme su cuscini pieni di denaro. Ultimamente, per via della decisione di un tribunale, ha insaccocciato 500 milioni di euro da Berlusconi per via dell’antico “Lodo Mondadori”. Anche lui, anima bella, ha più volte chiesto pubblicamente una “patrimoniale” come inderogabile esigenza economica ed etica.
Donald Trump in America e Pierre Bergé in Francia hanno fatto qualcosa di analogo e han chiesto di esser tassati. Per non essere da meno, pure il finanziere italiano Pietro Modiano ha avanzato la stessa proposta.
Chi scrive, non condivide affatto i loro appelli demagogici sull’etica della tassazione e sulla nazione da salvare, ma – visto che son loro a richiedere di essere gabellati, esternando la loro volontà (per dirla con Ayn Rand) – ben venga una super patrimoniale per questi paperoni.
Anziché tassare con una tassa di solidarietà chi guadagna più di 90.000 e 150.000 euro, il governo accolga il loro appello e tassi al 95% i loro patrimoni, cosicché l’introito che ne ricaverà lo Stato sarà di gran lunga superiore rispetto a quanto raccoglierebbe svenando il ceto medio.
Se mai dovessero lamentarsi che il 95% per cento è troppo, basterà ricacciar loro in gola le parole che loro stessi hanno usato, ricordandogli che “la legge va rispettata”, che “la tassa anche se ingiusta va pagata”, che “la solidarietà è un dovere morale”.
Leggendo le loro parole, che grondano bramosia di essere tassati, par quasi di capire che abbiano la coscienza sporca, ovvero che i denari che han guadagnato siano frutto di loschi affari, anziché di onesto lavoro. E probabilmente è così, perché se fossero veri imprenditori, orgogliosi di quel che fanno e han fatto, probabilmente avrebbero affermato cose diverse, tipo “le imprese sono responsabili solo nei confronti dei propri azionisti e il loro compito è fare profitti al minor costo possibile per poter competere, reinvestire e produrre ricchezza di cui beneficiano tutti”.
Cordero, in spagnolo, significa agnello. Ecco che si sacrifichi lui, insieme ai suoi compari!
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[…] tasse. Come ho già avuto modo di scrivere, chiedo che a Della Valle & sodali si applichi la ricetta che proposi per il suo sodale Montezemolo, che in quanto a demagogia è secondo a […]
le tasse per Cordero – essendo semplicemente restituzione di fraudolenti incassi – dovrebbero essere convogliate in apposito fondo per attività di mecenatismo: ad esempio la promozione della scuola Austriaca di Economia.
ANCHE VASCO ROSSI PARE ABBIA DETTO CHE E’ BELLO PAGARE LE TASSE. UN BEL BALZELLO ANCHE A LUI DEL 95%! VIVA I VOLONTARI PER IL BENE DELLA “NAZIONE”!!!
In risposta all’appello del cardinale Bagnasco segnalato da Rodolfo, un Appunto di Filippo Facci in basso alla prima pagina di Libero di mercoledì 17 agosto 2011 –
E LA CHIESA ? Chi più e chi meno (ripeto e scandisco: chi-più-e-chi-meno) c’è un intero popolo che è invitato a forti sacrifici economici da spalmare su ogni possibile categoria sociale: e se a pagare il contributo di solidarietà saranno davvero anche i calciatori – come dovrebbe essere ovvio – allora è segno che il muro del sacro è stato sfondato davvero.
Ergo, a proposito di intoccabili, non si capisce perché la Chiesa non dovrebbe fare la propria parte: fruisce di agevolazioni fiscali per miliardi (tutti soldi nostri, credenti o meno) e lo fa con furberie che a tratti profumano di raggiro: basta infilare una cappellina, un altarino, una statuetta o un mezzo padrepio in un angioletto di grandi alberghi, ristoranti, cinema, cliniche, scuole, impianti sportivi e interi palazzi con appartamenti in affitto (tutto di proprietà della Chiesa, che è leader nazionale con 100mila fabbricati) ed ecco che un immobile viene definito “adibito a culto” e viene perciò completamente esentato dal pagamento dell’Ici, senza contare altre agevolazioni.
Le tasse non pagate, secondo una stima europea, ammontano ad almeno 4 miliardi di euro: corrispondono proprio, toh guarda, all’intero contributo di solidarietà che gli italiani saranno chiamati a pagare nei prossimi tre anni.
Berlusconi ha detto: “Siamo aperti alle nuove idee che siano migliorative dei provvedimenti adottati”.
Ecco fatto.
E poi … Se a chi guadagna 30.000 euro viene chiesto di versare nella mangiatoia il 40%, a questi non restano che 18.000 euro “netti” (imposte indirette, accise e multe non conteggiate); appena sufficiente per sbarcare malamente il lunario soprattutto se ha moglie e figli.
A chi invece “guadagna” (o riceve) 5.000.000 di euro, una tassazione del 90% gli lascerebbe 500.000 euro che potrebbero bastare anche per mantenere una famiglia numerosa.
Intendiamoci, io sono contrarissimo al pizzo, anche se legalizzato, ma ai fautori della tassazione di STATO son costretto fare i conti in tasca !!!
hai perfettamente inteso il senso, soprattutto visto che son loro che chiedono di essre tassati!
Buongiorno Leonardo,
incollo sotto quanto ho appena letto sul sito libero….: prima o poi sarà guerra sociale….
Manovra, ecco la ricetta anti-crisi della Chiesa
“Sono impressionanti le cifre dell’evasione fiscale che vanno ben oltre ogni debito pubblico. Per questo la Chiesa, la comunità cristiana e noi pastori eleviamo un richiamo etico e spirituale facendo appello alla coscienza di tutti perché anche il dovere di pagare le tasse possa essere assolto da tutti per la propria giusta parte”. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, intervistato da Radio1, rete diretta da Antonio Preziosi, si scaglia contro l’evasione fiscale e chiede al governo di non tagliare sulle famiglie e sulle missioni all’estero
Ho letto delle cazzate di Bagnasco. Credo che avanti così, finiranno col vedersi bruciate le chiese!
Sarebbe ora!
É proprio vero il detto dei nostri nonni e bisnonni etc.. Prima poi tutti i nodi vengono a pettine…è solo una questione di tempo. Spero di esserci quando accade…
INEVITABILE RODOLFO, INEVITABILE!
Mecenatismo….non suona bene, mi ricorda latifondisti, nobili che usufruivano della “jus primae noctis” e del loro potere, principi che lastricavano le strade di morti per effimere conquiste, che elargivano le briciole del loro capitale, capitale usurpato con iniqui balzelli ai contadini ed artigiani, per verniciare una coscienza che non hanno mai avuto e mai avrebbero voluto possedere e quindi la loro elemosina NON la voglio. Devono (imperativo!) pagare le tasse fino all’ultima lira (concedetemi questo retrò), come io da dipendente faccio e lo Stato, non un mecenate, e lo Stato deve ridistribuirlo con servizi ai cittadini, non ai sudditi…..no, mecenate non mi piace….
Permettimi di dissentire, sei fuori strada sul mecenatismo.
Mi permetto solo di farti notare che senza il mecenatismo non ci sarebbe il 90 per cento delle bellezze artistiche che sono il vanto dell’Italia e che richiamano turisti da tutto il mondo. Mecenatismo non va confuso con beneficenza, elemosina o paternalismo
A parte la replica di Leo, mi permetto di suggerirti qualche buona lettura di storia: la “jus primae noctis” non esiste, ovviamente, e le strade lastricate di morti le hanno fatte gli stati del ‘900, mica i nobili e i sovrani medievali… Coraggio, Indignato, fa’ uno sforzo.
In effetti la “jus primae noctis”è un mito, uno dei tanti falsi passati alla storia come facente parte di essa, come per i leghisti Alberto da Giussano, che non è mai esistito, entrambi non sono citati in nessun documento storico autentico, perché occorre anche sapere che molti documenti ritenuti storici si sono rivelati dei falsi prodotti da abili professionisti ed i principi medievali e rinascimentali avevano comunque a cuore almeno in minima parte le sorti dei popoli a loro assogettati, mentre i politici attuali in confronto sono degli psicopatici e serial killer
I superricchi veri e seri, come ce ne sono parecchi negli USA, hanno semplicemente assunto quello che nei secoli si è sempre definito mecenatismo, come nel basso medioevo e nel rinascimento esistevano i principi e nobili illuminati che ordnavano committenze artistiche a beneficio di tutti e distribuivano denaro ai bisognosi o finanziavano ospedali e lazzaretti o conventi e monasteri e scriptorium, così anche oggi finanziano fondazioni per finanziare progetti di pubblica utilità, a differenza che in Italia dove le fondazioni sono buffonate politiche e fonti di rendita per parassiti. Non per niente in Italia le donazioni al non profit, cioé per scopi di solidarietà sono un centesimo di quelle americane …
esatto!!! La solidarietà scatta spontanea, e con efficienza, in un sistema destatalizzato!