DOMANI SERA, PRESSO LA TAGLIERIA DEL PELO, IN VIA WAGNER AD ALESSANDRIA, VERRA’ PRESENTATO IL LIBRO SU BOSSI E LA LEGA NORD. PRESENTE L’AUTORE, INTRODUZIONE DI FRANCO DALL’ALBA. INIZIIO ORE 21,00.
IL LIBRO – La vera storia di Umberto Bossi, capo assoluto della Lega Nord, raccontata da un intellettuale che per quindici anni ha creduto nelle battaglie del senatùr, seguendo un fallimento dietro l’altro, scoprendo bugie a ripetizione, fino a rendersi conto che la Lega altro non è se non un’azienda rigorosamente a disposizione del proprio leader.
DAL TESTO – “Quella del ciarlatano che dice tutto e il contrario di tutto, che non mantiene la parola, che nella vita è vissuto di espedienti, che alla prima occasione fotte gli amici. Il lumbard ha vagheggiato di pallottole che costavano trecento lire, ma la prima volta che a Roma lo hanno contestato, mentre stava al ristorante, è sbiancato. Non oso immaginare la sua faccia il giorno in cui Miglio gli fece sapere che Cossiga gli avrebbe fatto trovare la droga in auto. Sproloquia di localismo e padanità e poi manda il suo “yes-man” Luca Zaia a promozionare il panino “Mc-Italy” (alla fine ritirato dai fast-food per mancanza di clienti). Fa ringhiare i suoi sull’abolizione dell’inno nazionale, ma poi si scopre che si accontenterebbero di: «Cambiare le parole per dare un senso diverso all’Unità d’Italia». Se Bossi volesse la secessione perché mai Calderoli ha rilanciato, nel settembre del 2010, che nel caso si fosse andati a elezioni anticipate, la Lega Nord avrebbe presentato liste in tutta Italia? Ad Avellino, Acerra, Furci siculo voterebbero per l’indipendenza del Nord secondo voi? Non prendiamoci in giro!”.
L’AUTORE – Leonardo Facco è editore e giornalista. È autore dei saggi Si chiama Rigoberta Menchù (Rubbettino, 2007) e C’era una volta il Che (Simonelli, 2008). Ha prodotto il documentario Cual Revolucion? (SiRoma). È il fondatore del Movimento Libertario, associazione che si prefigge come scopo la difesa delle proprietà e delle libertà individuali.
INDICE DELL’OPERA – Il momento è quello giusto – Il cialtrone – Alle origini del bluff – Agli albori della Lega – Il capo – Era autonomista – Era federalista – Era secessionista – Era scozzese, ma anche un po’ asburgico – Era liberista – Era giacobino – Era contro la Rai e la lottizzazione. Predoni a casa nostra – Non era razzista – Credeva di essere re Mida – Amava i figli e la famiglia tradizionale – Epilogo