Un po’ sarà il delirio di onnipotenza di chi pensa di essere intoccabile, un po’ il clima da ultimo comizio di piazza di Ceausescu, un po’ il fatto che “il capo” pare più un burattino mosso dai fili del “Cerchio magico” che quel Braveheart che non è mai stato, tant’è che anche ieri al raduno di Pontida abbiamo assistito alla solita salva di “penultimatum” al governo al quale la Lega non stacca alcuna spina!
Intanto, come vado dicendo da mesi (al contrario dei giornalisti che vanno per la mggiore) Bossi ha ribadito che il governo non cade. Ovvio, c’è un atto notarile da rispettare no?
Al termine del comizio di UMBERTO MAGNO (dove ha parlato solo lui, onde evitare che le lotte intestine potessero apparire troppo evidenti nei comizi dei colonnelli) è stato distribuito un volantino con le 12 richieste che il Carroccio chiede al governo di realizzare nei prossimi 180 giorni. Il libro dei sogni padani, come sempre, utile ad illudere il “militonto con la cadrega sotto il culo”, ma che finirà per essere nulla più che l’ennessimo documento che ci dimostrerà in futuro che la Lega è solo chiacchiere e distintivo (oggi incarnato nel ministro dell’Interno Maroni, il prefetto dei prefetti, loro che avevano giurato di abolirli).
Riprendendo dalla stampa, ecco la lista della spesa:
1- “Entro due settimane, secondo la Lega, il consiglio dei ministri deve approvare la riforma costituzionale che prevede il dimezzamento del numero dei parlamentari e il senato federale. L’approvazione definitiva di questa riforma dovrà avvenire da parte del Parlamento entro 15 mesi”.
Sarà la solita pantomima tipo quella relativa alle province, taglieremo di qui e di là e alla fine tutto rimarrà uguale, non prima di aver annunciato che la riforma e i tagli entreranno in vigore nel 2016 o 2020 o chissà quando.
2- “La Lega chiede inoltre l’approvazione da parte del consiglio dei ministri del decreto legge sulle missioni militari con riduzione dei contingenti impegnati all’estero”.
Ma stavano al governo quando è stata approvata la missione contro il loro amico Gheddafi? No, probabilmente erano a “Il Cairo” a far conoscenza di tutte le nipoti che ha Mubarak!
3-“Entro 30 giorni, invece, per il Carroccio devono essere approvati altri sei punti: l’attivazione delle procedure per l’attribuzione di ulteriori forme di autonomia alle regioni che le abbiano richieste; approvazione delle misure per la riduzione delle bollette energetiche; riforma del patto di stabilità interno per i Comuni e per le Province; taglio dei costi della politica; finanziamento del trasporto pubblico locale; prime norme per l’abolizione delle ganasce fiscali e delle misure «vessatorie» di Equitalia. La Lega chiede inoltre che entro 60 giorni venga approvata la metodologia per la definizione dei costi standard da applicarsi alle amministrazioni dello Stato. Entro l’estate del 2011 il Carroccio chiede di approvare la proposta di legge di riforma fiscale e l’approvazione definitiva in Parlamento entro la fine dell’anno”.
Ma chi ha approvato nel 2009 le ganasce fiscali? Tremonti, con la sua “finanziaria”, con l’appoggio convinto del cialtrone padano. Il resto, è un concentrato di spesa pubblica (che va bene anche a Berlusconi che è sulla stessa lunghezza d’onda di Bossi per via delle batoste elettorali). Risultato? Obbligheranno Tremonti a far saltare di sicuro il patto di stabilità, così come è concepito ora, per permettere a qualche sindaco virtuoso di spendere i soldi che hanno in cassa.
4-“La soluzione definitiva del problema delle quote latte dovrà essere definita entro l’autunno del 2011, mentre entro il dicembre di quest’anno dovrà essere definito il codice delle autonomie”.
Sul fronte quote latte, credo che sarà la magistratura a mettere una parola definitiva sugli strani legami tra certe cooperative, la fu banca padana ed importanti papaveri leghisti (non solo lombardi).
Infine, un’ultima precisazione: dato che il foglietto è stato fatto circolare dai colonnelli leghisti in sala stampa, quando fra un paio d’anni ci si accorgerà che queste richieste più o meno confuse resteranno in grandissima parte lettera morta, ci sarà il leccapiedi di turno in camicia verde che dirà: “Ma Bossi non ha mai detto pubblicamente quelle cose”.
E il solito metodo leghista, quello che Miglio – riferendosi a Bossi – definiva dell’arabo mentitore, come il manuale di sopravvivenza politica nel Carroccio insegna!
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MERCOLEDI’ 6 LUGLIO, PRESENTAZIONE DEL LIBRO “UMBERTO MAGNO” AD ALESSANDRIA. L’INCONTRO E’ PER LE ORE 21,00 PRESSO LA TAGLIERIA DEL PELO (CENTRO CIVICO, VIA WAGNER N. 38). PASSATEPAROLA!
UNIONEFEDERALISTA! La lega prende per il culo tutti: cialtroni, trogloditi ignoranti hanno ucciso il federalismo !
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Bravo Leonardo! Vorrei applaudire non solo a te ma anche al costruttore del sito. Sono contento che ora si esiga l’email! Spero che ciò sia un deterrente per cani e porci! Ahhahahaha aha aha ah!
Carissimo Nereo, non solo si chiede la mail, ma io posso anche non approvare i commenti. Ora, come ben sai, tendenzialmente pubblicherò tutto!
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E I PADANI DEL KAISER CONTINUANO A PORTARE IL PEGGIO DI ROMA IN PADANIA, ECCO QUA, SICURAMENTE IL DIRETTORE GENERALE DEL VENETO SARA’ IN QUOTA LEGA, AHAHAHA, LADRIIII
14 giugno 2011
Equitalia: Toscani (Lega), bene regionalizzazione organizzativa
(Arv) Venezia 14 giu. 2011 – Dal primo luglio Equitalia avrà una sede e un direttore generale anche in Veneto. Ne dà notizia il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani (Lega), dopo il colloquio avuto con Nicola Di Chiara, amministratore delegato di Equitalia Nomos, società per azioni controllata dalla holding Equitalia spa e incaricata delle riscossioni in una decina di province del Nord, tra cui Vicenza, Verona e Treviso. “Il piano industriale di Equitalia che prevede la riorganizazione operativa e in particolare la presenza in Veneto di una sede e di un direttore generale – afferma Toscani – ci consentirà di avere un interlocutore diretto per migliorare i rapporti tra il fisco e le aziende, attualmente vessate da un atteggiamento che, a volte, non è né accettabile né tollerabile”. “Intendo chiedere subito un incontro con il nuovo direttore generale del Veneto – annuncia Toscani, che nei giorni scorsi aveva presentato a palazzo Ferro-Fini una mozione per la regionalizzazione di Equitalia – per stimolare la sottoscrizione di protocolli di collaborazione tra la società di riscossione e le associazioni di categoria. E’ importante che la società apra sportelli dedicati alle aziende, possibilmente in tutte le province venete, in modo che gli imprenditori abbiano a disposizione una corsia privilegiata e personale specializzato, come peraltro già accade in alcune realtà”. Per Toscani sarebbero auspicabili accordi con le associazioni di categoria ed eventualmente con le Camere di Commercio. “L’importante – aggiunge il vicepresidente del Consigio regionale – è che si superi l’attuale fase di contrapposizione tra il mondo imprenditoriale e la società incaricata della riscossione di tasse e tributi per arrivare a una collaborazione che è nell’interesse di tutti. Gli ispettori e gli esattori di Equitalia non possono usare la discrezionalità, ma sono tenuti all’uso della ragionevolezza”.
E I PADANI DEL KAISER CONTINUANO A PORTARE IL PEGGIO DI ROMA IN PADANIA, ECCO QUA, SICURAMENTE IL DIRETTORE GENERALE DEL VENETO SARA’ IN QUOTA LEGA, AHAHAHA, LADRIIII
14 giugno 2011
Equitalia: Toscani (Lega), bene regionalizzazione organizzativa
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Da quando ho letto ” Il sacco del Nord ” di Luca Ricolfi ho iniziato a votare Lega Nord e smetterò solo quando il furto di 50 miliardi di euro all’ anno a danno del Nord ,non verrà per lo meno ridotto.
Lei è quantomeno disinformato. Ricolfi è arrivato con almeno 15 anni di ritardo rispetto a Pagliarini, che dei dati di Ricolfi parlava (e pubblicava libretti in quota Lega) già nel 1995. Se lei avesse letteo i QUADERNI PADANI – sempre a metà anni ’90 – avrebbe trovato tutte le informazioni riportate oggi da Ricolfi. Concludo dicendo solo una cosa: lei ha ragione ad essere indignato – come lo sono io da 20 anni – ma se vuole che il Sacco del Nord abbia fine bisogna metter fine alla Lega Nord, oggi complice di tutte le peggiori ruberie italiane!!!
Allora non smetterai mai di votare lega visto che un pò di quei soldi vanno anche in tasca al Carroccio e figuriamoci se ci rinunciano…..
Da quando ho letto ” Il sacco del Nord ” di Luca Ricolfi ho iniziato a votare Lega Nord e smetterò solo quando il furto di 50 miliardi di euro all’ anno a danno del Nord ,non verrà per lo meno ridotto.
Lei è quantomeno disinformato. Ricolfi è arrivato con almeno 15 anni di ritardo rispetto a Pagliarini, che dei dati di Ricolfi parlava (e pubblicava libretti in quota Lega) già nel 1995. Se lei avesse letteo i QUADERNI PADANI – sempre a metà anni ’90 – avrebbe trovato tutte le informazioni riportate oggi da Ricolfi. Concludo dicendo solo una cosa: lei ha ragione ad essere indignato – come lo sono io da 20 anni – ma se vuole che il Sacco del Nord abbia fine bisogna metter fine alla Lega Nord, oggi complice di tutte le peggiori ruberie italiane!!!
Allora non smetterai mai di votare lega visto che un pò di quei soldi vanno anche in tasca al Carroccio e figuriamoci se ci rinunciano…..